Finalmente siamo tornati nell'Europa che conta, ovvero la Champions League, ma proprio da questa certezza parto con alcune riflessioni e tra queste il comportamento della società all'indomani dell'ingresso in Champions con relativi introiti (durante le ultime 6-7 giornate di campionato mi è venuto il dubbio che il Milan società non volesse entrarci...). Squadra di nuovo in Champions, non la tocchiamo se non per il riscatto di Tomori (28), De Paul (15/20 con l'inserimento di Hauge e Pobega) e poi Vlahovic sui 35 con la cessione di Leao. Un'ottantina di milioni in totale, venuti fuori da introiti Champions e premio Lega per il secondo posto; poi eventualmente qualche scambio o prestiti per aggiustare la rosa. Invece cosa succede? Perdiamo a zero il portiere destinato a diventare il numero uno al mondo (a detta di tutti) e perdiamo a zero il turco che per tanti non sarà un fenomeno (io personalmente stravedevo da appena arrivato) ma in 4 anni di Milan ha tenuto la media di 8 goal e 12 assist, avendo davanti Andre Silva, Kalinic, un Higuain finito, Bacca, Lapadula, Piatek e ultimamente Leao, Rebic e Ibra (a 40 anni), infatti è arrivato il secondo posto. Ora va all'Inter con Lukaku e Lautaro: parliamone. Tutto ciò per 4 milioni? Ma con Galliani, Braida, lo stesso Marotta, siamo sicuri che non avrebbero rinnovato (spendendo i 4 milioni) e che l'anno successivo li avrebbero rivenduti per un'ottantina (o forse più) di milioni finanziando la nuova campagna acquisti?

Ora mi domando, a parte Romagnoli che se lo vendono lo accompagno io a spese mie a fare le visite mediche, e Calabria che rinnova in bianco perché è rossonero dentro, c'è Kessie: cosa fa la società? Con lui cede alle richieste, facendo la figura dei cioccolatai e riconoscendo gli errori appena fatti, o aspetta e lo perdiamo a zero l'anno prossimo? Di sicuro qualcosa deve fare perché ai tifosi puoi raccontare che non acquisti perché non ci sono soldi e va bene, che non esistono più le bandiere e va bene, che non sono più i tempi di Berlusconi e va bene, che dobbiamo vendere i pezzi migliori per autofinanziarsi e va bene (basta reinvestire, la Juve cedette Zidane per portare a casa Buffon e Nedved), che andiamo a prendere ragazzi in giro per farli crescere e va bene, in alcuni casi benissimo vedi Kalulu; che si esca allo scoperto e si dica apertamente che nella posizione del turco abbiamo Diaz e Maldini Daniel e al posto del portiere, con pochi soldi in più, abbiamo preso uno altrettanto bravo, va bene, ma perché perdere i pezzi a zero? L'unica risposta che mi posso dare è che siano errori di crescita di Maldini e della società, e che col tempo non si ripresentino, perché allora è meglio venderli incassando (vedi Kessie). Comunque sono constatazioni, siamo solo all'inizio del calciomercato e poi ci sarà il campo che parlerà, e poi per noi tifosi del Milan, per chi ha il Milan dentro, c'è un solo grido: NON TI LASCEREMO MAI. E una certezza, personale: la prossima Champions che torna in Italia la riporta il Milan, magari in finale ai rigori contro il PSG, goduria.