Al fischio finale dell'arbitro Pasqua, l'amarezza per non aver vinto la partita casalinga contro il Lecce era talmente tanta da cancellare ogni cosa positiva vista durante l'incontro. Due volte in vantaggio, molte occasioni da gol create, una velocità di gioco ben superiore alle precedenti sette giornate di campionato, pochissimi i tiri della squadra avversaria e un netto miglioramento delle prestazioni dei singoli giocatori in maglia rossonera.

Tutto cancellato dal tiro di Calderoni, tanto bello quanto fortunato, che al minuto '92 ha rovinato la serata di tutti i tifosi milanisti e il compleanno di Mister Pioli, privando il Milan di una vittoria che sembrava meritata e premiando il Lecce con un punto da aggiungere in classifica.

Considerando che il cambio di allenatore è avvenuto di recente, all'assenza di molti giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, alle squalifiche e agli infortuni, era difficile aspettarsi una formazione molto diversa da quelle schierate da Giampaolo. Invece Mister Pioli ha saputo trasmettere le sue idee, ha fatto delle variazioni tattiche, ha portato Chalanoglu più avanti, liberandolo da impegni di copertura, ha invertito a centrocampo le posizioni di Paquetà e Kessie, ha portato Leao al centro dell'attacco, sacrificando inizialmente Piatek e ha proposto Theo Hernandez, sulla sua fascia sinistra, in costante spinta.
Tutta la squadra ne ha tratto beneficio e le occasioni da gol si sono susseguite per tutto il primo tempo. La splendida rete di Chalanoglu, su lancio di Biglia, portava il Milan in vantaggio. All'intervallo il risultato di 1- 0 era alquanto modesto rispetto alle occasione create e il Lecce non aveva creato alcuna occasione.

Quali erano le note negative del primo tempo? Conti, al rientro per la squalifica di Calabria, non cercava l'inserimento, spingendosi avanti solo in due occasioni, la prima proponendo un cross da dimenticare e la seconda avventurandosi in un dribbling difficilissimo, non riuscito. Suso, anch'egli sulla fascia destra, lento e prevedibile, si faceva notare solo per un bellissimo cambio gioco a liberare Hernandez in area di rigore e per l'occasione da gol sprecata, di destro, nel finale di tempo quando si è presentato solo davanti al portiere. A peggiorare la sua valutazione il pessimo modo di battere i calcio d'angolo. Bene il resto della squadra.

Nel secondo tempo è stato evidente un altro problema, sul quale dovrà lavorare il nuovo allenatore, la condizione atletica. I ritmi sostenuti dei primi 45 minuti portavano a un gioco più lento nella ripresa. Meno inserimenti e una fase difensiva più complicata aiutavano la formazione pugliese a prendere fiducia e coraggio e il fallo di mano di Conti, con il conseguente calcio di rigore, portava all'inaspettato pareggio. Mister Pioli anche in questa occasione riusciva a "leggere", nel modo migliore, la partita e facendo tre cambi inseriva forze fresche. Una brillante giocata fra il "Turco Rossonero" e "Bum Bum Piatek" portava nuovamente il Milan in vantaggio. La stanchezza era evidente in molti giocatori e quando l'arbitro ha annunciato i 6 minuti di recupero, sono sembrati un'eternità.

Il finale, lo sapete, ma i segnali che la classifica possa migliorare sono evidenti. Senza altri impegni il Mister potrà lavorare solo per il campionato, preparando una partita alla volta.

Ieri abbiamo visto il miglio Chalanoglu, aspettiamo di vedere il miglioramento di molti altri e finalmente saremo fuori da quel tunnel che sta deprimendo tutto l'ambiente.