MILAN-UDINESE 1-1 (68' BECAO (UDI), 97' KESSIE' (RIGORE, MILAN) 

FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: G.DONNARUMMA, KALULU (18'ST CALABRIA), KJAER, ROMAGNOLI, THEO HERNANDEZ, TONALI (1'ST MEITE'), KESSIE', CASTILLEJO (30' ST SAELEMAEKERS), BRAHIM DIAZ (18' ST HAUGE), REBIC, LEAO. COACH: PIOLI

Irritante, inconcludente e manca di mordente. E' stato un Milan che all'ultimo secondo è riuscito ad acciuffare un pareggio su rigore per un fallo di mano di Larsen. Kessiè come al solito è freddo dal dischetto e non sbaglia. Grande brivido per il Milan che stava perdendo il match per il vantaggio friulano di Becao su colpo di testa su azione da calcio d'angolo con la grande complicità di Gigio Donnarumma. Colpo di testa telefonato, facile da prendere, ma Gigio si butta in maniera goffa e regala questo vantaggio all'Udinese.

Il Milan ha tenuto bene la palla, ha fatto sua la gara, ha dominato. Il Milan manca nell'uno vs uno in attacco e manca di mordente, di cinismo sotto porta. Realizza poco per quello che crea. Il Milan ha fatto il 62% di possesso palla contro il 38% dell'Udinese, e ha fatto 12 tiri totali di cui 7 nella porta di Musso, portiere argentino dell'Udinese artefice di grandi parate tra cui una su un bellissimo tiro di Meité, finalmente artefice della sua prima buona prova da quando è al Milan. Per l'Udinese 5 tiri totali di cui 2 nello specchio della porta di Gigio Donnarumma.

Leggero affaticamente per Tomori e Calabria, che non sono partiti dal primo minuto. Poi Calabria è entrato a gara in corso al posto di uno spento Kalulu. Si è rivisto il capitano Romagnoli e finalmente è stato artefice di una ottima prova. Ha salvato un gol sulla linea respingendo il pallone a Donnarumma battuto. Un intervento che vale la partita ed è stato determinante.

Leao è stato fumoso, indisponente e ciondolante. Prova opaca la sua. Il peggiore del Milan. Sottotono anche Theo Hernandez e Castillejo. Rebic non punge e anche Brahim Diaz è stato evanescente e poco efficace.
Buona prova di Tonali, in entrambe le fasi. Saelemaekers si è sbattuto e ha fatto meglio di Castillejo, del quale ha preso il posto. 
Kessiè è sempre più indispensabile per questo Milan.
Prova ottima la sua. Ha la giusta fame, voglia di vincere, ed è sempre l'ultimo ad arrendersi ed è uno di quelli che ci crede di più.
Calciatori come Leao e Brahim Diaz, se hanno questo atteggiamento, resteranno dei talenti inespressi. Manca que quid in più per fare quel salto di qualità che gli permetterebbe il consacramento a top player.

Il Milan dà quella sensazione, fortemente fastidiosa e irritante per i suoi supporters, di fare 30 e di accontentarsi. Non fare quel piccolo sforzo in più e fare 31. Il Milan è a pochi metri dal traguardo del salto di qualità, ma non fa mai quello sforzo in più che gli farebbe avere quel salto di qualità.
Non c'è la giusta fame e la giusta cattiveria. Si aggiusta una cosa ma se ne sfascia un'altra. Se il Milan subisce poco, e funziona la fase difensiva, poi magari è sterile la fase offensiva e non riesce a essere efficace sotto porta avversaria. Questo è avvenuto contro i friulani.

L'Udinese è sempre un avversario difficile e imporsi in questo campo è sempre arduo ma il Milan queste partite le deve vincere per dare continuità ai risultati e accellerare. Rispetto agli ultimi match, se lo confrontiamo ai match contro lo Spezia e lo Stella Rossa, a livello di prestazione, di tenuta fisica, di come girano le gambe, il Milan è senz'altro migliorato. Manca quel quid in più. Quello che porta al definitivo salto di qualità. E' anche una questione mentale, di avere la fame di vittorie di Ibra, cosa che probabilmente non tutti i calciatori hanno, perchè alcuni sembrano quasi svogliati e ciondolano per il campo come Leao.

Ibra, che è impegnato nel Festival di Sanremo 2021 dove affianca Amadeus e Rosario Fiorello nella conduzione, ieri era con la squadra anche se infortunato ed è stato a Sanremo solo tramite collegamento. L'accordo con il Festival di Sanremo per partecipare a questa edizione, Ibrahimovic lo ha raggiunto prima che firmasse il rinnovo con il Milan. Quindi la società a mio parere non merita critiche, a meno che non fosse avvenuto il contrario, ovvero che dopo che Ibra avesse rinnovato il contratto con il Milan, la società gli avrebbe acconsentito di partecipare a tutte e 5 le serate del festival di Sanremo 2021, dal 2 al 6 marzo. In questo caso la società Milan si sarebbe dovuta imporre e magari concedere a Ibra una sola serata. Putroppo il Milan aveva le mani legate e poco poteva fare in virtù di un accordo già scritto e fatto prima che diventasse di nuovo un elemento del Milan. E comunque Ibra essendo infortunato non ha potuto dare il suo apporto in campo ma è fondamentale che sia con la squadra. E c'è stato.

E' una aspro pareggio quello che ha ottenuto il Milan contro l'Udinese. Bisognava vincere. Si può dare di più, tanto per restare in tema Sanremo, canzone di Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi che vinse il festival di Sanremo nel 1987.
Il Milan deve assolutamente dare maggiore continuità ai risultati. Questo andamento lento (altra citazione canora, brano di Tullio De Piscopo, che partecipò al festival di Sanremo nel 1988) non porterà i frutti sperati. 30 è già stato fatto. Bisogna fare quel salto di qualità, dare quel qualcosa in più. Basta poco (altra citazione canora, brano di Vasco Rossi del 2008, ma niente Sanremo qui) per fare 31 e svoltare. E sarebbe tutta un'altra musica per il Milan.

MIGLIORI IN CAMPO: KESSIE', MEITE', ROMAGNOLI
PEGGIORE IN CAMPO: LEAO, GIGIO DONNARUMMA, CASTILLEJO
VOTO ALLA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA: 5,5