Mentre proprio su queste pagine ci si affanna a negare l'evidenza, ovvero che ieri la Juve, ancorché in 11 contro 10, ha pareggiato solo ed esclusivamente grazie ad un rigore regalato dal tal Valeri, cerco di trovare quanto di buono si è visto ieri.
Quindi non starò qui vanamente a chiedermi come mai su Dybala esiste una magia che gli impedisce di commettere fallo ma solo di riceverne, oppure perché, al contrario Ibrahimovic non possa ricevere falli ma solo farli. Non lo faccio perché è inutile come cercare di capire se è nato prima l'uovo o la gallina.
Semplicemente accade.
Non credo, sono serio, che ci siano pagamenti dietro, ma semplicemente una convinzione comune che nel dubbio è meglio dare rigore alla Juve. Meglio per chi o per cosa non lo so, di certo non per lo sport.
L'esito del ritorno infatti è abbastanza scontato. Non certo per la forza dell'avversario, ma perché si andrà a Torino senza mezza squadra. Alcuni - Ibra - giustamente, altri per mancanze dell'arbitro: Castillejo atterrato e fallo fischiato contro.
Ribadisco inutile parlarne.
E perché perdere tempo a commentare le parole di Sarri, che non solo si vanta della bontà del rigore, ma anzi ne recrimina pure un altro, valutato al Var come inesistente. Un po' come se uno che vi ha tamponato scendesse dall'auto a chiedervi i danni...
Lasciamo davvero perdere.

Piuttosto teniamoci l'ennesima buona prestazione della squadra, il gioco espresso anche ieri, il recupero/rilancio di uomini come Kessie e Castillejo, il recupero di Rebic.
Pioli è meno peggio di come credevo, sicuramente meglio di Gattuso e probabilmente, se quei fenomeni che affollano le tribune autorità avessero puntato su di lui anzichè su quel Giampaolo, è abbastanza certo che non saremmo a così tanti punti di distanza. Quindi tra il dolce appena descritto e l'amaro di cui sopra, e aspetto lunedì per lo scontro tra i grandi delusi.