Milan-Bologna 2-0 (21'pt Leao, 13' st Giroud)
Formazione Milan: 4/2/3/1: Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori (39'st Gabbia), Theo Hernandez (29'st Ballo-Touré), Bennacer (17'st Pobega), Tonali, Messias (17'st Saelemaekers), De Ketelaere (17' st Adli), Leao, Giroud. Coach: Pioli 

COMMENTO DELLA PARTITA
Un
Milan convincente batte 2 a 0 il Bologna senza mai rischiare nulla. Rossoneri in assoluto controllo del match. È un Milan che inizia a carburare e il Piolismo inizia ad avvicinarsi alla sua fase più calda. È un Milan che dà la sensazione di partita in partita di avere sempre più gamba, lucidità e convinzione nei propri mezzi. E soprattutto si ha la sensazione che ci sia ancora appetito, ovvero fame di vittorie.
È una squadra che a tratti delizia e incanta notevolmente. Il Milan fa un pressing notevole, non fa ragionare la squadra avversaria, ma soprattutto ogni qualvolta la squadra rossonera ha palla, si ha sempre quella sensazione che possa fare male agli avversari. Non sprecano quasi mai la giocata. È un Milan meticoloso nel giocare la palla.
De Ketelaere è un incanto. È poesia del calcio. Da tempo non mi capitava di restare estasiato per un talento che è puro oro. Un gioiello, di quello belli e irripetibili. Un classe 2001 che ha margini di miglioramento pazzeschi sia individuali, e sia per l'intesa con la squadra e i compagni.
De Ketelaere è fantastico. Ha una visione periferica incredibile. Ha messo davanti alla porta Leao con un assist delizioso per il vantaggio rossonero, e poi Kalulu, dandogli un pallone delizioso e mettendolo davanti alla porta, con una grande intuizione, facendo passare la palla in mezzo a diversi uomini del Bologna e facendola arrivare a Kalulu con una precisione chirurgica. E siamo solo all'inizio. Migliorerà in tutto ancora tantissimo. I margini di crescita di questo talento belga sono davvero importanti.
Leao finalmente ha ritrovato la giusta vervela voglia di fare bene, di voler migliorare e essere decisivo ancora. La sindrome della pancia piena è una cosa che si può temere con una squadra molto giovane e per alcuni giovani calciatori che hanno appena vinto uno scudetto. Leao non deve sentirsi arrivato. Non ha ancora fatto nulla e deve ancora diventare un top assoluto. Deve dare continuità alla sua carriera e vincere ancora molto per potere essere definito top player. Se avrà continuità, costanza, fame e giusta testa con la dovuta concentrazione e professionalità potrà diventarlo senza ombra di dubbio. Contro il Bologna è stato artefice di una ottima gara, non solo per il gol. Ogni volta che ha la palla, può essere decisivo con una sua giocata. È un panico perenne per gli avversari. È stato autore di un assist meraviglioso per Giroud che di mezza sforbiciata ha realizzato il 2 a 0 proprio davanti a me, che ero presente a San Siro al primo anello blu. Non potevo perdermi l'esordio dal primo minuto del principe belga.
Kalulu sta migliorando partita dopo partita in una maniera clamorosa. È destinato a diventare un top mondo nel suo  ruolo nonché titolare assoluto della nazionale francese. Addirittura in alcune recuperi, per come corre arriva a ricordare Franco Baresi, ma anche per la facilità con cui stoppa gli avversari. Ha una sicurezza incredibile, che trasmette a tutta la retroguardia. Migliora di partita in partita, ed è talmente forte che porta a migliorare anche chi è attorno.
Il Bologna, a parte un tiro di Arnautovic fuori, non si è mai resa concretamente pericolosa. Il Milan è stato aggressivo, efficace e non ha corso rischi. E De Ketelaere deve avere giocato con questi compagni in qualche vita precedente, perché non sembrava uno all'esordio dal primo minuto con la maglia del Milan. Si trova a suo agio. Il Piolismo sembra costruito intorno a lui.

Non è stato un Milan scintillante, ma è stato un discreto Milan, contro un avversario che è stato annullato. Tutti diligenti. Senza sbavature. Con De Ketelaere, Leao, Giroud e Kalulu sugli altari. Tonali e Bennacer sono stati più che sufficienti e soprattutto sono stati concreti. Pratici. 
Se vogliamo trovare una nota stonata quella è Messias. Il brasiliano è uno che tecnicamente è anche valido, si accende a tratti e quando lo fa ti salta l'avversario in maniera netta e ti crea superiorità numerica lasciandolo lì sul posto ma poi si perde in un bicchiere d'acqua. Sbaglia passaggi a volte elementari. E anche un contropiede sprecato per colpa di una sua leggerezza. Meglio di lui Saelemaekers, una spina costante per la retroguardia rossoblu e soprattutto centra la porta. Su un assist di Theo un tiro che obbliga Skorupski a un intervento in tuffo. Considerato che in genere Alexis quando tira la manda fuori lo stadio, e già un piccolo miglioramento. Se davvero dovesse migliorare sotto porta, con maggiore precisione e potenza nel tiro e con un miglioramento per quanto riguarda il senso del gol e la sensibilità nel calciare con il tempo giusto, può diventare un esterno destro di alto livello. Ma deve migliorare sotto porta. Non sarà facile ma anche lui deve fare questo step se vuole diventare un giocatore da Milan di alto livello vincente anche in campo internazionale.
Al Milan le pretese sono tante. La piazza rossonera ovunque, allo stadio, sui social, fuori dai social, davanti alle TV, alla radio e così via, è una piazza molto esigente. E pretende moltissimo dai suoi giocatori. Messias è uno che sembra soffrire la pressione di San Siro e di tutta la piazza rossonera fuori da San Siro, che lo sostiene sempre ma che se sbaglia una giocata, gli fanno notare tutto il disappunto senza nascondere critiche. E lui deve essere bravo a costruirsi una corazza per sopportare queste critiche, perché alcuni errori possono essere anche dovuti al fatto che non regge una certa pressione, e questo lo porta a innervosirsi e a sbagliare magari la giocata anche più semplice. Se vuole stare al Milan, ed essere amato, deve fare tanto, ma tanto meglio. Non c'è altra strada. Le pretese sono tante nei confronti di tutti e lui deve assolutamente migliorare.
Sprazzi anche di Adli, il pittore. Da rivedere. La tela è pronta. Sta a lui dipingere un capolavoro. La sensazione è che ha talento per poter fare bene. Il Piolismo sta carburando, qualcosa c'è, si intravede ma è ancora work in progress. 

Il Bologna sicuramente non era sulla carta uno degli avversari più probanti ma è squadra che non bisogna sottovalutare. Ne sa qualcosa l'Inter che ci ha perso l'annata precedente per via di un gol di Sansone. E comunque una vittoria che è quindi degna di nota. Una prova di forza del Milan che dimostra di voler continuare la strada verso il successo.

Migliori in campo: De Ketelaere, Leao, Giroud ( a cui si può aggiungere Kalulu)
Peggiore in campo: Messias
Voto alla prestazione della squadra: 7.5