La situazione del Milan odierno viene presentata dai media come catastrofica. Pure Berlusconi, che in tempi di campagna elettorale ama che si parli di lui nel bene e nel male, dice la sua: il Milan rischia il fallimento.

Il fallimento sarà probabilmente sportivo, ma non economico.

Basterebbe tornare indietro di qualche anno per vedere cosa si scriveva di Thoir, provate su Google, alla voce “Inter, Thoir, fallimento” appariranno una serie infinita di articoli, ma anche le successive smentite, che definiscono Thoir un genio della finanza. Per quanto riguarda il piano sportivo la cosa non sembrava andare meglio, gli acquisti fatti nella sua breve ed intensa gestione sono stati Brozovic, Shaqiri, Santon, Podolski, Kondogbia, Miranda, Murillo, Perisic, Ljajic, Jovetic e Montoya. Quanti di questi compongono l’attuale rosa del Milan? Solo 4, dei quali solo due sono titolari inamovibili.

Insomma l’attuale situazione del Milan sembra essere in parte simile a quella dell’Inter, all’epoca i consigli dati a Thohir erano gli stessi, con 100 milioni si potevano comprare tre top player, rifare l’ossatura della squadra.

Ora la piccola differenza tra le due situazioni è che Thohir ha pagato l’Inter 250 milioni di euro, mentre Li ben 740. Ora ci sarebbe da chiedersi, davvero questo signore investe 740 milioni e poi dati i mancati introiti di una qualificazione in Champions (circa 40 milioni) perde tutto? Cioè questo signore ha rischiato tutto e poi per un decimo del suo investimento fallisce.

Ora se analizziamo i dati vediamo che Li si è indebitato di circa 300 milioni (più attuali interessi), una cifra che potrebbe avvicinarsi al vero valore del Milan. Nel 2015 Franceschi e Pavesi sul Sole24Ore affermavano che la Juventus in quell’anno capitalizzava in borsa 312 milioni; è possibile che il prezzo del Milan la cui situazione economica è certamente più complicata sia pari al doppio di quello della squadra zebrata. Che senso ha che Li compri una squadra a più del doppio del suo prezzo reale? Chi presta soldi ad un personaggio che secondo quanto detto da molti non ha le sufficienti garanzie per ripianare il debito? Tutto questo ha senso?

Sì, ha senso ma solo se pensiamo male. Mettiamo che per caso i soldi dei quali non si conosce la provenienza partano da un qualche fondo in un paradiso fiscale appartenente a qualche ex-presidente che vuole finanziare una qualche campagna elettorale, allora tutto avrebbe un senso. Li non paga il debito, la squadra non va in tribunale bensì in mano al fondo Elliot che la pagherebbe un prezzo certamente più veritiero, cioè 300 milioni più interessi. Tutti contenti, pure Li che per fare il prestanome qualcosa ci avrà guadagnato.

Ora il fondo Elliot che si ritrova tra le mani il Milan che interesse può avere? Rivalorizzare la squadra o vendere tutto in un processo fallimentare che non frutterebbe nemmeno una parte dell’investimento? Decidete voi, se qualcuno mi lasciasse in pegno una casa eviterei di vendere le porte per rientrare dal mio investimento, piuttosto cercherei di ristrutturarla per venderla e guadagnarci. E siccome il fondo Elliot non è certo zio Peppino avrà qualche idea su come ristrutturare l’azienda Milan, non credo siano sprovveduti che prestano 300 milioni al primo che passa senza garanzie. Ricordiamocelo: la banca vince sempre.

Ora ciò che cambia per il Milan, secondo quanto mi fece osservare anche Tatokiki, è che il probabile rilancio del Milan richiederà tempo, come ne ha richiesto quello dell’Inter.