E' proprio nel giorno dell'Epifania, che ogni festa si porta via, che il Milan ritorna con i piedi per terra dopo la sconfitta rimediata a San Siro contro la Juventus dell'ex Andrea Pirlo. Una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre vinta più per il numero di uomini a disposizione che per gli effettivi valori tecnici mostrati sul campo. Un Milan caparbio, voglioso e grintoso che, nonostante, l'elevato numero di assenze ha, comunque, giocato una grande partita per settanta minuti tenendo testa alla squadra vincitrice degli ultimi nove scudetti consecutivi (è bene ricordarlo ogni tanto).
Dall'altro lato una Juventus con un unico risultato possibile ovvero la vittoria; la squadra bianconera è stata messa bene in campo dal tecnico bresciano nonostante alcune scelte, nell'11 titolare di partenza abbiano lasciato, nella maggior parte dei tifosi bianconeri, ragionevoli dubbi. La Juventus ha vinto con merito mostrando, a tutti gli scettici, di non aver ancora perso quel dna da squadra vincente, rientrando prepotentemente nella lotta per il decimo titolo consecutivo. Un Milan - Juventus tornato ad essere, finalmente, come non accadeva da circa un decennio, un match scudetto, una partita in cui le squadre hanno dato vita ad un bellissimo spettacolo nonostante la mancanza, forzata, del pubblico. Un Milan che non esce assolutamente ridimensionato da questa partita ma che anzi aumenta la sua consapevolezza di potersela giocare fino alla fine con tutti anche se il vero obiettivo della stagione è senza ombra di dubbio la qualificazione alla prossima Champions League. I rossoneri non perdevano una partita di campionato da ben 28 turni consecutivi inanellando una serie di importanti risultati, utili ad aumentare l'autostima della squadra dopo tanti anni di umiliazioni e di scarsi risultati ottenuti nelle precedenti stagioni. Ma quali sono stati i fattori scatenanti di questa fenomenale rinascita del Milan? Proverò, da grande tifoso bianconero, a fare la mia analisi sul momento rossonero e su una sua possibile vittoria dello scudetto.

IL “RISCATTO” DI PAOLO MALDINI.
Paolo Maldini ha svolto un lavoro encomiabile, meritando tutti i complimenti del caso. Da grande bandiera del Milan ancora una volta ha dimostrato nella sua nuova "veste" da dirigente (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere una grandissimo professionista oltre che un esperto conoscitore di calcio a 360 gradi. Ma da quando Maldini è entrato a far parte dello staff dirigenziale del Milan è bene ricordare che i rapporti con la nuova proprietà (Elliott) e sopratutto con il dirigente Ivan Gazidis sono stati tutt'altro che semplici. L'ex bandiera del Milan, proprio durante la stagione scorsa, è stato a un passo dall'addio a causa dei diversi dissidi esistenti tra lui, la proprietà e Gazidis, allarme poi prontamente rientrato grazie, sopratutto ai buoni risultati raggiunti sul campo e dalle ottime intuizioni avute dallo stesso Maldini sia sul mercato che sulla panchina con Pioli. Sono dell'avviso che il grande exploit del Milan sia anche merito di Zvominir Boban ingiustamente allontanato dalla proprietà rossonera, come dimostra la vittoria in tribunale del croato, in merito alla causa messa in atto nei confronti della sua ex squadra per licenziamento ingiustificato (a causa dei diversi diverbi con Gazidis) è stata infatti sua l’intuizione, con insistenza, di riportare Zlatan Ibrahimovic a Milano. Ma tornando al lavoro svolto da Paolo Maldini bisogna solo togliersi il cappello su ciò che è riuscito a fare in questi ultimi anni con il limitatissimo budget avuto a disposizione per il calciomercato. Tanto scouting (Brahim Diaz, Leao, Theo Hernandez, Castillejo, ecc.) grandi idee ed intuizioni questo è il Milan targato Maldini, grazie al suo ottimo lavoro (coadiuvato da Massara e Gazidis) i rossoneri sono riusciti a costruire una rosa competitiva fatta dal giusto Mix di giovani talenti e uomini di esperienza che vestivano già la maglia del Milan da diverse stagioni. Chiaramente un giocatore su tutti spicca, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese alla soglia dei quarant'anni grazie alla fiducia concessagli dalla società sta vivendo una seconda giovinezza, facendo da chioccia ai più giovani e dando la carica ai nuovi arrivati riuscendo così a creare una grande alchimia all'interno del gruppo e dello spogliatoio. Oggi la rosa del Milan, grazie a Maldini, vale tantissimo con un investimento davvero minimo. È vero non ha ancora vinto nulla ma la strada intrapresa è quella giusta, la squadra è una delle più giovani del campionato e del panorama europeo, esprime un bel gioco fatto da intensità, aggressività e coralità dimostrando di poter lottare, quasi ad armi pari, per vincere lo scudetto di fronte a veri e propri colossi come Inter e Juventus. Chapeau al grande lavoro svolto da Paolo Maldini.

I MERITI DI “MISTER NORMAL ONE”, STEFANO PIOLI
Grandi meriti di questo Milan vanno dati, sul campo, a Stefano Pioli
. Mister “Normal Man” (definito da molti così per il suo modo di essere pacato) ha convinto tutti, da quando ha assunto l’incarico da allenatore, e in maniera particolare la sua proprietà e Gazidis riuscendo nell’intento di impedire una nuova rivoluzione che avrebbe visto il tecnico tedesco Ralph Rangnick come il principale protagonista. Pioli ha ereditato una squadra in piena crisi di identità e soprattutto di risultati subentrando, l'anno scorso, a Marco Gianpaolo con una ventata di grande scetticismo ad accompagnarlo. Invece con la sua calma, serenità e sopratutto partita dopo partita è riuscito, nel giro di qualche mese, a ricompattare un gruppo di giocatori smarriti e senza un ordine specifico in campo, ridando morale e fiducia nei propri mezzi ad una squadra fino a quel momento senza una specifica idea di gioco. Un lavoro che non è stato per nulla semplice poiché i risultati non sono arrivati nell'immediato ma con il passare del tempo e soprattutto in coincidenza del lockdown. È proprio dopo la sosta "forzata" che il Milan è riuscito a incamerare un’incredibile striscia di risultati utili consecutivi (28) interrotta proprio nel giorno dell'epifania dai bianconeri. Incredibilmente, quindi, il lockdown ha rappresentato il punto di svolta della squadra rossonera infatti basta guardare in numeri dell'anno solare 2020, il Milan è riuscito a fare più punti di tutti in A, ben 79 riuscendo a segnare due gol da quasi venti partite consecutive. Una vera e propria macchina da guerra messa in piedi da Stefano Pioli grazie al suo encomiabile lavoro.

IL MILAN PUÒ VINCERE LO SCUDETTO
Il Milan ha tutte le carte in regola per poter arrivare fino in fondo alla conquista del campionato. Ha cuore, grinta, carattere, giocatori di qualità e sopratutto un allenatore in gamba e preparato che sa trasmettere la sua voglia di vincere senza mai una parola fuori posto, a differenza di molti suoi altri colleghi, sempre pronto a difendere la squadra anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Il Milan può vincere lo scudetto perché lo dicono i numeri, i rossoneri rappresentano la squadra che ha fatto più punti di tutti dal periodo post lockdown, inoltre è la formazione con il più alto numero di giocatori andati a rete (circa 15) e soprattutto ha un grande leader come Zlatan Ibrahimovic che dall'alto della sua esperienza sa perfettamente come si vincono gli scudetti anche grazie alla sua prolificità in zona gol. È una squadra con molto entusiasmo e con un grande spirito di sacrificio e questo alla lunga crea consapevolezza nei propri mezzi, ognuno è pronto a sacrificarsi per l'altro per arrivare alla vittoria attraverso ogni mezzo possibile. E’ una squadra dotata di una buona tecnica e anche individualità ed inoltre potrebbe approfittare del momento di “rinnovamento” della Juventus e dei periodi di smarrimento che molto spesso accompagnano l’Inter nell’arco delle sue stagioni nonostante l’esclusione anticipata quest’anno dalle competizioni europee. Chiaramente la squadra ha bisogno di rinforzarsi per allungare una panchina sin qui abbastanza corta e non è assolutamente facile trovare giocatori a buon mercato, a Gennaio, funzionali al gioco dell’allenatore e in grado di integrarsi in brevissimo tempo. Come se non bastasse anche le risorse limitate non aiutano Maldini e Massara, ma i due dirigenti hanno dimostrato di saper scovare degli ottimi talenti anche con un investimenti minimi quindi staremo a vedere se nell’arco di questa sessione riusciranno a rinforzare la squadra.

IL MILAN POTREBBE NON VINCERE LO SCUDETTO.
Ovviamente il Milan potrebbe alla lunga pagare lo scotto di una rosa troppo corta. Se la squadra rossonera vorrà onorare l'Europa League, alla ripresa del torneo, occorreranno dei rinforzi di qualità, per fronteggiare le due competizioni (senza dimenticare la Coppa Italia). Quindi se nel periodo topico del campionato (agli allenatori piace collocarlo a Marzo generalmente) il Milan dovesse trovarsi ancora primo potrebbe dover rinunciare alle coppe per potersi concentrare esclusivamente alla vittoria dello scudetto, ma ciò basterebbe? Nessuno quest'anno, come non mai, può sbilanciarsi e dire di si in quanto gli scenari sono incredibilmente aperti per qualsiasi squadra facente parte del quartetto della classifica di serie A. Il Milan potrebbe non vincere lo scudetto anche per la mancanza di esperienza da parte di alcuni dei suoi elementi, i rossoneri sono una delle squadre più giovani del campionato, nonché d'Europa, e soltanto Ibrahimovic può contare su un importantissimo bagaglio di esperienza oltre che su un numero elevatissimo di trofei vinti durante la sua carriera. E’ proprio la mancanza di titoli conquistati che potrebbe rappresentare un ulteriore fattore a sfavore della squadra rossonera nella conquista dello scudetto poiché quasi tutti i giocatori della rosa non sono abituati a vincere dei trofei e a lottare per il primo posto in classifica. Inoltre le grandi attenzioni mediatiche rivolte al Milan, che cominciano a vederlo come un possibile candidato per la vittoria finale del titolo, potrebbero alla lunga ritorcersi contro al gruppo di giocatori a causa della grande pressione esercitata nei loro confronti. Dovranno essere bravi i dirigenti e l’allenatore ad allontanare questa “pressione mediatica” dalla squadra se vorranno continuare ad ottenere grandi risultati.

QUESTO MILAN MI RICORDA QUALCUNO… ECCO PERCHE PUO’ VINCERE
Se posso dire la mia, i tifosi milanisti sono autorizzati a fare gli opportuni scongiuri se lo preferiscono, il Milan può, e non deve per forza, vincere lo scudetto. E vi dirò il perché, in questo Milan trovo diverse analogie con la Juventus di Antonio Conte del primo scudetto. Quella Juve, che tolse lo scettro di campione d'Italia proprio ai rossoneri guidati dall’allora tecnico Allegri, non era una grandissima squadra, pochi erano i campioni (Pirlo, Buffon, Del Piero, Marchisio) che spiccavano rispetto al resto della squadra composta da tanti giocatori funzionali diventati solo in seguito dei grandi giocatori. La caratteristica di quella squadra era la tantissima fame di vittorie proprio come il suo allenatore Antonio Conte. Era una squadra quella Juve che non vinceva da quasi un decennio e proprio come il Milan veniva da numerosi fallimenti, tantissimi cambi di allenatori e molte campagne acquisti fallimentari. Nel 2011/12 riuscì a trionfare in campionato soprattutto per la coralità del gruppo, la cattiveria agonistica e per il grande spirito di sacrificio presente in ogni elemento della rosa. Quella squadra partì a fari spenti e solo vittoria dopo vittoria riuscì a prendere consapevolezza nei propri mezzi riuscendo nell’impresa di vincere lo scudetto nei confronti di un Milan pieno zeppo di campioni. Ecco sono convinto che la squadra rossonera abbia le stesse caratteristiche di quella Juve, a volte la qualità e la tecnica possono essere sostituite da grande spirito di sacrifico e voglia di mettersi in gioco attraverso l’acquisizione della consapevolezza di potercela fare gettando il cuore oltre l’ostacolo. Pioli mi ha stupito e non mi aspettavo questi risultati da parte sua, lo reputo un tecnico molto preparato e una brava persona che merita assolutamente gli elogi e questo grande momento con il Milan. Da avversario non mi auguro la vittoria del Milan perché ovviamente spero nella Juventus ma se ciò dovesse succedere in favore dei rossoneri non ne sarei poi tanto rammaricato.

Vi lascio con le immagini dell’ultimo Milan-Juventus (prima di quello di mercoledì scorso) valido per lo scudetto. Mi raccomando le immagini saranno molto sensibili per la presenza del grande protagonista per eccellenza, il nostro amato “Pubblico". Alzate il volume e sentite i boati di San Siro per tornare a sperare in un futuro migliore.

Ciccio