Ci risiamo. Quando non c'è la Serie A e c'è la pausa del campionato, si deve sempre trovare il mondo di rompere le scatole al Milan in qualche modo. Come direbbe Ultimo, tanto per parafrasarlo, che nel Sanremo del 2019 disse in polemica con alcuni giornalisti che secondo il cantante avevano quella settimana per sentirsi importanti, che "Dovete sempre rompe er ca...", La parolaccia censurata sembra quasi una gag indimenticabile del grande Gigi Proietti, "Nun me rompe er ca". Ovviamente si scherza anche per mantenere un tono di leggerezza, poi per carità, ci sta di porsi delle domande per avere maggiore chiarezza su una determinata questione, in questo caso la trasmissione Report in onda su Rai3, televisione statale del quale tutti noi che viviamo in Italia paghiamo un canone, e che quindi ne siamo in un certo senso piccolissimi azionisti che pagano e basta, ebbene, ci sta che una inchiesta giornalistica voglia fare chiarezza sulla proprietà del Milan, però non si può non notare che questo avviene sempre durante la pausa del campionato, come a dover riempire un vuoto con la questione che mediaticamente può suscitare più interesse, e quindi come non fare chiasso sulla proprietà del Milan e andare a rompere le scatole in merito alla questione. E allora rompiamole queste scatole e cerchiamo di capire cosa c'è dentro. Scatole del Delaware e lussemburghesi made in Usa e made in Italy. Con questo non voglio criticare Report in generale, perchè è una trasmissione importante di cui ho stima, e che penso sia un buon prodotto, anche se non sempre sul pezzo e non sempre perfetta, come del resto tutte le trasmissioni, anche quelle migliori, che comunque non esulano dall'avere dei difetti e non sempre le inchieste riescono perfettamente.

Premetto che non sono esperto di queste cose, ma leggo e cerco di documentarmi e provo a scrivere ciò che ho compreso cercando di fare un ragionamento con chi mi legge. E cercando di avere chiarezza sull'argomento in questione, la proprietà dell'AC MILAN.

Io, da ignorante in materia, leggendo e documentandomi da svariate fonti in merito alla questione, da Calcio e Finanzia, all'avvocato Felice Raimondi, esperto in materia, ai vari siti sportivi che ovviamente riportano o hanno delle esclusive in merito, compresi quindi La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Sportmediaset, Calciomercato.com e così via, ebbene, nel corso del tempo credo di aver capito che: 

  • Elliott controlla il Milan attraverso la Project Red Black, una scatola lussemburghese.
  • Elliott con il 100% della Project Red Black controlla il 99,3% del Milan.
  • Project Red Black era di Blue Skye di Cerchione e D'Avanzo che ne hanno ceduto il controllo a Elliott
  • 5.999 azioni di Classe A appartengono al 67,99% a King George Investment e il 32,01& a Genio Investment LLC, società americane riconducibili ad Elliott.
  • 512 azioni di Classe B appartengono a Blue Skye, società di Cerchione e D'Avanzo, che sono anche nel consiglio di amministrazione del club rossonero.Secondo Calcio e Finanzia hanno il 4,3% della Project Red Black
  • King George e Genio sono società di Elliott con sede in Delaware
  • Il 29 giugno del 2020 la società di Elliott King è passato da 4.079 ad avere 4.199 azioni, e quindi il 70% della proprietà di Project Red Black, mentre Genio è passato da 1920 a 1800 (30%)
  • Elliott è quindi attraverso queste scatole l'azionista di maggioranza del Milan
  • King George è un riferimento a George Weah e Genio si riferisce al Genio Savicevic
  • Con queste due scatole, King e Genio, Elliott può decidere anche di uscire gradualmente cedendo la scatole che ha il 70% oppure quella che ha il 30%. O entrambe
  • Chi vorrà comprare il Milan lo potrà fare rilevando la scatola in Lussemburgo, che a sua volta controlla le scatole in Delaware e quindi mettere le mani sul Milan con una tassazione estremamente agevolata

Inoltre il noto giornalista di fede rossonera Tiziano Crudeli ha rivelato che c'è una trattativa avviata tra Elliott ed Arnault per la cessione del Milan proprio a mister Louis Vuitton, magnate francese. Secondo il giornalista tifoso milanista lo stadio e l'approvazione di esso, e la cittadella della moda che nascerà attorno sono elementi fondamentali per la riuscita dell'operazione. Crudeli riferisce di una trattativa avviata e di una fonte attendiblissima che gli ha riferito della trattativa in questione. Gli fa eco Massimo Brambati, noto procuratore, che conferma l'indiscrezione. Sarà vero, sarà falso, Sarah Ferguson, come direbbe Ezio Greggio? Vedremo. Certo è che sembra tutto apparecchiato per la cessione del Milan. La sensazione è che Elliott non resterà patron del Milan a lungo. Entro pochi anni cederà il club rossonero. Piuttosto la domanda da porsi in merito alla proprietà del Milan, ovvero una curiosità che chi scrive ha ma che non sarà appagata e non otterrà risposta è di chi sono i soldi che Elliott investe nel Milan?

Mi spiego meglio: Elliott è un fondo d'investimento statunitense che gestisce asset e denari per oltre 40 mld di euro. Il proprietario di Elliott Management Corporation è Paul Elliott Singer, imprenditore americano il cui patrimonio personale è stimato in circa 3,6 mld di euro. Non investe denari suoi personali nel Milan ma nel club rossonero investe soldi del fondo Elliott, l'azionista di maggioranza del Milan. Elliott gestisce anche fondi sovrani, soldi che gli vengono affidati da imprenditori, magnati, e persone in generale, come avviene in una classica banca. Di chi sono materialmente i soldi che Elliott investe nel Milan? Quali sono i soggetti che investono attraverso Elliott nel Milan? Probabilmente è relativo perchè gli imprenditori, i fondi che vengono affidati ad Elliott, sono soldi di soggetti che entro un certo tempo vogliono vedere un guadagno e un ritorno economico a fronte di questi soldi investiti.

Di certo non si può dire che il Milan non è in mano ad una proprietà solida e ricca, che ha svariati interessi diversificati ovunque nei suoi investimenti. E che comunque sta rimettendo in carreggiata un club che barcollava nel buio e tirava a campare. 

Il Milan adesso è un club che sta tornando a risplendere, che ha una proprietà solida, che avrà uno stadio di proprietà insieme all'Inter. e che a breve, entro pochi anni, forse 2 o 3 al massimo avrà un nuovo proprietario, che per le richieste di Elliott, che valuta il Milan circa 1 mld di euro, forse qualcosa in meno, non potrà che essere molto facoltoso. Escluderei a priori avventurieri o broker o pseudo tali che decidano di fare una operazioni da 1 mld di euro. Con il progetto stadio approvato, il Milan può essere sicuramente venduto più facilmente. Tuttavia nel frattempo, si può affermare senza essere smentiti, che l'azionista di maggioranza del Milan è Elliott Management Corporation, il cui proprietario è Paul Elliott Singer.