Tra mercato, progetti, crisi finanziarie e classifiche anonime, questo Milan-Roma che si andrà a giocare sarà molto particolare, lontano dai fasti di un tempo.
Andrà in scena il primo match made in Usa. Da una parte il newyorkese Paul Elliot Singer, che ha rilevato i rossoneri nel luglio del 2019 dall’altra James Pallotta dal Massachusetts arrivato nella capitale ad agosto del 2012. Se da una parte il romanista in 8 anni di gestione ha portato alla sola vittoria di un “bonsai”, il milanista ha l’attenuante di essersi insediato da poco tempo ed il suo progetto è ancora in rampa di lancio. A Milanello il futuro si chiama Gazidis, famoso nel Regno Unito per i suoi anni all’Arsenal, dove è riuscito a risanare i conti dei Gunners, scovando giovani promesse lanciati nel calcio che conta e poi rivenduti a prezzi vantaggiosi, creando un circolo vizioso (vedasi anche arrivi importanti come Ozil) che ha permesso ai londinesi di rimanere sempre competitivi, ma di non vincere nulla. Sotto il Cupolone dopo il siluramento di Petrachi, il pallino del gioco è in mano a Franco Baldini. Ex centrocampista, oggi dirigente di livello europeo. Personaggio misterioso che si aggira per Trigoria fin dai tempi dell’era Sensi e diventato consulente principale del magnate americano. Anche qui gestione tipo Arsenal, con un via vai di giocatori, un elevato flusso di denaro, ma di successi neanche l’ombra e i mancati introiti per le qualificazioni Champions non conquistate e il naufragato progetto Stadio Tor di Valle, hanno portato un grosso buco in bilancio mettendo in difficoltà le casse societarie. Al di là del match che si va a giocare, con i lombardi senza più ambizioni e i capitolini a puntellare il posto in Europa League, la vera partita si gioca sul mercato per un futuro più roseo.
Nel Milan ci sarà una vera e propria rivoluzione, che vede l’arrivo di Rangnick come allenatore manager. In difesa si cerca un terzino destro da alternare a Conti, si tratta con il Bologna per il giapponese Tomiyasu con l’ inserimento di Calabria da girare sotto le due torri. Ma il laterale nipponico è anche un obiettivo dei giallorossi che con le partenze di Florenzi, Peres, Karsdrop e Zappacosta tutto da valutare per via dell’infortunio appena patito, si ritrova con il ruolo scoperto. Per la maglia di centrale da affiancare all’inamovibile Romagnoli si valutano i profili di Koch del Friburgo, interessante giovane abile nel impostazione del gioco, già nel giro della Nazionale e di Milenkovic della Fiorentina, il cui costo di 35 milioni verrebbe in parte coperto dal trasferimento sul Arno di Paqueta. Un po’ più complicato è l’arrivo di Kamara che ha da poco prolungato con il Marsiglia e AJer del Celtic, norvegese bravo sia nella fase difensiva che in costruzione ma dal cartellino proibitivo di 30 milioni. Un investimento è invece il diciottenne olandese Bogarde del Hoffenheim, pallino di Rangnick e nipote del ex Winston. A centrocampo il sogno è Milinkovic Savic, ma con Lotito si ragiona solo con il cash, per questo più facile il ritorno di Bakayoko o l’arrivo dal Salisburgo di Szoboszlai, su cui però hanno già messo gli occhi addosso Psg e Arsenal. Per l’attacco si tratta Boga del Sassuolo cercando di inserire nella trattativa le punte Leao e Scamacca. Per il dopo Ibrahimovic sempre più lontano dalla Madonnina, la prima scelta è Milik, ma la concorrenza è tanta bianconeri compresi, più abbordabile il madrileno Jovic. Con la Roma si tratta Cengiz Under e ci si contende il trequartista Thauvin che non ha rinnovato a Marsiglia. Nella Capitale appunto il discorso è un po’ più diverso. Si cerca di rinnovare, ma sopratutto di dismettere. Ai già citati terzini destri alla lista di partenza si aggiungono: Santon, Fazio, Pastore, Juan Jesus e Perotti, cercando di salvare i gioiellini Zaniolo e Pellegrini. In entrata si punta tutto sui parametri zero dopo Pedro, già arrivato dal Chelsea, si seguono Vertonghen nel caso in cui non si riesca a trovare un intesa con il Manchester United per Smalling e Cavani, se il prolungamento del contratto di Dzeko con ingaggio spalmato non andrà a buon fine. In difesa oltre a una possibile cessione del portiere Paul Lopez a fronte di una buona offerta, con l’arrivo di Gollini al suo posto, si monitora l’albanese Hysaj del Napoli. Per il ruolo di esterni bassi molto cari al gioco del tecnico portoghese, unico punto fermo del progetto statunitense, si prova a scambiare Schick con Forsberg del Lipsia e Kluivert per convincere l’Arsenal a lasciare Mikitarian sul Tevere.
Questo è quello che si gioca sulle scrivanie alle 17.15 la parola passerà al campo.