Con l'avventura Giampaolo ai titoli di coda, il Milan si accinge a scegliere il prossimo allenatore. Gli allenamenti non ricominceranno prima di mercoledì, causa sosta Nazionali in corso, il che significa che l'annuncio potrebbe arrivare anche tra qualche giorno. La rosa dei papabili non è molto estesa, escludendo tra l'altro i sogni impossibili come Mourinho e company. La domanda vera è, chi potrebbe ricoprire il ruolo di nuovo tecnico del Milan e con quali aspettative. Vediamo dunque rapidamente i pro e i contro dei nomi più diffusi mediaticamente, a ricoprire tale carica astiosa e tutt'altro che semplice. 

SPALLETTI pro: 
è probabilmente il più desiderato dalla società rossonera. Ha esperienza, ha guidato l'Inter in Champions per due anni consecutivi, ha carisma e buona capacità di intendere i numeri di una squadra. SPALLETTI contro: il suo carattere non è sempre facile da digerire per i giocatori. In alcuni casi è stato persino definito un vero e proprio spacca-spogliatoi, il che non sarebbe gradito in una situazione già molto infiammata come quella attuale. Inoltre è un allenatore che fa pagare cara la propria esperienza, il che non sarebbe sano per i bilanci del Milan, se non con un progetto chiaro e prolifico di fronte.

Probabilità di ingaggio: MEDIO-BASSA, il progetto non sembra interessarlo e non ama salire in sella a squadre in corsa, senza poter fare mercato. 

PIOLI pro: è un allenatore che ha poche idee, ma almeno quelle sono chiare. La sua esperienza con grandi squadre non è di certo estesa, ma questo potrebbe far caso a un Milan tutt'altro che stellare. Ama adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e sa quando può dare qualcosa, o quando è indesiderato (vedasi dimissioni con la Fiorentina). Il suo punto di forza in questo frangente è che potrebbe ricoprire il ruolo di normalizzatore della rosa, ripulendo le teste dei giocatori da moduli e tattiche astruse. PIOLI contro: torna il discorso della sua esperienza in grandi squadre e soprattutto alla capacità di reazione. Quando le sue squadre prendono una parabola discendente, quasi mai riesce a invertirne il trend. Sa alzare la voce, ma questo a volte non è bastato per scuotere gli animi. Non dà l'idea di essere un allenatore da lungo corso, al massimo da traghettatore. 

Probabilità di ingaggio: MEDIA, di sicuro sarebbe un rincalzo, ma la sua volontà sembra quella di accettare un possibile incarico, dato che ha lasciato in stand-by la Sampdoria. 

GARCIA pro: fu l'allenatore dei due secondi posti con la Roma, uno dei quali sarebbe bastato a vincere lo scudetto, se non fosse stato per una Juve praticamente perfetta (quella del record di punti). Ha saputo reggere la pressione in una società come quella della Roma, dove dirigenza e tifo hanno i nervi sempre tesi. Sa dare un'impronta ai suoi tatticismi, senza però snaturare troppo i giocatori, tranne che in alcuni casi. GARCIA contro: ha un bel caratterino e non ama farsi dire le cose. Nella sua visione non esiste il concetto di farsi amare dai giocatori, ma solo di portarli a dare il massimo. Alcuni sui ex giocatori e collaboratori sostengono che è di poche parole in campo, non spiegando il motivo di sostituzioni o di esclusioni dalla formazione. Un po' come Conte, a volte arriva prevenuto rispetto a certi giocatori, magari decretandone l'esclusione prima ancora di prendere l'incarico. 

Probabilità di ingaggio: MEDIA, non è un rincalzo come Pioli, ha un curriculum non importantissimo, ma comunque ragguardevole per quello che c'è in giro. Non costa tantissimo come ingaggio e ha abbastanza coraggio da salire in sella a campionato iniziato. Il tutto dipende se la società lo chiamerà e gli darà carta bianca. 

RANIERI pro: è il normalizzatore per antonomasia. Non ha idee fisse, non esprime estremismi in fatto di moduli, lui guarda solo chi ha a disposizione e cerca di metterli nella posizione più consona. Ha un carattere equilibrato, sa quando deve urlare e sa quando deve mantenere la calma. Ha guidato squadre grandi e ha portato a risultati clamorosi alcune piccole (vedasi Leicester). Fa testo la brevissima esperienza come rincalzo alla Roma; la normalizzò portandola per un attimo a pensare di rientrare in corsa Champions. RANIERI contro: non è un allenatore da lungo corso, non più oramai. Le sue squadre raggiungono il massimo che possono per quel che riescono a offrire come rosa, ma poi difficilmente dimostrano miglioramenti. In altre parole, è un allenatore che non fa danni, ma che non apporta moltissimo alla rosa. Per un progetto di lungo corso come quello che cerca il Milan, difficilmente è l'identikit ideale. 

Probabilità di ingaggio: MEDIO-BASSA, non è il primo della lista e per arrivarci altri nomi devono essere scartati. Salterebbe subito in sella e probabilmente nel breve periodo farebbe bene, ma per quanto riguarda il medio-lungo vi sono molti dubbi. Il Milan cerca un profilo importante e di lunga durata, Ranieri invece sembra adatto per un traghettamento fino a fine stagione, non di più. 

GATTUSO pro: conosce la squadra e i giocatori, almeno la maggior parte, lo riaccoglierebbero a braccia aperte. La rosa ha ancora in mente i suoi pochi e semplici schemi. Essendo legato al Milan darebbe il massimo e, com'è nel suo carattere, ci metterebbe la faccia. I risultati dello scorso anno, a ben vedere quelli di quest'anno, sono stati straordinari. GATTUSO contro: non è ben voluto da Maldini e di sicuro non tornerebbe senza avere chiare garanzie di poter lavorare come dice lui. Chiederebbe di sicuro due-tre innesti di esperienza, anche non troppo costosi, a gennaio e questo va contro i pensieri della società. A volte sembra perdersi nei momenti di difficoltà e probabilmente ha bisogno ancora di qualche tempo per raffinarsi. Gli manca un Bakayoko che fu fondamentale nel suo centrocampo l'anno scorso. 

Probabilità di ingaggio: BASSA, non c'è più Leonardo, ma Maldini è rimasto e difficilmente lo riabbraccerebbe. Ha idee che non collimano proprio con la società, anche se i giocatori lo rivorebbero. Chiederebbe garanzie pesanti. Verebbe preso in considerazioni solo di fronte a due possibilità: nessuna alternativa valida e palese richiesta da parte dei giocatori alla società (con possibili saluti di Maldini).