Il calciomercato si è aperto il primo luglio 2021 e per questa sessione estiva chiuderà i battenti il 31 agosto 2021 alle ore 20. Molte squadre sono in alto mare, il Milan è la squadra che in Italia si è mossa di più ma anch'essa ha molti tasselli da completare, alcuni di essi solo se ci saranno determinate uscite.

1 terzino destro, 1 centrocampista centrale, 1 esterno destro, un trequartista e una punta. Dopo gli acquisti di Giroud e Ballo Touré, sono questi, salvo cessioni, i ruoli dove il Milan cerca elementi. E' un mercato dove, a parte l'Inghilterra, e il solito Psg, che fa un  po' quello che vuole, non ci sono soldi e ormai il player trading è diventata una realtà consolidata per la maggior parte della squadre, anzi, per quasi per tutte. Perlomeno in Italia. Ciò che si incassa può essere reinvestito, non un centesimo di più. Alcune squadre invece come l'Inter, come dichiarato dal suo amministratore delegato Antonello, dovranno chiudere il proprio calciomercato con un più 80 mln. Per cui dovranno incassare molto di più di ciò che spenderanno. Non lo scrivo per fare l'hater dell'Inter o per dissare la squadra nerazzurra e fare il milanista anti interista. Questo è proprio ciò che ha dichiarato l'amministratore delegato dei nerazzurri. Poi è ovvio che da sportivo, pur riconoscendo che l'Inter di Antonio Conte aveva una rosa stratosferica, tuttavia non essendo stata in regola con i pagamenti dei cartellini dei calciatori e con i loro ingaggi, è normale che sportivamente non nego di essere infastidito da tutto questo e quindi mi siedo sulla riva del fiume... Sono comunque il primo a complimentarsi se l'avversario senza essere favorito in alcun modo, vince meritatamente un confronto o un trofeo.

Tornando al Milan e al mercato, ci sono due correnti di pensiero sull'operato della società Milan. Se lo si guarda solo da un lato imprenditoriale e di gestione di una azienda, quale è l'Ac Milan per il Fondo Elliott, c'è anche una sorta di ammirazione per come gestisce le economie della squadra. Il Milan è una delle poche società europee a non avere debiti con le banche e in generale ha i conti messi meglio rispetto a tante altre realtà calcistiche. 

Dall'altra parte il calcio, le squadre di calcio sono una azienda anomala e atipica. Luciano Gaucci disse in una intervista che con le squadre di calcio non si fanno soldi, ma le si acquista per fare sì che l'acquirente abbia popolarità dal mondo del calcio. E questo lo si ottiene facilmente, anche a livello internazionale. 

Negli anni 90 abbiamo visto tanti imprenditori rimetterci economicamente nella gestione delle loro squadre di calcio. E' un giocattolo molto costoso. Ma ci guadagnavano magari trasversalmente, dando lustro e popolarità alle loro aziende e sfruttando il marchio delle società, e quindi guadagnando con le loro aziende ma non con le loro squadre di calcio, quasi sempre in perdita, E penso ad un Berlusconi con il Milan, che però ci ha guadagnato a livello politico, Moratti con l'Inter, Cragnotti con la Lazio, Tanzi con il Parma, Sensi con la Roma o anche un Agnelli con la Juventus, che anche recentemente ha dovuto fare un aumento di capitale per la Juventus. Solo l'Udinese sia negli anni 90 che attualmente, con la famiglia Pozzo alla guida è stata sempre coerente nella sua gestione parsimoniosa ma comunque anche fruttuosa a livello di buoni risultati per quelli che sono gli obbiettivi e la realtà della squadra friulana, riuscendo anche a guadagnarci qualcosa. E ha sempre fatto sì che l'Udinese andasse anche in attivo. Di pochi milioni ma pur sempre in attivo.

Adesso va di moda, anche per i top club come il Milan questo tipo di gestione, il player trading. In Spagna il Siviglia per esempio è una società che ha questo tipo di gestione. In Italia lo vediamo fare al Napoli di De Laurentiis o alla Lazio di Lotito. Anche il Milan lavora così. Tuttavia non significa che non si possa vincere o rinforzarsi attuando questa politica gestionale.

Il Milan non solo è attento a tutto questo, ma non si fa prendere per il collo da nessuno. Decide il prezzo del calciatore da acquisire, anche in basi a fattori contrattuali, per esempio se ha la scadenza del contratto ravvicinata, stabilisce un budget massimo per l'acquisto di quel calciatore, e da lì non si sgarra. Ragionando a livello imprenditoriale, questo può essere anche un qualcosa encomiabile, da tifoso, dove comunque si ha una concezione del calcio un po' diversa, dove si pensa gli strappi alla regola e qualche sgarro economico debba essere fatto per raggiungere un calciatore che si vuole vedere nella propria squadra del cuore, anche superando la soglia di spesa stabilita, e quindi non rispettando il player trading, ebbene da tifoso, magari non si è proprio felici, perchè magari si rischia di non prendere un calciatore perchè non si vuole sgarrare di qualche milione, o anche più di qualche milione.

Tuttavia ribadisco un concetto: facendo player trading comunque ci si può rinforzare se si ha uno scout estremamente valido e dirigente capaci, e il Milan sembra averli.

Per il terzino destro il Milan vuole provare a riprendere Dalot dal Manchester United. Il portoghese vuole tornare a Milanello, ma lo United non lo vuole cedere in prestito secco. Il prestito deve essere oneroso, sui 5 mln e poi c'è l'obbligo di riscatto.

A centrocampo ci sono due nomi forti: Boubacar Kamara e Tiémouè Bakayoko. Pur non dispiacendomi affatto, anzi ne sarei contento, se tornasse Bakayoko, credo e spero che il Milan possa prendere Kamara. In primis perchè Kamara, in scadenza nel 2022 con il Marsiglia, paradossalmente tra cartellino e ingaggio costa di meno di Bakayoko complessivamente, e in secundis perchè può fare il doppio ruolo e a livello di amalgama per lo scomparto dei centrocampisti del Milan è senz'altro più utile. Con la conferma di Pobega, il Milan ha Bennacer, Pobega, Kessiè e Tonali. Più Krunic, che però è un jolly e può fare diversi ruoli. I primi due sono simili, sono tecnici, sanno fare girare la palla, tenerla ma anche inserirsi, mentre Kessiè è uomo ovunque, e pur avendo anche un buon tiro e una buona tecnica non è un regista ed è più difensivo. Come Tonali, che non è come Kessiè, anche se le caratteristiche sono comunque difensive, non è un Andrea Pirlo per intenderci, ma più un Rino Gattuso più tecnico. Bakayoko è un centrocampista difensivo, un ruba palloni più impostato fisicamente e simile a Kessiè e Tonali. Kamara è perfetto per il Milan, più di Bakayoko se vogliamo, perchè ha qualcosa di tutti e quattro. E' un mix. Nasce difensore centrale, per cui ha intriseco in sè le  caratteristiche difensive alla Kessiè, ma gioca anche centrocampista centrale. Sa tenere la palla, sa giocarla bene, in maniera corta ma ha una buona visione di gioco. Gioca semplice e queste caratteristiche sono più complementari ad un Bennacer. Per cui sarebbe la scelta migliore per il Milan. 

Con la cessione di Hauge all'Eintracht Francoforte a titolo definitivo, e un po' dispiace perchè lo si poteva aspettare, e quella di Colombo in prestito alla Spal, ora per quella legge non scritta del calciomercato rossonero che dice: "non entra nessuno se non esce nessuno" di Galliana memoria, ovvero che era un diktat dell'ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, ora dovrebbero esserci due entrate. L'esterno destro, che potrebbe essere Ilicic dell'Atalanta, e la terza punta. Si vocifera di Muani del Nantes, classe 1998, ma anche di Faghir, classe 2003 danese del Vejle, paragonato in patria ad Ibrahimovic.

Su Ilicic ci sono opinioni discordanti. E' una operazione low cost e il Milan toglierebbe l'opzione che ha su Pessina abbassando cos' l'esborso economico. Classe '88, rispetto a Castillejo è un upgrade. Ilicic è forte, non si discute, il discorso è che ha sofferto di depressione a quanto pare, ma sicuramente avrà superato questa brutta fase della sua vita. Tuttavia è da tenere in conto nella valutazione complessiva del calciatore. Ha esperienza ma è stato anche discontinuo. Tuttavia è duttile e oltre all'esterno destro può fare anche il trequartista

All'appello manca anche il trequartista. Si mormora di Isco e James Rodriguez. Sono due nomi importanti, da prima pagina. E per me è un sì ad entrambi. Isco è in forma a differenza di ciò che si diceva, classe1992, nel Real Madrid, specie l'ultimo anno non è andato bene e non è stato titolare. Per me è una questione di motivazione. Cambiare squadre e ambiente potrebbe ridare a Isco il giusto slancio tornando ad essere il campione che è sempre stato.

Per James Rodriguez il problema sono stati gli infortuni che ne hanno caratterizzato la carriera e compromessa in parte. Nell'Everton si è rilanciato. Classe 1991, nell'ultima stagione in Inghilterra, all'Everton, con Ancelotti in panchina, non è stato tartassato dagli infortuni, ha giocato 23 match segnando 6 gol di cui uno di destro bellissimo da fuori contro il Leicester City dimostrando di essere migliorato anche con il piede debole. E' stato autore anche di 4 assist decisivi. Certo, è un po' un rischio il suo acquisto, lo è anche Isco se vogliamo, ma sono rischi calcolati. Per me sarebbero due grandi colpi e sono certo che se arrivassero al Milan farebbero ottime cose.

Se dovesser uscire Romagnoli, magari inserito nell'operazione Isco, non è da escludere che il Milan possa prendere un difensore centrale, specie anche se dovesse uscire Caldara. Anche Conti, terzino destro, saluterà i rossoneri.

Con il player trading e un mercato oculato e non sfarzoso, stando attenti alle occasioni, ci si può rinforzare. Giroud, andato in gol di testa nell'amichevole contro il Nizza, finita 1 a 1, su assist di Castillejo su punizione tirata benissimo, è sicuramente un upgrade rispetto a Mandzukic, che c'era al suo posto nella scorsa annata. Maignan ha esordito nell'amichevole contro il Nizza dimostrando di essere un portiere molto affidabile e potrebbe non fare rimpiangere Gigio Donnarumma. 

Il Milan è ancora da completare ma la strada è tracciata. Vedremo a fine mercato come sarà la squadra rossonera. I dirigenti sono capaci. E nonostante il player trading potremmo uscirne rinforzati.