Elliot Anno Secondo, si potrebbe dare questo titolo alla nuova fase innovativa a Casa Milan, all'indomani della fine della stagione agonistica.

Le rinunce più o meno annunciate di Leonardo e Gattuso, se da un lato possono comprensibilmente preoccupare i tifosi, risultano da altro punto di vista, dolorose ma necessarie.
Siamo certi del valore delle persone che non osiamo mettere in discussione, nonostante il mancato conseguimento di obiettivi minimi, ma è la loro funzionalità rispetto alle strategie societarie che risulta alla base della dolorosa separazione.

Inoltre stiamo parlando  di due personalità forti che all'interno di un azienda e nell'ambito delle mansioni lorro assegnate, richiedono una notevole autonomia, che i paletti imposti dall'AD non è in grado di riconoscere; Leonardo ha cominciato a staccarsi quando ha compreso che Gazidis non intendeva procedere alla ratifica delle trattative di mercato che venivano autonomamente avviate dal brasiliano; Gattuso invece ha dovuto sopportare critiche tecniche e un surplus di stress non ripetibile, viste le strategie propostegli dalla Società in vista della nuova stagione. Insomma, al "non sono d'accordo" di Leonardo è stato aggiunto il "non me la sento" di Gattuso.

L'intervista di Gazidis pubblicata oggi dalla Gazzetta mette chiarezza su quelli ce sono i programmi che intende perseguire il nuovo AD. Addirittura li enumera in tre punti di pari importanza: 1) riorganizzazione economica, 2) Risultati sportivi da top club; 3) nuovo stadio.

Il termine di tempo per giungere al conseguimento di questi obiettivi non viene esplicitato, anche se in realtà sul primo, imposto dal FPF, la dead line l'ha segnata la UEFA e fino al pronunciamento TAS è ancora quella del 300 giugno 2021.
Sul terzo punto, lo stadio, risulta che il progetto condiviso con l'Inter sia già stato approntato e a breve-con la presentazione dello stesso al Comune di Milano- scatterà l'iter burocratico della realizzazione in 5-6 anni.

Resta molto più difficile quantificare il tempo necessario per riportare il Milan tra i top club d'Europa, soprattutto se bisognerà riorganizzare completamente il settore giovanile (la Primavera ha chiuso la stagione retrocessa!), creare un nuovo impianto di scouting basilare per scovare giovani talenti e aggiungere in dose massiccia capacità, bravura e fortuna.

Gazidis ci ha detto il progetto e che stiamo aspettando le decisioni della prima pietra delle nuova fondamenta: Maldini, cui vorrebbe delegare le mansioni di Leonardo; è certamente il posto di responsabilità cui l''ex capitano ambiva, ma è anche quello da cui non ci si può nascondere: o si vale o non si vale; rispetteremo quindi qualunque sua decisione.

Poi si parta spediti, perchè l'anno zero del Milan risale al 2012 quando finì definitivamente il ciclo dei Nesta, Inzaghi, Gattuso eccetera eccetera... ossia 8 campionati or sono!!!!