MILAN VS UDINESE 3 a 2 ( 6' LARSEN (UDI) 48' REBIC (MI), 71' T. HERNANDEZ (MI), 85' LASAGNA (UDI), 93' REBIC (MI) )

FORMAZIONE MILAN: 4/4/2: G.DONNARUMMA, CONTI, KJAER, ROMAGNOLI, T.HERNANDEZ, CASTILLEJO, KESSIE, BENNACER, BONAVENTURA, IBRAHIMOVIC, LEAO. Coach: Pioli. Nel secondo tempo sono entrati, all'inizio Rebic per Bonaventura, e poi Krunic per Castillejo.

Vittoria al cardiopalma. Ta ta ta ta ta, tachicardia, come direbbe Massimo Boldi, che con il grande Christian De Sica rappresenta una delle coppie più longeve del cinema italiano, e che tanto ci hanno fatto ridere e sorridere insieme. E' un Milan che ha fatto tribolare, ma alla fine godere e sorridere i suoi supporter grazie ad Ante Rebic, che nei minuti finali firma il gol del 3 a 2 e regala la vittoria al diavolo rossonero contro l'Udinese.

L'Udinese, come il Sassuolo, é sempre un avversario che dà filo da torcere al Milan. Storicamente sono avversari che soffriamo e che ci rendono le partite contro di loro molto difficili. Sono campi ostici per tutti, con il quale non é mai facile vincere, anche se ti chiami Milan. 

E' stato un Milan che ha iniziato in crescendo la partita complicandosela da sola, con una uscita no-sense e kamikaze di Gigio Donnarumma, ristabilitosi dal leggero infortunio avuto, e tornato titolare tra i pali rossoneri. Gigio é stato artefice di una uscita fuori dalla propria area, nel tentativo di anticipare Larsen. Non è riuscito nel suo intento, ha leggermente toccato la palla di testa, poi ripresa da Larsen, che a porta sguarnita, da posizione molto defilata, ha insaccato in rete per quello che è stato il vantaggio dell'Udinese. Non è ben chiaro perché Gigio abbia fatto una uscita del genere, forse ha fatto un errore di valutazione, e non ha calcolato bene i tempi, forse è andato troppo leggero e sicuro sulla palla. Se non è sicuro, secondo me un portiere è meglio che non esce, a meno che non sia in netto anticipo. Va detto che poi Gigio si é riscattato alla grande in due occasioni, in particolare con un grande intervento su Lasagna, a tu per tu con lui. Questa uscita non ha causato particolari timori reverenziali a Gigio Donnarumma, perchè poi durante il match è uscito ancora dalla sua area ad anticipare un calciatore dell'Udinese, e a mettere con il piatto il pallone in fallo laterale. Uscita che in questo frangente è stata impeccabile.

Il Milan è andato negli spogliatoi, nel primo tempo, in svantaggio per uno a zero. Nel secondo tempo é tornato in campo trasformato, più determinato. Bravo Pioli perchè ha azzeccato il cambio, ovvero Rebic per Bonaventura, entrato all'inizio del secondo tempo. Il croato é stato man of the match. Rebic è entrato al posto di Bonaventura, ancora non particolarmente in forma. Altre prestazione sotto tono dell'ex Atalanta. Lo ha sostituito nel suo ruolo di esterno sinistro di centrocampo, nel 4/4/2 di Stefano Pioli. In realtà Rebic ha giocato più in attacco che da esterno di centrocampo, perchè era dappertutto, svariava come una tarantola. Mentre Castillejo, che ha disputato una buona partita nel suo nuovo ruolo di esterno destro di centrocampo, ed è stato anche artefice di un bel virtuosismo, con una piroetta che gli ha permesso di saltare in maniera netta un avversario, oltre a mettere degli ottimi palloni per le punte, ebbene, lo spagnolo ex Villareal, ha fatto l'esterno di centrocampo, in maniera equilibrata, mentre Rebic é stato molto più offensivo. 

E' un 4/4/2 strano quello di Pioli, perché quando attacca non diventa il classico 4/2/4 come il Chievo Verona dei miracoli di Del Neri, con Eriberto e Manfredini sulle fasce, ma diventa un 4/3/3 perché Castillejo magari restava a centrocampo, specie se saliva Andrea Conti, autore di un assist per il primo gol di Rebic, come mezz'ala destra, mentre Rebic ha fatto l'attaccante ed è stato più avanti. Ibra resta in posizione più centrale, mentre Leao e Rebic, sono le variabili impazzite e imprevedibili perché cambiavano spesso posizione, in quanto svariavano molto, ma pur restando sempre in prossimità dell'area friulana. Rebic é stato autore di una doppietta, con il secondo gol nato da una sua iniziativa personale, dove si é incuneato dentro l'area, ha eluso l'intervento di due difensori bianconeri, e con il sinistro, quasi con un colpo da biliardo, ha fatto centro è regalato la vittoria al cardiopalma al Milan. Milan che la stava anche perdendo questa partita, ma poi con l'ingresso del croato c'è stata la svolta positiva. Rebirth firmata Rebic. La rinascita del Milan porta la firma del precario Rebic, che sembrava in procinto di tornare all'Eintracht Francoforte, e invece il Milan se lo terrà stretto in organico. Questo Rebic deve restare in rossonero.

Theo Hernandez è stato autore di un gol pazzesco con un tiro di sinistro da fuori area. Ed è il sesto gol in maglia rossonera. La cosa assurda è che Theo Hernandez già così é pazzesco, ma ha margini di miglioramento. Migliorerà ancora. E' il miglior terzino della Seria A e uno dei migliori a livello internazionale secondo chi scrive.

Kjaer, Kessié, Jack Bonaventura e Ibrahimovic sono stati quelli un pò più sottotono, in particolar modo Kessié, apparso poco lucido e poco produttivo, sia in fase di interdizione che di raccordo con l'attacco. Molto meglio Bennacer. Ibrahimovic in campo serve sempre, magari non é stato letale, ma la sola sua presenza in campo mette ansia agli avversari e tiene al massimo della concentrazione i compagni, che sono costretti a impegnarsi al 100%. Anche Gigio, a parte l'errore iniziale, abbastanza pesante, si è comunque riscattato. Il migliore ovviamente é stato Rebic, ma non ha sfigurato nemmeno Leao, un giaguaro che se scappa non lo prendi più. Giocare con uno come Ibrahimovic porta a migliorare l'intera squadra, specialmente chi gli é affianco. Kjaer ha sofferto un pò troppo Lasagna.

L'effetto Ibrahimovic c'è e si vede. E sta portando i primi frutti.
Questa vittoria dimostra che il Milan non é solo Ibra o Theo Hernandez, ma ci sono anche altri elementi che possono essere determinanti, come Ante Rebic.