• MILAN-FIORENTINA 1-0 (82' Leao)
  • FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez, Tonali, Kessié (79' Bennacer), Messias (56' Rebic), Brahim Diaz (56' Krunic), Leao, Giroud (67' Ibrahimovic). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 

Il Milan batte di misura la Fiorentina per 1 a 0. Vittoria pesante ed importante quella ottenuta dai rossoneri che proseguono concretamente il loro sogno tricolore.
Il Milan resta lassù, più in alto di tutti. È stato il classico Milan. Concretizza molto meno rispetto a ciò che crea ma dietro è un fortino inespugnabile anche grazie ad un super Maignan, protagonista di una doppia parata su Cabral da brividi.
Vittoria che il Milan ha comunque meritato. Tuttavia i rossoneri sotto porta sbagliano dei gol per colpa di una mira imprecisa, in particolare in tre occasioni con Giroud, Leao e Theo Hernandez che davanti a Terracciano sciupano malamente. Giroud sbaglia uno scavetto davanti a Terraciano che non è da lui, ed è una occasione che se gli ricapita sicuramente non sbaglierebbe mai. Lo stesso Theo davanti a Terracciano un po' defilato tira sull'esterno della rete, mentre Leao dopo aver evitato un suo avversario un po' sbilanciato con la palla che gli rimbalza un po' male tira alto in curva davanti al portiere della Fiorentina. 

Alla fine il Milan sotto porta deve migliorare nei dettagli, nella precisione, perché le occasioni il Milan le crea sempre. Manchiamo di maggiore mordente sotto porta. 13 tiri totali quelli fatti dal Milan di cui solo due diretti nella porta avversaria, tra cui il gol di Leao che approfitta di un rinvio sbagliato di Terracciano e, una volta recuperata la sfera, si invola verso la porta avversaria e di destro rasoterra fa centro per quello che è il gol vittoria del Milan. Per la Fiorentina invece sono 8 i tiri totali di cui solo due nella porta di Maignan. Milan che ha fatto anche meno possesso palla della Fiorentina, 47% per i rossoneri contro il 53% dei viola. Per quanto riguarda i calci d'angolo, le statistiche riportano dati in parità, 2 corner a testa.
In difesa il Milan regge bene e c'è anche una certa sicurezza nella retroguardia rossonera, sia per l'affiatamento della coppia Kalulu-Tomori, il muro centrale rossonero, ma anche per Maignan, che risponde sempre egregiamente quando viene chiamato in causa.
Prova diligente e di sostanza di Calabria. Bene anche Theo Hernandez in particolare nelle sue sgroppate offensive che creano sempre panico negli avversari. Deve migliorare la precisione sotto porta. 
Tonali è uno e trino. È uomo ovunque. Ha il dono dell'ubiquità. Prova maiuscola la sua. Kessié fa il suo. Copre bene la zona di Theo quando si sgancia in avanti. È senza infamia e senza lode.
Messias si impegna ma non è lesto nel calciare. Meglio Rebic di lui quando entra al suo posto. Il croato è entrato in campo con la giusta fame e la giusta determinazione.
Brahim Diaz bene nella preparazione della giocata, nella progressione e nel saltare l'uomo. Manca nell'ultimo passaggio. Krunic entrato al suo posto fa un lavoro di interdizione. È uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
Leao è man of the match. Suo il gol decisivo. È Re Leao. Gol pesantissimo. Se ha un po' di campo poi, non è prendibile per nessuno. Se ti prende campo, in un batter d'occhio gli avversari se lo ritrovano nella propria area.

Giroud bene nella protezione della sfera ma certi gol deve farli. Ibrahimovic mette pressione agli avversari anche solo vedendolo in campo. Induce all'errore Terracciano sul gol di Leao con il suo pressing. Prezioso.
Tuttavia è stata una prova del Milan concreta
. Il Milan ha ottenuto l'unica cosa che conta veramente, ovvero i tre punti. Ed è quello che deve fare da qui a fine campionato. Vincere e basta. Come non importa. Ciò che importa sono i tre punti.

  • Migliori in campo: Leao, Tonali, Maignan
  • Peggiori in campo: Giroud, Messias 
  • Voto alla prestazione della squadra: 6.5