Comincio subito con il dire che per me, per chi scrive, questo Milan è più forte di come dice la classifica di Serie A e di come lo fa rendere Stefano Pioli.
A mio avviso il tecnico di Parma non sta valorizzando al meglio l'organico che ha a disposizione e alcuni elementi sono inspiegabilmente relegati ai margini come Adli, e utilizzati male e poco come De Ketelaere.
Il Milan ha due problemi cronici, ormai evidenti, ovvero l'incapacità di palleggiare poiché capaci di fare solo un gioco di transizione, tant'è che i dati sono eloquenti, ovvero tutte le volte che il Milan fa più possesso palla non vince, e l'attacco che segna poco, ovvero la sterilità offensiva
I numeri degli attaccanti sono imbarazzanti ed eloquenti e nessuno di loro è andato ad oggi in doppia cifra. Qui sotto lo score delle punte rossonere e degli uomini offensivi del diavolo: 

  • Giroud: Gol segnati 8
  • Leao: Gol segnati 8
  • Brahim Diaz: Gol segnati 4
  • Rebic: Gol segnati 3
  • Origi: Gol segnati 2
  • Ibrahimovic: Gol segnati 1
  • De Ketelaere: Gol segnati 0

Numeri che si commentano da soli. Sette attaccanti, o meglio sette uomini offensivi, perché non tutti sono attaccanti puri, per 26 gol segnati complessivamente. Un bottino misero che per forza deve portare a delle profonde riflessioni.

Innanzitutto il fatto che siano problemi cronici non è affatto positivo perché significano che persistono e che si sta lavorando male perché ancora non si sono risolti. Però sono stati evidenziati, anzi si sono evidenziati. La prima cosa è scoprire il problema e poi adoperarsi per risolverlo. Scoprire il problema è sempre la cosa più difficile, e una volta fatto questo, tutto dovrebbe essere leggermente più facile.
Per quanto riguarda l'incapacità di fare un possesso palla efficace e non fine a se stesso, credo che il problema sia dovuto al fatto che il Milan ha più centrocampisti di corsa, di inserimento, aggressivi, ma che non sono palleggiatori e non sono capaci di tenere palla, far salire la squadra, nascondere la sfera, avere visione di gioco. Il Milan fa più un gioco aggressivo, di ripartenza in velocità e in poco tempo, senza tenere troppo la palla, si ritrova davanti al portiere avversario.

Il discorso è che se i rossoneri trovano una squadra che si chiude dietro e li aspetta, non lascia varchi e fa una specie di catenaccio, costringendo i rossoneri a dover tenere la sfera e ragionare con la palla tra i piedi, questo tipo di gioco mette in difficoltà il diavolo, poiché non si riesce mai a fare un possesso palla concreto perché non si hanno palleggiatori. Manca tecnica a centrocampo. E poi la difesa a tre non mi convince.

Quando si è in difficoltà nel trovare la quadra con uno schema di gioco, in genere si opta sempre per un 4-4-2 se si hanno a disposizione dei tornanti, esterni di centrocampo in rosa capaci di fare le due fasi, oppure per un semplice 4-3-3. Questi schemi garantiscono maggiore equilibrio.
Resto convinto che questa squadra renderebbe molto di più con un 4-3-3 classico ed equilibrato. In rosa hai tra gli altri Tonali, Bennacer, Krunic, Adli, Vranckx, Pobega, mettiamoci anche Bakayoko che per me può tornare utile, specie quando nei finali c'è bisogno di sostanza a centrocampo per la fase di interdizione, o anche da sfruttare in qualche calcio d'angolo sia in fase difensiva che in quella offensiva per via della sua altezza. Bakayoko è alto 1.89cm.
Vranckx e soprattutto Adli hanno tecnica e capacità di palleggio e un centrocampo a tre con AdliTonali e Bennacer sono certo garantirebbe una maggiore capacità di ragionare con la sfera tra i piedi in maniera efficace. Si potrebbe fare anche un gioco più ragionato e non solo esclusivamente un gioco dinamico, in velocità, di ripartenza e di transizione. 
In attacco, come avveniva con il Bruges, dove De Ketelaere giostrava prevalentemente a destra nella zona d'attacco, il belga potrebbe essere utilizzato lì. Libero di svariare come meglio crede.

Avete letto sopra i nomi che compongono l'attacco rossonero. Giroud ha 37 anni, Ibrahimovic 41 anni, sono stagionati ma ce anche Origi, che ne ha 27 di anni, De Ketelaere che ne ha 22, Diaz che ne ha 23 di anni e Rebic che ne ha 29 di anni. In attacco c'è un giusto mix tra esperti e giovani. De Ketelaere può anche essere schierato punta centrale come falso nueve tra l'altro.
Come comunque avete potuto constatare nessuno di loro è scarso ma non stanno rendendo sotto porta. E allora quale può essere il problema? Perché il Milan segna così poco?
La prima cosa è l'atteggiamento. Lo spirito. L'approccio. Questo Milan deve ritrovare la fame e la voglia di vincere dell'anno scorso. Quella squadra non andò bene in Champions ma stracciò il campionato. Dominò la Serie A e vinse in maniera più netta di come diceva la classifica perché fu più forte anche dei torti arbitrali. In Champions uscì anche al primo turno mentre questo anno è ai quarti per ora. E potrebbe anche arrivare oltre. E anche di più.
C'è anche questo fattore da considerare, ma la rosa è ampia, ha 30 unità e al netto dei tanti, troppi infortuni, altro problema che si è evidenziato ma non si è ancora risolto, è attrezzata per affrontare due competizioni contemporaneamente e reggerne l'urto.

Dopo il problema dell'atteggiamento, è una questione di testa, una volta che si ritrova il giusto spirito e la giusta voglia, cosa che si è obbligati a fare, con il 4-3-3, con un centrocampista in più a metà campo, con la difesa a 4 con un terzino che resta bloccato dietro se uno sale e con la difesa che non sta troppo alta, si potrebbero sgravare dai compiti difensivi gli attaccanti, il tridente offensivo che così non sono obbligati a rientrare, se non raramente in casi straordinari, e non rientrando sono meno stanchi e più lucidi sotto porta. E quindi anche la mira, essendo più freschi dovrebbe migliorare. Partendo sempre comunque dal fatto che tutto parte dall'avere la giusta testa e il giusto atteggiamento.
Credo che il 4-3-3 sia il sistema che valorizza meglio questa rosa. Lo stesso Pobega, Vranckx possono rendere di più da mezze ale. Lo stesso Brahim Diaz da esterno d'attacco come De Ketelaere libero di svariare, alternandosi con il belga, potrebbe comunque fare il suo e rendere al meglio.
Un 4-3-3 così composto: Maignan;  Kalulu (o Calabria), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Adli (Vranckx), Tonali, Bennacer(Krunic);  De Ketelaere (Brahim Diaz), Origi (Giroud), Leao. Questa è per me la formazione ideale per questo Milan.

Origi per esempio è stato infortunato. Si spera che in questo finale di stagione possa dare il giusto contributo, anche perché con il Liverpool ha dimostrato di essere uomo decisivo in Champions League, è uomo di Coppa, ma sulla carta doveva essere lui il titolare con Giroud sua riserva. Poi i suoi infortuni hanno cambiato le carte in tavola.
Poi per la prossima annata questa squadra ha bisogno di qualche ritocco, in particolare un esterno destro titolare, una punta che vada in doppia cifra e se Leao dovesse continuare a deludere e dovesse essere ceduto perché vuole andare via, ovviamente di un suo sostituto. In più qualche centrocampista tecnico e qualcuno fisico.
Ma Leao deve solo ritrovare se stesso e le giuste motivazioni. Questo vale per tutti, non solo per il portoghese. Solo al Milan può consacrarsi definitivamente.
Ma siamo sempre lì: è questione di mentalità. Di avere la giusta testa. Poi viene tutto il resto.