SENZA IBRA: Un anno fa, oggi, il Milan veniva da una sconfitta per 2-0 nel derby. Era solo l'inizio di periodo nero. Una squadra allora a terra, sia sul piano fisico che psicologico. Ci è voluto un signore di 38 anni per dare la scossa a giocatori sì bravi, ma non bravissimi (a parte qualche elemento). Zlatan Ibrahimovic è stato per i suoi compagni come un barattolo di spinaci per Braccio di Ferro. Dopo la strabiliante cavalcata post-lockdown, tutti speravano di vedere una squadra più matura, più consapevole di sé stessa, anche senza lo svedese in campo. La sua positività al Covid (insieme a quelle di Leao e Duarte) proprio non ci voleva, ma quale occasione migliore per dare una dimostrazione di forza contro una squadra di certo non irresistibile come il Bodo/Glimt? Esperimento riuscito solo in parte.

CALHA, COLO E LA DIFESA: Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, gli unici difensori disponibili sono Gabbia e Kjaer. Il primo, nonostante sia ancora giovanissimo, ha dimostrato ancora una volta di avere delle difficoltà. Simon continua a fare il suo, ma ormai è chiaro che un difensore centrale urge il prima possibile. Negli ultimi giorni si è fatto il nome di Nastasic, vecchia conoscenza della Serie A e attualmente in forza allo Schalke 04. Meno male però che ci sono Calhanoglu ei l baby Colombo: quello di ieri sera è stato un esame specialmente per loro. Ancora una volta, il turco ha deliziato tutti con una partita a dir poco perfetta, coronata da due gol capolavoro. Mentre il giovane attaccante con un gol da vero centravanti. Se genstito bene, questo ragazzo potrebbe essere una rivelazione. Ok che l'avversario era il Bodo/Glimt, ma ricordiamo (ancora una volta) che Ibra non c'era.

FINO AL DERBY: Manca poco meno di un mese al primo esame importante della stagione, ovvero il derby di Milano. L'Inter mai come stavolta ha ulteriormente aumentato il suo divario tecnico ed è per questo che i rossoneri devono arrivare a tale appuntamento con le armi super-affilate. Ibra o non Ibra. Già la partita di domenica contro il Bologna ha messo in luce le prime avvisaglie di difficolta, avvisaglie in parte mascherate dalla doppietta dello svedese. Diverse volte la squadra di Mihajlovic ha avuto occasione di riaprire la partita, ma a garantire il cleen sheet ci hanno pensato il solito Donnarumma e un po' di fortuna. Contro il Bodo/Glimt non è andata così e i norvegesi sono riusciti comunque a far tremare il mondo rossonero, con due gol evitabilissimi.
Domenica alle 18 si giocherà a Crotone, anche questa una partita non facile, in quanto gli avversari dovranno rifarsi dalla pesante sconfitta contro il Genoa. Avversario (almeno sulla carta) ancora abbordabile, ma solo allora si potrà parlare di campanelli di allarme o se invece è statosolo un piccolo incidente di percorso di stampo norvegese.