La serata di martedì 18 Aprile 2023 ha dato il via al secondo valzer dei quarti di finale di Champions League.
L'attenzione più grande non poteva che essere rivolta allo scontro fra titani, al terzo capitolo della trilogia della saga che nelle ultime 2 settimane ha tenuto tutti i Calciofili incollati ai teleschermi a guardare i match tra i Meneghini Rossoneri e i Partenopei. L'atto finale che senza ombra di dubbio sarà parte della memoria, della storia del calcio italiano. 
Ebbene sì, allo scoccare delle 21, in una sera di un anomalo aprile di pioggia, freddo e umidità, allo stadio Diego Armando Maradona arriva il fischio di inizio della gara Napoli vs Milan.

Analisi della partita
La formazione di Mister Spalletti, chiamata a fare fin da subito la partita per recuperare lo svantaggio dell'andata che si è conclusa 1-0 a favore dei Diavoli Rossi, scende in campo con il modulo 4-3-3Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui, preferito a Oliveira, a completare il reparto  difensivo. A centrocampo Ndombele, Lobotka e Zielinski.
In attacco il tridente offensivo con Politano, un ritrovato Osimhen e Kvaratskhelia.
Mister Pioli risponde con il modulo 4-2-3-1: Maignan tra i pali, Hernandez, Tomori, Kjear e Calabria a completare la linea difensiva. A centrocampo Tonali e Krunic alle spalle del tridente Leao Bennacer e Diaz
. Unica punta O.Giroud.

Una partita iniziata ad alti ritmi, i padroni di casa fin da subito cercano di mettere in difficoltà la difesa rossonera grazie alle accelerazioni di uno sfortunato Politano, che al trentunesimo del primo tempo è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla caviglia in seguito ad uno scontro con il difensore francese Hernandez.
Al ventottesimo del primo tempo Giroud fallisce la grande occasione per portare in vantaggio i suoi sbagliando il tiro dal dischetto. Il francese però, su assist di un Leao sublime, al 43' si riscatta e porta in vantaggio il Milan.
Un primo tempo molto tattico, fatto di ripartenze rossonere e un Meret che prima nega il gol su rigore, e successivamente si rende nuovamente protagonista di una grande parata con il piede di rientro quasi sulla linea, sempre su una conclusione al veleno della punta transalpina con la maglia 9.
Una prima parte di gara che costa al Napoli non solo lo svantaggio, ma anche un secondo infortunio, dopo quello di Politano, del portoghese Mario Rui che è stato costretto a lasciare il rettangolo di gioco e cedendo il posto a Oliveira.

Secondo tempo che riprende sugli stessi ritmi del primo, un Napoli che attacca e un Milan che riparte in contropiede.
Gli azzurri trovano l'opportunità di pareggiare all'ottantaduesimo con un calcio di rigore. Una serata in cui la conclusione dagli undici metri sembra non essere la soluzione migliore, poiché anche Kvaratskhelia fallisce l'opportunità dal dischetto.
I Partenopei, durante l'ultima parte di gara, schiacciano il Milan nella propria aria di rigore, e al 93' il capocannoniere V. Osimhen, con un colpo di testa, trova la rete del pareggio che arriva però allo scadere dei minuti di recupero
.

Si conclude in parità il terzo match tra le due formazioni, un risultato che regala la gloria ai Diavoli Rossi che con furbizia, tattica e spirito di sacrificio si aggiudicano il pass di platino valido per la semifinale di Champions League. Il Milan ritorna così, dopo ben sedici anni, a giocare la fase più calda della competizione europea, con la possibilità di arrivare all'atto conclusivo di Istanbul.

Questa è una stagione davvero incredibile che si sta concretizzando per Stefano Pioli. Molte sono state le critiche ricevute, i periodi bui vissuti dopo una stagione che aveva cucito il tricolore al petto. Ora tutto sembra essere superato, il Milan torna a convincere, a vincere, ma soprattutto lo fa inseguendo una realtà che fino a pochi mesi fa poteva essere un'utopia: cercare di portare a casa l'ottava coppa dalle grandi orecchie.
Impresa difficile, ma non impossibile per un uomo come il tecnico parmigiano che si è dimostrato capace di superare qualsiasi ostacolo, che è stato in grado di pilotare una formazione, dei ragazzi che sembravano persi, sui piani alti del calcio europeo.

Milan: Per te il sogno... Continua!