Vittoria di misura contro il Parma. E' un Milan che esce vittorioso per 2 a 1 nel match delle 12 e 30 che lo ha visto contrapposto ai ducali. Era una gara ostica, il Parma è "una falsa piccola" poiché è una delle grandi del nostro calcio e una vittoria contro di loro è sicuramente prestigiosa o comunque importante. E soprattutto per nulla facile. 

Cominciamo con lo scrivere mettendo in risalto un problema attuale di questo Milan, ovvero il fatto che subiamo spesso gol. Stiamo crescendo, stiamo migliorando, i risultati stanno arrivando e sono positivi anche se con delle piccole battute di arresto, tuttavia ci ritroviamo spesso a subire gol. Difficilmente questo Milan finisce la partita con la porta inviolata. E' vero che comunque l'eventuale gol subito spesso non abbatte i rossoneri, che riescono in molti casi a reagire e a fare loro la partita, sta di fatto che se si vuole tornare ad essere grandi, bisogna curare la difesa e la fase difensiva e soprattutto rendere la nostra porta difficilmente violabile. 

Il Milan deve entrare in campo con la giusta cattiveria agonista, la voglia di vincere il match, voglia che viene fuori dopo che i rossoneri hanno preso un gol. La squadra, spesso, dopo la rete subita, trova la giusta rabbia per dominare o comunque farsi valere e schiacciare l'avversario e  portare a casa il bottino pieno. Ecco, questa giusta rabbia agonista e questa determinazione vincente il Milan la deve trovare sin da subito, senza subire quel gol che scatena nel Milan la giusta reazione la giusta determinazione e carica agonistica che gli permette di vincere le partite. Le grandi squadre costruiscono le proprie vittorie dall'avere una difesa imperforabile o quasi. E' una legge del calcio. Le grandi squadre si costruiscono partendo dalle difese, poiché è importante non prendere gol per prima cosa e poi eventualmente farli i gol.

Certo, ci sono stati anche degli alternativi del calcio che hanno provato a cambiare questa legge come Zeman, che è famoso per essere stato un coach che non ha curato molto la difesa e la fase difensiva. Era un maestro del calcio offensivo votato all'attacco. E per lui non era importante quanti gol subisse la sua squadra, l'importante è fare un gol in più degli avversari. Questa teoria alternativa del calcio non ha portato vittorie, per cui è adattabile se si richiede calcio spettacolo ma senza l'obbligo di vittorie o obbiettivi di alto livello, ma improponibile se si cerca di costruire grandi squadre che possano aprire un ciclo di vittorie.

Tornando al match contro il Parma non si può non segnalare l'ennesima grande prova di Bakayoko, migliore in campo del Milan insieme a Cutrone, autore di un gol del Milan, e Calabria, uno dei migliori della retroguardia rossonera. Gattuso ha proposto come coppia di centrali difensivi Abate e Zapata. Niente male la prova di entrambi. Stupisce Abate che da difensore centrale, lui che è un terzino destro, si destreggia piuttosto bene. Come Bakayoko, anche Rodriguez continua ad incanalare prestazioni positive. Non è più una novità. E' una certezza.

A centrocampo Rino, insieme a Kessiè, che è stato artefice di una prestazione sufficiente ma non maiuscola, ed è stato autore del gol su calcio di rigore,  e che ha agito ai lati del centrocampo, coadiuvato da Bakayoko sul lato opposto, ha giostrato nella zona centrale della metà campo José Mauri. Il classe 1996 italo argentino ed ex Parma non ha sfigurato. Ha giocato di precisione e si è anche proposto in avanti rendendosi pericoloso.

Cutrone è stato autore di un gol da cineteca, da bomber vero. Su un contrasto gli arriva una palla alta e lui è bravo a girarsi in maniera celere e a battere a rete angolando la palla che si insacca alle spalle di Sepe, portiere del Parma. A parte Borini, che è entrato al posto di Mauri al settimo minuto del secondo tempo e non ha dato un apporto positivo, il resto della squadra è stato artefice di  una prestazione sufficiente, con Bakayoko, Cutrone e Calabria che invece si sono distinti con una prova da 7. Suso e Calhanoglu bravi a sprazzi. Gigio Donnarumma non ha colpe sul gol. Bravissimo Inglese a svettare più alto di tutti, a smarcarsi di Kessié e ad anticipare Bakayoko.

Nel complesso c'è da essere soddisfatti, nonostante abbiamo subito per l'ennesima volta gol, questa volta da Roberto Inglese. Gattuso ha letto bene la partita proponendo la difesa a 4. Se avesse optato per la difesa a 3 forse saremmo stati troppo scoperti e avremmo potuto soffrire la velocità di Gervinho e di Biabiany, apparsi comunque sottotono. Probabilmente sarebbe stata un'altra partita. Così non è stato e il Milan porta a casa una vittoria importante e tre punti preziosi per la lotta alla qualificazione in Champions League. Una vittoria contro il Parma... cotto & mangiato.