E la paura si impossessò del Milan. Panico-Paura.
Il pareggio avvenuto ad Empoli in casa dei toscani, senza Higuain, per 1 a 1 è come una sconfitta. Cambia poco. Il Milan ha un blocco mentale. Ormai questo è appurato, ma non è un qualcosa che nasce con Gattuso, ma che ci portiamo dietro dai tempi di Montella, da un pò di annate ormai, come ho già detto in passato.
Si rischia sempre di ripetersi perché il problema è sempre lo stesso: il Milan perde punti con le piccole, e poi, se si aggiusta una cosa, se ne sfascia un'altra. Gigio Donnarumma contro l'Empoli è stato artefice di una buona prestazione. Da un errore del capitano Alessio Romagnoli, è scaturito il rigore per l'Empoli poi realizzato da Caputo, che ha così risposto al vantaggio rossonero firmato da Lucas Biglia, anche se è stata data autorete di Capezzi, poichè ha deviato in maniera decisiva il tiro. Poco importa, se non alle statistiche e ai diretti interessati. Siamo anche sfortunati, non è per cercare attenuanti, ma è la realtà. Cragno, nel match contro il Cagliari fece la partita della vita e parò l'impossibile, idem il portiere dell'Empoli Pietro Terracciano, che ha parato tutto e di più contro di noi.

Facendo sempre le stesse cose, si otterranno sempre gli stessi risultati. Per ottenere risultati diversi, bisogna fare cose diverse, ragion per cui bisogna dare una sterzata e avviare un cambiamento in casa Milan. Partire con Borini prima punta non è stata una scelta felice da parte di Gattuso. Se Cutrone non era al massimo, si poteva optare per un falso nueve come Calhanoglu con Castillejo e Suso dal primo minuto, con Suso esterno d'attacco sinistro, e Castillejo esterno d'attacco destro, oppure si rischiava e si lanciava Tsadjout dal primo minuto, che Rino non ha portato nemmeno in panchina.

Il problema del Milan è mentale e strutturale. La squadra è giovane. Per avere una mentalità vincente nella squadra e nello spogliatoio bisogna immettere dei calciatori esperti che siano dei leader tecnici abituati da tanti anni a stare ad alti livelli e a vincere trofei. Se ci sono questi elementi nello spogliatoio, possono trasmettere la mentalità vincente ai più giovani, che sicuramente potranno solo migliorare giocando al loro fianco. Il talento esce fuori più velocemente, perchè per emergere occorre anche l'ambiente giusto ed essere circondati da Top player. Vi porto l'esempio di Kroos o di Asensio. Ormai sono due stelle affermate, ma sarebbero diventati dei top player se a fianco anzichè avere i vari Modric, Cristiano Ronaldo, Bale, Benzema e compagnia top, avessero avuto giocatori normali o scarsi? No. Stare a fianco ogni giorno e giocare con dei campioni ti porta a migliorare.

Non è facile prendere gli Higuain di turno perchè i calciatori esperti quasi sempre, specie se sono Top player, le squadre tendono a tenerseli stretti  proprio perchè hanno una mentalità vincente che trasmettono agli altri giovani calciatori, che migliorano stando al loro fianco. E ne traggono giovamento le società anche perchè vedono il valorizzarsi del loro patrimonio tecnico e in più mettono in bacheca trofei.
Questo per dire che il cambio di coach, che potrebbe avvenire qualora Gattuso non vinca a Sassuolo, non sarebbe la panacea di tutti i mali, però qualcosa potrebbe fare.
L'importante, se non fondamentale, è prendere un elemento esperto. Si fanno i nomi di Roberto Donadoni e Antonio Conte, ma chi scrive non disprezzerebbe Zinedine Zidane. Con Elliott può essere possibile. Dopo l'ingaggio di un top manager come Ivan Gazidis e dopo il ritorno in società di Umberto Gandini, che sarà anche lui amministratore delegato ma con deleghe già prettamente sportive e con compiti di gestione dei rapporti con la politica del calcio, Elliott potrebbe optare anche per un top coach, sempre nell'ipotesi che Gattuso venga esonerato. Sassuolo fu una Caporetto anche per Allegri, che fu esonerato dopo una sconfitta contro i neroverdi con un poker che Berardi rifilò al Milan. Stessa sorte avversa potrebbe capitare a Gattuso, se non dovesse fare risultato pieno contro il Sassuolo.

Tornando a Empoli-Milan, la sindrome delle belle addormentate torna a prendere possesso degli atteggiamenti dei calciatori del Milan. Un pisolino durante la partita i calciatori del Milan se lo devono fare sempre. Non chiudono mai la partita. Si gioca con paura. Dopo essere andati in vantaggio, come le squadre piccole, anzichè cercare di chiuderla e nel caso delle squadre medio-piccole, anche di dilagare e cercare di vincere con un risultato netto e più largo, la squadra fa un passo indietro e si mette a difendere il vantaggio. No se puede. E' assurdo che un top club come il Milan giochi così. E' allucinante. Purtroppo è la crude realtà. Quando c'è un problema di personalità e c'è  un blocco mentale non è come un problema di gioco, movimenti, moduli e quant'altro. Ci vuole più tempo per risolvere questo. Tempo e tanto lavoro. E apportare le giuste migliorie. Per questa situazione incresciosa in cui si ritrova il Milan, la colpa è di tutti. E tutti insieme appassionatamente devono uscire da questo impasse. Anche prendendo decisioni difficili...

EMPOLI-MILAN 1 A 1 ( 10' CAPEZZI (AUTOGOL IN FAVORE DEL MILAN), 71'CAPUTO (EMPOLI, SU RIGORE))