Spento, senza anima. Incapace di reagire. Vuoto. Senza carattere. E' stato un Milan che brancola sempre più nel buio quello che lo ha visto perdere per 2 a 0 in quel di Torino contro la squadra granata. Non c'è stata reazione. Milan che non riesce ad uscire da questo baratro. E in più c'è anche l'espulsione di Alessio Romagnoli. Torino che vince grazie al gol di Belotti su calcio di rigore e Berenguer, che con un tiro dal limte dell'area rossonera batte Gigio Donnarumma e approfitta di un errore di Musacchio.

Pessimo Milan, si salva solo Bakayoko, che prende una traversa con uno splendido colpo di testa. Per lui una prestazione da 6. Il resto della squadra è stata tutta da 5, anche se Gigio non ha particolari colpe sui gol subiti e Conti è stato uno dei peggiori del Milan. Gattuso ha schierato un 4/3/3 iniziale con Gigio Donnarumma, Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez, Kessié, Bakayoko, Paquetà, Suso, Cutrone e Calhanoglu. Si nota subito che Ringhio ha preferito Cutrone a Piatek. Scelta bislacca, ma fino ad un certo punto. Piatek, per quanto possa essere competitivo e forte, se non gli arrivano i palloni può fare poco. Stessa cosa Cutrone e chiunque altro ci si metta lì davanti.

E' stato un Milan senza grinta e senza quel fuoco dentro che può farti riemergere da una situazione difficile. Sembra una squadra spenta, che ha già mollato. Anzi, non sembra, è una squadra spenta e che ha già mollato. La cosa inspiegabile è come può essere possibile che una squadra del genere sia allenata da Gattuso, uno che non ha mai mollato da calciatore. Possibile che non riesce, lui, proprio lui, a trasmettere la giusta garra charrua, la giusta determinazione alla squadra? Assurdo. Vanno bene i limiti tecnici di qualche calciatore, che però possono essere in qualche modo compensati da una maggiore grinta, sprint, abnegazione, determinazione, come ha fatto Gattuso in tutta la sua carriera da calciatore, ma lui, che ha fatto della grinta e del non mollare mai il suo marchio di fabbrica, come può essere possibile che non riesce a trasmettere questo fuoco sacro, questa energia e grinta alla squadra? Questa cosa è inaccettabile. La squadra ha mollato, forse non lo segue più e questo è molto preoccupante, perchè è la squadra che non crede più in Gattuso, non lo percepiscono come leader, se anche lui stesso ammette che anche in allenamento la squadra sembra non avere la giusta energia.

E' un paradosso che una squadra allenata da Gattuso non abbia grinta e attributi. Ma come può essere possibile tutto questo? Dovrebbe essere la base perlomento. E invece il Milan ha dimostrato di essere una squadra molle, che ha mollato e che non ha più le giuste motivazioni, prosciugata sotto il profilo fisico e mentale.

La società ha deciso di proseguire con Rino Gattuso fino al termine della stagione, anche perchè non ci sono alternative credibili. Come traghettatori erano usciti i nomi di Giunti, tecnico della primavera rossonera, Carolina Morace, coach del Milan femminile e addirittura Leonardo, dirigente del Milan, che ha un passato da tecnico nel Milan e nell'Inter oltre che in Turchia, nell'Antalyaspor.

In tribuna ad assistere al match c'era Antonio Conte, e lo si è visto scuotere la testa e piuttosto provato dalla negativa prestazione del Milan. Questo fa pensare che in un certo senso si è già immedesimato nella parte e che potrebbe davvero essere lui il nuovo coach del Milan per la prossima stagione. E ha già capito che c'è tanto lavoro da fare per rilanciare per bene il Milan verso zone più consone al suo blasone.

Il Milan non è più quarto. Sembrano passati mesi quando il Milan addirittura scavalcò l'Inter e andò terzo. Dopo il derby perso, la squadra rossonera non è riuscita ad avere la giusta continuità di risultati. Quando c'è da fare 31, quando c'è da correre, da fare quel salto di qualità, quel qualcosa in più, la squadra rossonera non riesce mai in questo intento, come se fosse troppo, un qualcosa che non riesce a reggere, un passo in più che non è in grado di fare poichè è un qualcosa di troppo grande per la squadra rossonera.

C'è solo una piccolissima speranza ed è relegata al fatto che le altre rallentino tutti, che la fortuna ci assista in queste utile partite e che i calciatori più talentuosi si mettano il Milan sulla spalle, e penso a Paquetà, Calhanoglu e Suso, oltre a Piatek e Cutrone, e si inventino qualche gol che faccia vincere il Milan. Almeno l'europa league, ma con questo Milan che brancola nel buio, neanche quella è sicura.
Per parafrasare Nereo Rocco, che in Champions League e in Europa League ci vadano i migliori? Speremo de no!