Dopo aver visto la prestazione dei rossoneri ieri a S.Siro contro l'Atalanta, ho voluto riguardarmi quella casalinga di poche settimane fa contro il Sassuolo e mi sono chiesto cosa ha provocato un così improvviso risveglio.
Pioli afferma che non è questione di moduli, ma di "garra": i ragazzi hanno recuperato spirito, mordente ed energia.
Io non credo che le cose stiano così; persino nella favola la Bella Addormentata ha bisogno di uno stimolo (il bacio del principe) per risvegliarsi dal suo sonno e davvero "addormentati" parevano i vari Tatarusanu, Hernandez, Gabbia, Kalulu e Calabria mentre Berardi e i suoi li superavano da tutte le parti. 

Chi mi segue sa che sono stato fra i primi a denunciare la scarsa protezione della mediana, auspicando il passaggio dal 4-2-3-1 ad un più coperto 3-4-2-1. Il 4-2-3-1 richiede a metà campo un dispendio d'energia non sostenibile per l'intero campionato e l'appannamento tra dicembre e gennaio era prevedibile. Si è notato anche nella scorsa stagione e in generale in tutte le squadre allenate da Pioli in precedenza.
Perchè quindi non cambiare prima? Dubito che un tecnico attento e preparato come Pioli non abbia rilevato il calo di Calabria, Gabbia (e Kjaer) e quanto siano mancate le scorribande in avanti di Theo costretto a soccorrere la difesa.
La risposta sta nel nonnismo che affligge tutte le squadre che hanno vinto e impedisce il subentro dei "nipoti", ossia di forze nuove (ed affamate).

L'anno scorso al Milan c'è voluto l'infortunio di Kjaer per scoprire Kalulu, quest'anno la forzata assenza di Calabria ha proposto lo scintillante Thiaw.
E' giusto essere sempre grati a chi ti ha fatto vincere e non privilegiare invece le migliori performances del momento?
Si potrebbe continuare chiedendosi perchè altri "nipoti" non trovino spazio: Adli (chiuso da Diaz e Krunic), Wranck e Pobega (che potrebbero far respirare Tonali e Bennacer) persino Dest (che vedrà poco il campo sino a quando ha davanti Theo). E che dire dell'attacco, dove anche ieri il povero Giroud ha fatto miracoli e non si vede chi possa assicurargli un po' di turnazione.
Non Ibra né Origi, per motivi diversi: ma possibile non ci sia nella nostra "cantera" un 2004 capace di entrare (come Alvaro ieri nel "Clasico") e farsi valere? Perché non dare qualche minuto a Traorè o El Hilali della Primavera, di cui si dice un gran bene, visto che abbiamo Lazetic e Colombo che si fanno le ossa altrove? 

Un discorso a parte nel risveglio della squadra merita Maignan, e non per le sue parate di ieri (non ne ha fatte), ma per l'autorità che mostra nei confronti dei compagni di reparto e nell'impostare il gioco. Quasi tutti i suoi rilanci sono stati recapitati ai destinatari attivando ripartenze; la maniera in cui SuperMike "comanda" i movimenti dei difensori è evidente. Preferisco non fare confronti impietosi con Tatarusanu, che comunque non merita tutte le critiche ricevute.

C'è un ultimo, ma non secondario fattore che, a mio modo di vedere, ha inciso nel risveglio rossonero ed è la preparazione svolta a Dubai. Sembra sia stata impostata per dare smalto alla squadra in coincidenza con la ripresa della Champions, sacrificando in qualche modo le "coppe" di gennaio. Non si spiega altrimenti perchè i giocatori siano stati "imballati" sinora ed incapaci di vincere un contrasto mentre ieri non hanno fatto toccar palla ad una squadra tosta ed aggressiva come l'Atalanta.
Non è la prima volta che la preparazione atletica dei rossoneri comporta rese altalenanti nel corso della stagione e sarà il caso si rifletta in avvenire sul tema per evitare altre umiliazioni come quella subita con Sassuolo ed Inter.

Chiudo con una provocazione che vuol essere un auspicio...
E se il Milan puntasse alla finale di Champions? Non sarebbe la prima volta che il Diavolo ci sorprende...