E' notizia odierna comparsa su alcuni quotidiani sportivi che il magnate francese Bernard Arnault abbia ribussato alle porte del fondo americano Elliott, attuale proprietario del Milan, per ottenerne l'acquisto con una nuova offerta sul piatto pari a 960 milioni di Euro contro i 1200 proposti alla vigilia del derby che, peraltro, non contemplava sulla tribuna Vip di San Siro membri della famiglia Singer mentre si vociferava che avrebbero intravisto, in pari data, la figura di un emissario rossonero gironzolare dalle parti di Bois de Boulogne a Parigi. 
Se tale offerta fosse direttamente proporzionale ai risultati ottenuti dal Milan durante lo svolgimento del campionato suggerirei alla famiglia Singer di accettarla istantaneamente onde evitarne ulteriori ribassi evitando inoltre, nel caso di inopinato rifiuto, la lotta cui il Milan andrebbe incontro per esorcizzare il limbo della retrocessione o tutt'al più quella dell'anonimato di una insignificante posizione di centro classifica che si protrarrebbe per uno o forse più lustri ancora.   

Ma chi è costui!?... Noi milanisti siamo postumi delle male gesta opera dei fantomatici Bronzi di Riace asiatici piombati (anzichè trovati) sulla Milano rossonera come stelle comete ma poi rivelatisi come meteore implose e debitorie oltre che disfattiste per le nostre casse ma soprattutto per i nostri immensi, unici nonchè storici valori sportivi.  E' dunque questo che segue il sintetico curriculum vitae di Bernard Arnault cui i media ce ne propongono la lettura e ai quali col beneficio d'inventario dobbiamo credere. 
Nasce 70 anni fa in Francia a Roubaix, figlio di un facoltoso industriale, si laurea al Politecnico di Paris-Saclay e dopo un affiancamento presso l'azienda familiare nel 1978 acquisisce il fallito gruppo Boussac proprietario del famoso marchio Christian Dior e del gran magazzino Le Bon Marchée che gli frutterà i suoi primi due milioni di franchi ottenuti dal governo francese in cambio della promessa di non licenziare i suoi 1600 dipendenti (che tempi diremmo oggi?!). 
La sua escalation prosegue nel 2005 acquisendo i due maggiori proprietari transalpini di  prodotti alcolici (Moet-Chandon)  per poi proseguire con l'annessione nel suo impero commerciale di altri celebri marchi come  Kenzo, Sephora, Fendi ed altri nel settore della moda. Investe inoltre nel settore dell'Arte e della Cultura fondando e costruendo una nuova Sede a Parigi in  Bois de Boulogne, il governo francese lo nominerà Grand Officier della Legion d'Onore una massima onirificenza conferita solo agli eroi ed umanisti d'oltralpe.  Il suo marchio a livello mondiale sarà rinomato specie nei grandi ateliers sotto la sigla: LVMH il suo patrimonio è stimato intorno ai 100 miliardi di euro.  
Sembra sia un buon biglietto da visita da presentare agli uffici di via Aldo Rossi, del resto il buon Bernard avrà ben pensato che acquisire il Milan significherebbe un ritorno d'immagine assai consistente per le sue aziende nel settore della moda, dei profumi, della gioielleria. Milano negli ultimi anni è la città in Europa che svolge grazie alle sue iniziative, vedi l'ultima Expo, il Salone del Mobile, le numerose mondane sfilate di moda, la prossima Olimpiade Invernale 2026, un ruolo di primaria importanza divenendo così un'appetitosa vetrina sul marketing europeo. E su questo Monsieur Arnault ha avuto veramente fiuto ed infine annettiamoci pure l'ultima ma più importante cosa, direi la ciliegina sulla torta, la costruzione del nuovo stadio di San Siro, qualunque sarà l'approvazione del suo progetto costituirà un'altra fonte di guadagno, magari per le due squadre, magari per il Comune di Milano, ma senza ombra di dubbio ne beneficerà anche il nostro, per ora solo ipotizzato, transalpino salvatore della Patria! 

Sono circa le 22 in un ristorante a Gerno non lontano da Arcore in un tavolino all'angolo di una saletta appartata del locale consumano la loro cena Bernard Arnault e Silvio Berlusconi, un buon vino al centro e due piatti di risotto fumante mentre un mio amico seduto con la sua compagna due tavolini avanti per mangiare una pizza riesce a carpirne i labiali.
A quanto mi ha all'indomani riferito sembrerebbe che l'imprenditore francese sia stato caldeggiato da Silvio (forse attanagliato da recenti rimorsi) all'acquisto del Milan, e Bernard fluentemente in francese, avrebbe dato il suo assenso.....mais il faut... ( ma bisogna)...che tu produca e lanci un nuovo profumo (dice Berlusconi)....bien, bien, risponde Bernard...l'ho già pensato e ...je l'appellerai (lo chiamerò)...Trois A : "AAA" ... e che vuol dire risponde Silvio?!...è un'acronimo che sta per Arnault- Allegri(il futuro allenatore) - A come serie A!  ed il profumo, l'aroma?!...enchenté Monsieur....sarà un'aroma ...formidable!!!, un'aroma da Champions League!....ci sto risponde Berlusconi, che da buon ed esperto imprenditore aggiunge: ouì mais les royalties??...mi spiego meglio Bernard tu viene a casa mia, mi prendi una squadra che dopo 29 anni era ormai quasi entrata nel mio letto, ora arrivi tu, dopo l'odore acro dei cinesi e vuoi produrre un nuovo profumo con la fragranza meneghina e non vuoi riconoscermi un profitto?!?....mais non, nous somme des amies....e allora dietro alle boccettine di profumo devi stampare: prodotto in Italia - Arcore - Villa Certosa  ....ouì Silvio! ..Ok Bernard .... Segue un brindisi, un abbraccio e un Vive la France!...sì Viva l'Italia, ma soprattutto Forza Milan!!! Ah....Bernard...scuse moi ....e nel stringergli la mano gli dà un foglietto...con un altro nome da dare al nuovo profumo?!?......no.......con i 27  caratteri del suo Iban !!!

                                                                     

Un abbraccio

Massimo 48