Con l'acquisto di Rebic, per il Milan, si è chiuso uno dei mercati più improbabili e complicati della sua era. La squadra che doveva essere smantellata è infatti rimasta intatta. Colpa delle cessioni mancate: Donnaruma, Suso, Kessie e Andrè Silva, quest'ultimo piazzato all'ultimo momento in prestito. Insomma a Maldini & Co. sono mancati i fondi per provare a prendere qualcuno di migliore dei vari Hernandez, Krunic e Rebic. Sinceramente poco cambia, dal momento che personalmente credo che la squadra dell'anno scorso sia adatta per lottare per il 4 posto contro Lazio, Roma, Torino e Atalanta.

Per traguardi più ambiziosi c'è bisogno invece di un cambio molto più importante: la proprietà.
In un anno nessuno ha mai visto ne sentito una parola da Mr Singer sulla squadra che il suo fondo possiede. Il che ci dice quanta passione animi il tycoon americano per i colori rossoneri. Tanto valeva passare a Commisso, che prima di mettere le mani sui viola, aveva provato a comprarsi proprio il Milan. A lui non manca certo l'entusiasmo e la voglia.
Purtroppo invece siamo finiti nelle mani della finanza che mira solo a comprare e a vendere bene, piuttosto che a vincere qualcosa. Il nostro mercato è lo specchio fedele di questa filosofia: comprare giocatori giovani e talentuosi nella speranza di rivenderli l'anno prossimo ad un prezzo molto maggiorato.
La Roma di Allison e Salah per intenderci. Per tanto a noi non resta che augurarci che il prossimo acquisto sia un presidente nuovo di zecca e sopratutto presente in carne ed ossa.