Sembra che le idee di mercato del Milan si siano arenate improvvisamente sul nome di Correa; il calciatore dell'Atletico è il prescelto del duo Boban-Maldini, per requisiti tecnici e umani, per doti carismatiche e di leadership; insomma l'esatto stereotipo del calciatore ideale nella rosa rossonera. Peccato che sia sotto contratto con la squadra del tecnico Simeone, che il secondo club di Madrid abbia fissato un prezzo esorbitante e abbia dichiarato che, se non verrà versato il corrispettivo richiesto, il calciatore resterà a Madrid. Si dice che il Milan abbia raggiunto un accordo contrattuale con Correa e forte di questo accordo speri che alla fine l'Atletico accetti l'offerta rossonera, distante circa 15 milioni di euro da quanto richiesto. Nel frattempo i dirigenti milanisti avrebbero messo a punto il piano "B", che porterebbe a Bruno Fernandes, calciatore con trascorsi in Italia, definitivamente esploso nello Sporting di Lisbona; ma un'altra campana suggerisce il nome di Rebic, talentuoso attaccante croato in forza all'Eintracht di Francoforte.

Peraltro per il primo abbiamo una valutazione di 70 milioni: quindi se al Milan sembrano impossibili da raggiungere i 55 milioni per Correa, come si pensa che se ne possano spendere 70 per Fernandes? Rebic come costo sarebbe più accessibile in quanto vicino ai 40 milioni, ma il ds della squadra tedesca ha già escluso che sia stata effettuata qualsivoglia proposta di acquisto. Allora si torna a Correa senza convinzione e senza piano "B". Senza convinzione non solo per il prezzo del cartellino, ma anche perchè il giocatore è stato per lo più utilizzato come punta esterna che trequartista, l'esatto contrario di ciò che necessita al Milan; inoltre - ma questa è una personalissima opinione - non ci pare giocatore decisivo in nessuno dei due ruoli, come invece la sua quotazione dovrebbe classificare inequivocabilmente. Insomma il rischio vale la candela? Oggi il dubbio amletico del Milan sul ruolo scoperto è la posizione dietro le due punte; si sta provando Suso e si è notata la brillantezza di Bonaventura, ma la verità è che il Milan vorrebbe un giocatore esperto del ruolo e in possesso dei requisiti indispensabili per espletare al meglio questa mansione, vale a dire: fantasia, visione di gioco, ultimo passaggio, dribbling, tiro e propensione al gol.

Esiste sulla piazza un giocatore con queste caratteristiche, magari top per qualità e carriera, ancora abbastanza giovane, che possa infiammare i tifosi, degno dei migliori "10" della camiseta rossonera e il cui costo non sia esorbitante? Magari una occasione last minute? La risposta ha un nome e un cognome e, inopinatamente, ce l'ha involontariamente suggerita un nostro ex grande calciatore e allenatore; addirittura il suo attuale presidente lo sta ancora trattando, nella speranza di farne l'erede di un altro memorabile "10" che di questo club ha fatto la Storia. Stiamo parlando di Ancelotti e di Aurelio De Laurentiis, quindi del Napoli e quindi di Maradona; bravi, ci siete arrivati anche voi: il calciatore è James Rodriguez. Il colombiano stupì il mondo al Mondiale 2014 in Brasile, quando appena 23enne fu paragonato alle stelle più brillanti viste nelle rassegne iridate; lo splendido mondiale attirò l'interesse del Real Madrid che lo acquistò per 80 milioni dal Monaco (in quel momento terzo acquisto più costoso nella storia del club madridista e il giocatore colombiano più costoso di sempre; 48 ore dopo la sua presentazione ufficiale a Madrid il club blancos aveva già venduto 345.000 magliette col numero e il nome del giocatore, battendo ogni precedente record in materia, fonte Wikipedia).

Oggi Rodriguez ha 28 anni e costa circa 40 milioni; non è più al centro del progetto del Real, perchè Zidane privilegia una diversa idea di gioco; vorrebbe giocare in Italia è il corteggiamento del Napoli di Ancelotti lo ha molto lusingato e intrigato; purtroppo per lui il club partenopeo ancora non ha deciso di spendere i soldi che servono per acquistarlo e vorrebbe una formula di acquisto più cautelativa (prestito con diritto...). Non è mai trapelato nulla da Milano sponda Milan, che sembra ignorare invece la grande occasione che il colombiano rappresenta e che potrebbe ampiamente sfruttare gli ottimi rapporti con la dirigenza del Real, per migliorare ulteriormente le condizioni di acquisto. Dopo Schiaffino, Sani, Rivera, Gullit, Seedorf, Rui Costa, Ronaldinho proviamo a immaginare l'effetto della 10 rossonera indosso a James Rodriguez. Un sogno che non sarebbe poi così difficile trasformare in realtà, e tanti saluti a Correa e all'Atletico Madrid.