Il pensiero di ritrovarsi di nuovo in Europa League dopo la mole di denaro spesa la scorsa estate espone a interrogativi importanti i piani alti della società rossonera, che porterebbe a risvolti a dir poco clamorosi.
Come è successo negli ultimi anni, dove moltissimi allenatori si sono avvicendati sulla panchina del diavolo, si susseguono voci, bisbigli e soprattutto telefonate. Telefonate in questo caso da Casa Milan verso Napoli, dove Maurizio Sarri si interroga sul suo futuro dopo stagioni durante le quali ha sfiorato due volte lo scudetto senza riuscire a vincerlo per lo strapotere juventino che domina il campionato italiano da ormai sette anni.

Nonostante il fresco rinnovo triennale per Rino Gattuso in società, soprattutto in seno ad Elliot, tutto viene messo di nuovo in discussione, e l’ipotesi di mettere in atto un' ulteriore rivoluzione non coinvolgerebbe solo l’allenatore rossonero, ma anche il direttore sportivo Mirabelli, situazione figlia dei magri risultati di quest’anno a fronte dei 230 milioni di euro spesi durante il mercato estivo e i proclami di inizio stagione che davano la Champions come obiettivo minimo.
Oltre a Maurizio Sarri infatti sembra che ci sia stato più di un ammiccamento nei confronti di Cristiano Giuntoli, molto stimato nell’ambiente di via Aldo Rossi. Si tratta ancora di discorsi a livello embrionale, soprattutto per il fatto che Sarri e Giuntoli stanno cercando di capire le intenzioni del presidente degli azzurri De Laurentiis, con il primo vicino ad avere un faccia a faccia rivelatore con il plenipotenziario dei partenopei, in corteggiamento nei confronti di Carlo Ancelotti.

La lunga strada, per ora, che divide Napoli da Milano passa per Londra e San Pietroburgo, dove il Chelsea, dato il sicuro partente Antonio Conte, ha già incontrato per due volte l’allenatore azzurro, facendo però in contemporanea più di un sondaggio anche per Mauricio Pochettino.
In egual misura lo Zenit, che è alla ricerca di un nuovo tecnico dopo la partenza di Mancini, nuovo CT della nazionale italiana,è pronto ad offrire un ricco contratto e la panchina della squadra russa.

I rossoneri invece aspettano con ansia il giudizio dell’UEFA, con lo spettro di qualcosa di peggio del settlement agreement in agguato secondo le ultime novità, che potrebbe cambiare di molto le carte in tavola a seconda delle sanzioni che verranno inflitte e le conseguenti limitazioni sul mercato, portando non poche difficoltà sulla via della rinascita che il Milan e i suoi tifosi aspettano, con evidente concorso di colpe tra la precedente gestione e il nuovo corso, da ormai troppo tempo.