Ibrahimovic, Gattuso, Cassano, Kevin Prince Boateng e Robinho. "Bad boys", personalità forti, gente di carattere, fumantini, ma soprattutto dei campioni protagonisti dello scudetto numero 18 del Milan. Il bacio tra Pato e Barbara Berlusconi, a quel tempo fidanzati, il bus scoperto con Adriano Galliani che stringe la mano di Massimiliano Allegri con convinzione e soddisfazione, il moonwalk di Kevin Prince Boateng, il ballo di Michael Jackson reinterpretato dal centrocampista ghanese, il colpo di taekwondo non troppo forte, un calcio scherzoso ma comunque assestato di Ibrahimovic a Cassano in piena fronte, sono alcune immagini dello scudetto di Allegri. L'ultimo scudetto dell'era Berlusconi. Anno 2010/2011

E' il trionfo di Adriano Galliani, intuitivo in quella stagione. Prese uno sconosciuto Kevin Prince Boateng, che fu uno dei protagonisti di quello scudetto dal Genoa. Il calciatore ghanese aveva chiuso la sua stagione nel Portsmouth. Fu acquistato dal Genoa per 5,7 mln di euro  più il cartellino di Anthony Vanden Borre. Il club ligure lo girò al Milan in compartecipazioni e successivamente fu riscattato dal club rossonero per circa altri 15 milioni. Colpo di genio di Galliani che si è assicurato uno dei protagonisti di quello scudetto, ma non solo. Anche Allegri fu una grande intuizione di Galliani, che lo prese dopo che veniva da un esonero a Cagliari.

14, 14, 14, anzi 14 x3.  No, non sto dando i numeri, sono il numero di gol realizzati in serie A da Pato, Robinho e Ibrahimovic in quella stagione culminata con la conquista del tricolore.

Alexandre Pato realizzò 14 reti in 25 presenze;
Robson de Souza Santos detto Robinho realizzò 14 reti in  34 presenze;
Zlatan Ibrahimovic, soprannominato "Magnificienza" da Silvio Berlusconi, realizzò 14 reti in 29 presenze.
Questo è lo score del tridente d'attacco rossonero in quell'anno. Il modulo è il 4/3/3. A inizio anno c'era anche Ronaldinho, che prima di essere ceduto a gennaio del 2011 al Flamengo per 7,5 mln, collezionò anche 11 presenze.

Allegri, che conquistò lo scudetto al primo colpo mise Van Bommel centrale di centrocampo, e quando rientrò Pirlo dall'infortunio lo utilizzò come mezz'ala. Non rinunciò all'olandese a centrocampo. Prima volta che Pirlo fu utilizzato in quel ruolo in qualche partita.
Era un Milan molto competitivo, sia nei titolari che nelle riserve. Quel Milan di Max Allegri vinse anche la Supercoppa Italiana nel 2011 contro l'Inter a quel tempo allenata da Giampiero Gasperini, anche se per poche partite, in quel di Pechino per 2 a 1 grazie ai gol di Zlatan Ibrahimovic e Kevin Prince Boateng, mentre per l'Inter segnò Sneijder il gol del vantaggio.

Il campionato 2010/2011 fu vinto dal Milan con 82 punti. L'Inter arrivò seconda con 76 punti. Sicuramente Ibrahimovic è stato determinante, come spesso accadeva nei campionati nazionali, il campione svedese risultava essere molto decisivo in queste competizioni. La coppia difensiva Nesta-Thiago Silva era un fortino difficilmente espugnabile. Il centrocampo e l'attacco erano ricchi di alternative. Allegri proponeva un calcio molto concreto ma poco spettacolare. Tuttavia riuscì ad essere molto efficace. Un calcio molto semplice e concreto, lo stile inconfondibile di Max Allegri. Il capitano di quel Milan era Massimo Ambrosini. Il vice capitano era Gennaro Ivan Gattuso. Era una squadra esperta con qualche giovane come Pato e Merkel.

Legrottaglie fu preso a gennaio del 2011 dalla Juventus ma fece solo una presenza, dopodichè si infortunò e saltò tutta la stagione.

Massimiliano Allegri fu molto bravo, da uomo di carattere, nella gestione dello spogliatoio ricco di campioni e di personalità forti. Allegri ha gestito alla grande il gruppo. Fu anche molto severo nella prima parte di stagione con Ronaldinho per qualche ritardo avvenuto in allenamento. Allegri ha sempre preteso professionalità e puntualità. Ronaldinho che poi a gennaio 2011 salutò la truppa rossonera.

Quel Milan aveva un grande organico composto da:
PORTIERI: Christian Abbiati, Marco Amelia, Flavio Roma, Davide Facchin.
DIFENSORI: Ignazio Abate, Luca Antonini, Daniele Bonera, Dìdac Vilà, Marek Jankulovski, Nicola Legrottaglie, Alessandro Nesta, Massimo Oddo, Sokratis Papastathopoulos, Thiago Silva, Mario Yepes, Gianluca Zambrotta.
CENTROCAMPISTI: Massimo Ambrosini, Kevin Prince Boateng, Simone Calvano, Urby Emanuelson, Mathieu Flamini, Gennaro Ivan Gattuso, Alexander Merkel, Andrea Pirlo, Clarence Seedorf, Rodney Strasser, Mark Van Bommel.
ATTACCANTI: Alexandre Pato, Giacomo Beretta, Antonio Cassano, Zlatan Ibrahimovic, Filippo Inzaghi, Nnamdi Oduamadi, Robinho, Simone Verdi.
Coach: Massimiliano Allegri. Vice: Mauro Tassotti. 
Preparatori dei portieri: Valerio Fiori e Marco Landucci.

E' stato uno scudetto dove quel Milan dimostrò tutta la sua forza. Era la favorita di quel campionato. Il fattore Ibrahimovic sicuramente ha fatto la differenza. Quel Milan era la squadra più forte. Quel Milan doveva vincere lo scudetto. Non ha tradito le attese.
Quel Milan si è laureato campione d'Italia.



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