Milan-Lecce  2-0 - 40' Leao, 74' Leao 

Formazione Milan:  4-2-3-1: Maignan; Kalulu, Thiaw (46' st Kjaer), Tomori, Theo Hernandez; Tonali (46' st Bennacer), Krunic; Messias (46' st Saelemaekers), Brahim Diaz (78' st De Ketelaere), Leao (78'Origi); Rebic. Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 

Il Milan vince contro il Lecce nel segno di Leao. È il portoghese l'uomo decisivo che con la sua doppietta regala tre punti al diavolo rossonero. 

Non è stato un Milan particolarmente spumeggiante ma adesso contano solo i tre punti e le vittorie. C'è troppo in ballo per fare gli snob e i sofisticati. Occorrono vittorie, anche brutte, pure ottenute giocando male o comunque non essendo particolarmente brillanti ma l'importante, l'imperativo categorico assoluto è portare in palio l'intera posta a casa.

C'è una prima cosa che va subito notata ed evidenziata di questa partita, ovvero il possesso palla. Questa volta il Milan ha fatto più possesso palla degli avversari. In genere i rossoneri quando fanno più possesso palla non vanno particolarmente bene, e spesso delle volte non vincono. Quando invece gli uomini di Pioli fanno più possesso palla non perdono quasi mai.

Questa volta, nell'arco di questa annata è avvenuto un evento ad oggi più unico che raro, ovvero che il Milan ha fatto più possesso palla del Lecce ma al tempo stesso ha vinto anche.

Il Milan ha fatto il 69% di possesso palla contro il 31% di possesso palla fatto dal Lecce. Contro il Lecce nonostante il rotondo 2 a 0 si è patito abbastanza. Milan leggermente meglio se compariamo per esempio alcune statistiche: 

  • Il Milan ha fatto 8 tiri totali contro i 9 tiri totali fatti dal Lecce
  • I rossoneri hanno fatto 5 tiri in porta contro i 4 tiri in porta della squadra salentina.
  • Inoltre gli uomini di Pioli hanno battuto 4 calci d'angolo contro i 2 calci d'angolo battuti dagli uomini dell'ex tecnico del Pescara tra le altre Baroni 

Non darei necessariamente una connotazione negativa al fatto di non essere stati particolarmente brillanti. Siamo credo d'accordo tutti che è impossibile ogni partita essere sempre spumeggianti e che può capitare in qualche partita di essere leggermente sottotono. E il Milan quando fa più possesso palla non può che essere così, visto che come ho già detto diverse volte, questo Milan di Pioli fa un gioco di transizione immediato e dinamico che non prevede un costante possesso palla.

Nonostante questo trovo positivo il fatto che il Milan abbia vinto anche non essendo brillante. E soprattutto ha vinto facendo più possesso palla degli avversari. È sicuramente più difficile vincere non essendo brillanti, per cui questa è una vittoria importante che rafforza l'autostima del Milan e la fa crescere in consapevolezza. Il Lecce è un avversario difficile ma ovviamente di diversa caratura e di livello inferiore rispetto al Milan, ma i rossoneri hanno dimostrato di rispettare sempre gli avversari e di poter vincere anche senza fornire una prestazione top.

È giusto asserire che il Milan sia Leao- dipendente? In senso assoluto credo proprio no, ma se rapportato e contestualizzato a questa partita possiamo dire che il Milan ha vinto perché Leao è stato determinante con una sua doppietta. Ma i campioni devono essere determinanti soprattutto quando la squadra non riesce ad esprimere in maniera colare perfettamente e non riesce ad imporsi attraverso il suo gioco in difficoltà. Se la squadra a livello collettivo non gira alla perfezione ecco che l'indivualità, il top player, può tirare fuori la sua squadra dalla palude ed essere decisivo.

Leao non è ancora un top player ma se continua così è destinato a diventarlo. Se acquisisce continuità può diventare uno dei più forti calciatori al mondo attualmente. 

Una squadra è composta da un collettivo la cui amalgama permette l'interpretazione di un determinato gioco e una determinata imposizione di esso sugli avversari ma se capita che l'ingranaggio si blocca, se non si riesce ad esprimersi al meglio, ecco che allora le individualità top possono tirare fuori il coniglio dal cilindro e risolvere la partita con una delle loro magie. 

Il primo gol arriva per quello che sembra a tutti gli effetti uno schema da calcio d'angolo studiato in allenamento. Da un cross di Tonali, che batte corto verso un uomo che gli ripassa la palla, il portoghese è sul secondo palo rispetto alla direzione da cui arriva il cross del centrocampista italiano, parte il traversone di Tonali dopo che la palla è tornata a lui diretto verso Leao che di testa fa centro per quello che è il vantaggio del Milan.

Il secondo gol del portoghese deriva da una sua cavalcata simile a ciò che ha fatto in Champions League contro il Napoli, solo che in Champions ha servito la palla a Giroud mentre in questo caso il portoghese tira angolato di sinistro rasoterra, la palla sbatte sul palo interno e poi va in gol. Quando ha un poco di campo Leao non lo si ferma. È in forma il portoghese.

Chi non è in forma è Rebic. Rispolverato titolare in questa partita come punta centrale per quello che è una conseguenza del turnover che Pioli giustamente sta applicando in vista degli impegni di Champions in semifinale contro l'Inter, il croato continua a deludere. Questo anni tra infortuni e prestazioni sottotono praticamente il suo contributo è stato pressoché nullo.

Origi è sembrato leggerissimamente in ripresa mentre Kalulu a destra come terzino ha faticato un poco. Ma se la è cavata. Oltre a Leao, man of the match, bene particolarmente Krunic, Tonali e Bennacer. Thiaw si è fatto ammonire ma non ha fatto male. In difesa Kjaer tra i migliori. Maignan come al solito da elogiare: ottime uscite in anticipo per prevenire pericoli più seri e ottimo intervento in respinta su Strefezza. Diaz verticalizzava spesso e ha avuto buone idee. Gli altri sono stati sufficienti. Messias sottotono in entrambe le fasi.

Leao fa surf e il Lecce annega sotto i suoi colpi. Il portoghese ruggisce due volte e regala tre punti preziosi alla squadra rossonera.

È stato un Milan che ha dimostrato di saper vincere senza essere particolarmente brillante. E questo è senz'altro un motivo di serenità per gli uomini di Pioli che tuttavia non devono crogiolarsi sugli allori. Bisogna fare meglio e giocare altrettanto. Ma con un Leao così tutto è possibile.

Migliori in campo:  Leao, Krunic, Theo Hernandez (al quale si può aggiungere Tonali)

Peggiori in campo:​​ Rebic e Messias

Voto alla prestazione della squadra: 6.5