All'indomani dell'infausto derby in terra d'Arabia occorre riconoscere che la squadra è in crisi. La flessione era evidente già dalle ultime apparizioni del 2022, si è accentuata nel ritiro di Dubai ed è deflagrata alla ripresa di gennaio.
Senza che nessuno vi ponesse rimedio per tempo, forse perchè rimedi in realtà non ce n'erano in quanto le ragioni non sono solo quelle sinora analizzate dalla critica. Chi sostiene che la crisi è dovuta alla testa dei giocatori si divide tra chi la imputa all'appagamento dopo lo scudetto e chi al crollo di autostima dopo l'inopinato pareggio della Roma a S. Siro.
Non credo a queste analisi: si tratta degli stessi giocatori che hanno mostrato capacità di reazione incredibile nel campionato scorso e recuperato anche in questa stagione risultati insperati (si pensi a Spezia e Fiorentina) all'ultimo secondo. La crisi secondo me è atletica e chiama in causa pesantemente la preparazione svolta quest'anno. A una squadra giovane si può perdonare l'inesperienza non risposte atletiche inadeguate. Chiunque abbia visto il derby di Supercoppa ha notato come tutti i duelli siano stati vinti dai nerazzurri, sempre in vantaggio sulle seconde palle. E' un problema atletico, non di testa ! D'altro canto non può essere appagata una squadra giovane che ha vinto appena uno scudetto e sta provando a confermarsi. Cosa sia successo a Dubai non è dato sapere ma se possono forse spiegarsi i tracolli in amichevole per i carichi di lavoro eccessivi è inammissibile che i rossoneri siano sulle gambe alla ripresa del campionato. Si sapeva che ci sarebbero stati subito impegni proibitivi. Probabilmente i carichi sono stati sbagliati e la preparazione poco mirata; non è il primo anno che capita ma proprio per questo è giusto fare una riflessione al riguardo. La preparazione atletica porta con sè il numero eccessivo di infortuni registrato. Anche questa non è una novità perchè va a colpire una formazione che non è riuscita nel mercato estivo a dotarsi di rincalzi all'altezza. Sul mercato sbagliato sono stati spesi fiumi di parole ma è anche giusto riconoscere che mentre ad alcuni (De Katelaere) sono state date tutte le possibilità di mettersi in luce con altri (Lazetic, Adli, Thiaw) ciò non è avvenuto nonostante nelle (poche) apparizioni concesse i giocatori in questione non abbiano demeritato rispetto ai titolari. Non voglio aggiungermi ai tanti (troppi) che sparano a zero sul talentino belga (che prima o poi esploderà) ma cosa costava, per esempio in Coppa Italia, provare anche gli altri? Sulle ricadute negative del Mondiale qatariota vorrei infine spendere una parola a favore dei ragazzi. Ben diversa la situazione di un Inter che ha un reduce che ha vinto il Mondiale da panchinaro (Lautaro) o di una Juve che utilizza due argentini titolari con il contagocce (Di Maria e Paredes) rispetto al Milan che punta gran parte delle sue chance offensive sul povero Giroud, che ha dato l'anima, o sulle sortite di Hernandez, un altro che da quando è tornato sembra essersi smarrito. Se si;è dimostrato inutile cercare soluzioni tra giocatori rotti (Origi, Rebic, Ballò Toure) perchè non puntare su ciò che abbiamo in casa (Lazetic)? Non nascondo che mi piacerebbe vederlo dialogare con Adli. Chi mi segue sa che da tempo ho segnalato l'esigenza di rafforzare la mediana. Stringeva il cuore vedere Tonali e Bennacer nella morsa del più folto (ma non più talentuoso) centrocampo nerazzurro. Quest'accorgimento darebbe più sicurezza ad un reparto arretrato che sembra scontare più del dovuto l'assenza di Maignan e tende pericolosamente ad appiattirsi sul portiere. Il Milan è una squadra votata all'attacco; non bisogna snaturarla.

In ogni caso la stagione non è perduta come già sostengono i disfattisti. Nove punti sono tanti ma non sono irrecuperabili. Basta guardare quel che si ha in casa e rimboccarsi le maniche.