MILAN-SASSUOLO 1-2 (30' CALHANOGLU (MIL), 76' RASPADORI (SAS), 83' RASPADORI (SAS) )  
FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: G.DONNARUMMA, CALABRIA (87' KALULU), KJAER, TOMORI, DALOT, MEITE' (85' ST BRAHIM DIAZ), KESSIE', SAELEMAEKERS (87' CASTILLEJO), CALHANOGLU (74' KRUNIC), REBIC (74' MANDZUKIC), LEAO. COACH: PIOLI

Dopo le 48 h di follia del calcio del vecchio continente, che ha visto il progetto Superlega Europea annaspare clamorosamente in men che non si dica, per il quale lo stesso Paolo Maldini ha addirittura chiesto scusa ai tifosi asserendo che non ne sapesse nulla dichiarando: "Vorrei precisare che non sono mai stato coinvolto nelle discussioni che riguardavano la Superlega, ho saputo domenica sera come tutti voi, con lo statement congiunto delle varie squadre. E' una cosa che si è decisa a livello più alto rispetto al mio dirigenziale. Cosa ho pensato? Un po' di confusione. Questo sinceramente non mi esenta dal prendere la responsabilità di scusarmi nei confronti dei tifosi, non solo del Milan ma in generale che magari si sono sentiti traditi da quelli che sono i principi fondamentali dello sport, che al Milan abbiamo rispettato. Credo sia una cosa da dire, che mi sento di dire. E' anche normale che un dirigente di calcio di una grande squadra nel 2021 sappia che i ricavi sono importanti, che la sostenibilità è importante. Se possiamo prendere un insegnamento da questa vicenda è fino a che punto ci possiamo spingere, sicuramente non cambiando i principi dello sport che sono fatti di principi, di meritocrazia", ebbene dopo questa 48 h di follia del mondo del calcio europeo, il Milan annaspa anche contro il Sassuolo sotto i colpi del talento di Raspadori, entrato a gara in corso e che con una doppietta manda Ko il diavolo rossonero ribaltando l'1 a 0 degli uomini di Pioli.

Innanzitutto, commentando la parole di Maldini, nonostante ognuno possa pensarla come meglio crede sulla Superlega (chi scrive era favorevole, ma con un compromesso, senza cancellare le altre competizioni come la Champions, ma cercando una quadra per farla coesistere con la Superlega europea), non si può non notare che Maldini è stato un gran signore. Scuse fatte ma assolutamente non dovute da parte sua. Paolo Maldini non ha fatto nulla di sbagliato per il quale porgere delle scuse. Gesto senz'altro apprezzabile e degno di encomio.

Chi ha sbagliato, inerente al match contro il Sassuolo invece, è stato il coach del Milan Stefano Pioli. Mancavano Bennacer, Ibrahimovic e Theo Hernandez, tra gli altri, assenze pesanti ma il tecnico ci ha messo anche del suo. Leao prima punta non rende. Era a questo punto meglio Mandzukic dall'inizio, o almeno Leao esterno con Rebic prima punta, anche se lo stesso croato come il portoghese non rende come prima punta. Anche il cambio Krunic per Calhanoglu ha poco senso. Difatti non ha dato nessun effetto sperato, se non quello di vedere il Milan fare un passo indietro in favore del Sassuolo. Calhanoglu è stato uno di quelli che ci ha provato di più, oltre ad essere il migliore del Milan. Non solo per il bel gol con un tiro a giro di destro da dentro l'area su assist di Saelemaekers, ma si è reso pericoloso con un altro tiro da fuori respinto da Consigli. Il belga, autore dell'assist, è stato artefice di una prova generosa e di grande impegno.

La scelta di Meitè con Kessié a fianco è stata una scelta strana. Sono due elementi simili come caratteristiche, non come competitività, con l'ivoriano che è di una altra categoria, ma nessuno dei due imposta, sono due centrocampisti difensivi e Meitè è apparso sottotono. Sarebbe stato meglio Tonali. Leao è stato artefice dell'ennesima prova irritante. Dov'è finito il talentino di cui si parlava un gran bene e che addirittura in Francia paragonavano a Mbappé? Forse è troppo concentrato con il suo percorso da rapper? Il problema del classe 1999 portoghese ex Lille è nell'atteggiamento. Non c'è. Con questo Leao il Milan gioca con un uomo in meno. Inconcludente in fase offensiva, poco presente nella manovra rossonera e nel pressing sugli avversari. Leao non c'è proprio in campo. E questo avviene da un po' di match, e allora mi viene da chiedere, che senso ha insistere su di lui se poi offre queste prestazioni scialbe con questo atteggiamento così indisponente e poco fruttuoso? E' rientrato Calabria ed è stato artefice di una buona prova. Idem Dalot, tra l'altro protagonista di un ottimo intervento in scivolata a respingere una conclusione pericolosa di Berardi. Deludono Kjaer e Tomori. Soprattutto nel primo gol di Raspadori, l'attaccante neroverde si incunea tra Kjaer e Calabria, con il terzino in realtà più defilato e batte Gigio Donnarumma. Nel secondo gol un bel tiro in diagonale che colpisce il palo e poi, purtroppo per il Milan, va in rete.  

Ibrahimovic per l'ennesima volta ha dato forfait.
E' spesso indisponibile. Ha saltato 16 partite tra campionato e coppe.
Davvero tante, ma nonostante questo ha segnato 15 gol in 17 match disputati. Tuttavia la sua storia parla chiaro e dice che Ibrahimovic tra aprile e maggio lascia sempre il segno ed è decisivo. L'anno scorso 5 gol e due assist negli ultimi 7 match con il Milan, ma anche quando militò nell'Inter nella stagione 2008/2009 per esempio, fece 5 gol nei 5 match finali. Le sue assenze comunque sono un peso per il Milan e allora con la Champions, se il Milan dovesse tornare a disputare la competizione, un Ibra a così mezzo servizio non so fino a che punto servirebbe. Ha senso rinnovargli il contratto se poi salta tutti questi match? Probabilmente ha senso solo se l'ingaggio non sarà esoso magari con una parte fissa e una variabile in base a presenze e obbiettivi raggiunti, ma soprattutto se Ibra verrà considerato un jolly. Credo che il Milan, anche con la permanenza di Ibra, abbia bisogno di due prime punte titolari. Ibra va considerato a mezzo servizio.

Chi invece non sta offrendo il servizio che ci si aspettava, nemmeno a mezzo servizio, è Mandzukic. Il croato ancora non è in forma, anche perchè non gioca mai dal primo minuto, ma solo spezzoni di partite, è generoso, lotta, ma ancora non si sblocca con la maglia del Milan sotto porta. Sarebbe comunque stato meglio di Leao senz'altro dal primo minuto, di questo Leao, questa attuale versione vista nel match contro il Sassuolo.  

Gigio Donnarumma non ha particolari colpe sui gol, ma le colpe le ha sul mancato rinnovo. Sia il portiere rossonero che Calhanoglu sono in scadenza e la sensazione ormai crescente è che possano lasciare il Milan a parametro zero. Nulla di certo, ma comunque è possibile. C'è anche l'ipotesi è che c'è un vincolo per il rinnovo di contratto, che è la qualificazione Champions. Probabilmente per mettere nero su bianco vogliono la certezza matematica della qualificazione in Champions League, ma non è nemmeno da escludere a questo punto che anche con la qualificazione in Champions, possano entrambi decidere di andarsene. Certo, la possibilità che rinnovino c'è ma in questo momento non c'è davvero chiarezza sulla questione rinnovi, sia per quanto riguarda Gigio Donnarumma e sia per quanto riguarda Calhanoglu. Antonio Donnarumma invece a fine anno saluterà il Milan. Prova opaca del Milan, specialmente in difesa. Il Milan doveva dare di più. Il Milan non deve fare questi passi falsi. Le statistiche citate sopra su Ibrahimovic dicono che lo svedese è decisivo tra aprile e maggio. Questo potrebbe dare il giusto sprint finale al Milan per la corsa alla qualificazione in Champions League.  Il Milan comunque c'è ed è ancora in piena corsa. Aggrappati ad Ibra e sperando anche nella buona sorte, sempre fondamentale. La qualificazione in Champions è un obbiettivo da centrare assolutamente. Poi a fine stagione ci saranno da fare tante valutazioni, anche su Pioli.

MIGLIORI IN CAMPO: CALHANOGLU, SAELEMAEKERS, DALOT (a pari merito con CALABRIA)
PEGGIORI IN CAMPO: KJAER (a pari demerito con TOMORI), LEAO, MEITE'
VOTO ALLA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA: 5