BOLOGNA VS MILAN 2-3
15' PIATEK RIGORE (MI)
32' THEO HERNANDEZ (MI)
40' AUTORETE DI THEO HERNANDEZ IN FAVORE DEL BOLOGNA
46' BONAVENTURA (MI)
84' SANSONE RIGORE (BO)

FORMAZIONE MILAN: 4-3-3: G. DONNARUMMA, CONTI, MUSACCHIO, ROMAGNOLI, HERNANDEZ, KESSIE, BENNACER, BONAVENTURA, SUSO, PIATEK, CALHANOGLU. Coach: Pioli. Nel secondo tempo sono entrati Biglia per Bennacer e negli ultimi 10 minuti Paquetà al posto di Bonaventura.

Forse l'orso si sta risvegliando dal letargo. Il Milan per la prima volta in questo campionato segna tre gol in un match. E vince in trasferta contro il Bologna. Tra l'altro questo appetito di gol, che vien mangiando, in questo caso che vien segnando, é coinciso anche con il rientro a pieno regime di Jack Bonaventura. Aveva segnato contro il Napoli il gol del pareggio contro la squadra partenopea, e ha segnato anche contro il Bologna. E con lui il Milan sembra aver ritrovato più coraggio sotto porta avversaria. E' tornato al gol Piatek, che se l'è cantata e suonata da solo. Si é procurato il rigore con una sua azione personale, e lo ha realizzato.  Non è su azione, ma per un bomber segnare é come ritrovare se stesso dopo essersi smarrito, anche se è su rigore. Piatek con questo gol può ritrovare tranquillità e fiducia sotto porta. E può essere l'inizio di una lunga serie di reti.

Theo Hernandez é il miglior terzino della Serie A e uno dei migliori a livello internazionale. Ha segnato di destro su intuizione e passaggio filtrante di Suso, lui che è mancino. Stupisce partita dopo partita. Uno dei migliori del Milan in questo matche e in assoluto. Impostato fisicamente, attento in fase difensiva dove comunque può e deve migliorare, ma soprattutto illegale e devastante in progressione e in fase offensiva. E' stato sfortunato nell'autogol e un pò leggero e ingenuo nel fallo da rigore su Sansone. Bennacer continua a crescere. Playmaker a centrocampo, è veloce nel far girare palla e ha un'ottima visione di gioco. Cresce partita dopo partita. Si é visto poco Calhanoglu. E Paquetà quando é entrato non lo ha fatto con il piglio giusto. I migliori del Milan sono stati Theo Hernandez, Piatek, Bennacer e Bonaventura. Tuttavia anche il resto della squadra ha sfoderato una prestazione positiva. Ci sono sia questi episodi sfortunati, come l'autogol di Hernandez, che questi cali di concentrazione o comunque sbandate che creano situazioni da cardiopalma nei minuti finali del match. Occorre anche una vittoria d'urto, netta, convincente, con un Milan che domina e che vince in scioltezza. Mancano vittorie di questo tipo che sicuramente darebbero più sicurezza alla squadra e più convinzione nei propri mezzi.

Guardando il bicchiere mezzo pieno ci sono i tre gol che sono stati fatti e che in questa annata non erano mai stati fatti dal Milan in un unico match contro una squadra ostica come il Bologna di Mihajlovic. Il tecnico, ex Milan, è tornato in panchina a guidare il suo Bologna dopo essersi sottoposto alle cure contro la leucemia. Non si può che essere felici di questo. Mihajlovic è uno da ammirare. Grande carattere, tempra, un sergente di ferro che non molla mai e un buon coach. Fece prendere Romagnoli al Milan quando era allenatore della squadra rossonera, e portò il Milan in finale di Coppa Italia, poi disputata da Brocchi poichè lui era stato esonerato. Ma quella finale era merito suo. E meritava di disputarla lui. Noi milanisti abbiamo un buon ricordo della sua esperienza al Milan, e poi questi personaggi di grande temperamento, di carattere, sono sempre persone affascinanti, che intrigano in qualche modo. Possono apparire burberi se si guarda solo la corazza, ma non è quasi mai così, anche se, come disse Jules Renard: "Un uomo di carattere non ha un buon carattere". Personalmente lo ammiro molto. Se la bellezza colpisce, il carattere incatena. Credo che sia un esempio per come affronta la malattia e le avversità della vita. Ha vissuto la guerra nella ex Jugoslavia dichiarando che è una delle cose peggiori che possano capitare e che ha visto amici spararsi tra di loro. E ha sempre dichiarato che oggi si gode la vita e che i suoi valori sono Onestà, Lealtà e Sacrificio, e che spera che i suoi figli percepiscano questi valori più della ricchezza economica. E' un uomo che ha sofferto molto nella vita e fa enorme piacere per tutti gli sportivi e non solo rivederlo seduto in panchina a fare il suo mestiere.

Tornando al campo, il Milan ha vinto ma questo non deve fare illudere. Questa squadra é più forte di come dice la classifica, il quarto posto dista a 9 punti, posizione occupata dal Cagliari, rivelazione di questa prima parte di stagione. Non è impossibile recuperare i punti di distacco ma quasi. E' arduo. Tuttavia una posizione per l'Europa League è più facile da agguantare. Mai dire mai comunque. Il mercato di gennaio 2020 sarà un crocevia. Se arriveranno i rinforzi giusti e di valore, e credo che arriveranno, allora le possibilità di recuperare il terrendo perduto aumenteranno.