Juventus vs Milan è stata la prima partita dopo il lockdown dovuto alla pandemia del Corona virus. E' una partita comunque storica quella che si è svolta in un clima surreale, senza pubblico, allo Juventus Stadium. Match che ha visto scendere in campo il Milan con un 4/2/3/1 con Gigio Donnarumma in porta, Conti, Kjaer, Romagnoli e Calabria in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Paquetà, Calhanoglu e Bonaventura dietro l'unica punta Ante Rebic. Ci sono stati cinque cambi come prevede il nuovo regolamento che ha visto il Milan durante il match dare spazio a elementi come Leao al posto di Jack Bonaventura, visibilmente contrariato per la sostituzione, Krunic al posto di Kessié, il giovane attaccante Lorenzo Colombo, al suo esordio in prima squadra, classe 2002, al posto di Paquetà, e Saelemaekers al posto di Conti e Laxalt al posto di Calabria. Il match è finito 0 a 0 e in virtù dell' 1 a 1 dell'andata, passano i bianconeri che approdano così in finale.

Partita condizionata dal raptus di Rebic per un brutto fallo a gamba alzata dopo solo un quarto d'ora di gioco netto da rosso su Danilo. Giusta l'espulsione anche se l'arbitro Orsato aveva cacciato il giallo e poteva ammonirlo. Tuttavia non si può certo dire che il rosso sia una decisione sbagliata. Rebic è irruento e può capitare durante la stagione che sia protagonista di ammonizioni, espulsione, e conseguenti squalifiche. Non sarà mai un calciatore che giocherà tutte le partite e che non sarà protagonista di questi raptus. Forte come calciatore ma anche fumantino nel modo di giocare. Questo fa comprendere ancora più, considerata la certa partenza di Ibrahimovic a fine stagione, quanto il Milan abbia bisogno di acquisire due punte, di cui una titolare e una potenziale titolare.

Tornando al match, prima di questo raptus di Rebic, c'è stato poco prima il prodigio di Gigio Donnarumma che ha parato il rigore di Cristiano Ronaldo, toccando la palla quel tanto che basta per deviarla sul pallo. E' stato un Milan che nei primi 25 minuti ha subito la Juventus, poi nel finale del primo tempo e nel secondo tempo è riuscito ad affacciarsi nell'area bianconera. Da sottolineare un recupero perfetto in scivolata di Romagnoli su Cristiano Ronaldo. I migliori del Milan sono stati capitan Romagnoli, Kjaer, che mi sta supendo perchè si sta dimostrando affidabile come centrale difensivo e si è reso pericoloso con un colpo di testa in fase offensiva, azione più pericolosa del Milan, insieme ad un tiro di Andrea Conti, e Gigio Donnarumma, la solita saracinesca. 
Pessima prova di Bennacer.  Ha sbagliato diversi passaggi, diversi disimpegni ed è apparso poco in forma e poco lucido. Uno dei più attesi era sicuramente Paquetà. Mister 45 mln bonus compresi ha mancato l'appuntamento. Dispiace perchè continua a deludere. Nulla di definitivo, ci sono altre partite però deve iniziare ad uscire fuori e ad essere decisivo e tornare ad essere quello che era nel Flamengo. Solo se farà bene potrà guadagnarsi la conferma al Milan. Sennò sarà sicuramente addio. Mai un guizzo, una giocata dove si incunea dentro l'area saltando diversi uomini, mai una giocata decisiva.
Leao è apparso intraprendente quando è entrato ma non abbastanza da rendersi pericoloso sotto porta. Pessima prova anche di Calabria come terzino sinistro. A parte Gigio, il capitano e Kjaer, è stato un Milan scialbo e fiacco. Ha comunque retto l'urto in dieci contro undici per quasi tutto il match contro la Juventus, ma il Milan non è un club che si può accontentare. E' stato comunque eliminato dalla Coppa Italia e questo è un punto cruciale che rappresenta il fallimento di questa annata rossonera. La Coppa Italia era l'obbiettivo principale di questa stagione ed è stato mancato per cui la stagione del Milan può definirsi fallimentare, a prescindere da come andrà in campionato.
Questa è un'ulteriore conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il Milan ha bisogno di una rivoluzione. E' vero, mancavano Theo Hernandez, Ibrahimovic e Castillejo, ma questa squadra necessita di ritocchi importanti, di almeno 5/6 titolari nuovi e di un importante restyling anche a livello di alternative.

Molti destini sono già segnati come quello di Biglia, Bonaventura, Ibrahimovic e Pioli, tuttavia il Milan è sempre il Milan e molti calciatori devono dimostrare rispetto e impegno per questa maglia e devono altresì meritare di indossarla. Nel finale di stagione ci si aspetta di chiudere dignitosamente l'annata in Serie A e ci si aspettano miglioramenti significativi da Leao e Paquetà, ma anche da Conti e Kessié, che se tornassero quelli che erano a Bergamo con la maglia dell'Atalanta farebbero cosa gradita al popolo rossonero, e ci si aspetta anche qualche giovane lanciato come è successo con Daniel Maldini e Lorenzo Colombo e come potrebbe succedere con Luan Capanni, brasiliano che ha già esordito in Serie A con la Lazio ma anche Tonin, giovane attaccante della primavera rossonera che esulta facendo il saluto degli alpini.
Rispetto, impegno e dignità. Queste sono le parole chiave che il Milan tutto deve tenere a mente per questo finale di stagione. Chiudere dignitosamente questa annata disgraziata per poi ricostruire da zero e ripartire con un progetto credibile, competitivo e condiviso.