La gara di ieri è forse lo specchio di una stagione che nessuno immaginava, eppure quella posizione alle spalle dell'Inter campione d'Italia, che però non fa dormire sogni tranquilli né ai dirigenti né tantomeno ai tifosi, per la situazione ingaggi e soprattutto scadenze contrattuali.

La società Milan quindi è con la testa al futuro, con una posizione Champions quasi ottenuta, ma con tanti giocatori pronti a fare le valigie per la scadenza naturale del contratto o per la voglia di andare via chiedendo la cessione. Il caso più eclatante è quello di Gianluigi 'Gigio' Donnarumma, portiere di 22 anni che da ben 7 anni difende la porta rossonera, e che molto ha fatto discutere per le scelte del suo procuratore Mino Raiola che nel tempo ha strappato un contratto da big in Italia, e che a un mese dalla scadenza naturale del contratto del suo assistito è pronto a tornare alla carica con una richiesta importante. Donnarumma è un tifosissimo del Milan, e questo ha fatto si che continuasse a difendere i pali della sua squadra del cuore in questi anni, non senza pretendere un ingaggio da top player italiano, sempre ringraziando quel procuratore caparbio e scaltro che è riuscito a strappare un accordo da 6 milioni di Euro nel 2017 e che oggi ne chiede 7 + 1 di Bonus oltre ad una clausola rescissoria da 30/35 milioni di Euro, cosa che ha portato la società in un primo momento a dire no. Se la situazione dovesse restare stabile, e nessuna delle due parti non farà il passo per l'accordo, allora il portiere sarà libero di trovarsi una nuova destinazione, che sembra essere, con sempre più certezza, quella della Torino bianconera. Mino Raiola avrebbe contattato la società bianconera ed ha trovato la disponibilità di trovare un accordo, contando anche l'uscita imminente di Sczcesny sempre più verso la Premier League sponda Everton. Altro caso è quello di Hakan Chalhanoglu, turco centrocampista di 27 anni, che al contempo non ha ancora trovato un accordo con la società e sembra sempre più propenso a lasciare Milanello a costo zero, anche in questo caso la Juventus si è spinta verso il procuratore Gordon Stipic, ed avrebbe trovato terreno fertile, anche perchè la distanza tra l'offerta 4,5 e la richiesta 6,5 sembra difficile da colmare, anche se poi si potrebbe arrivare con i bonus stagionali a ricoprire il vuoto. La situazione però non sembra delle migliori, Chalhanoglu è più fuori che dentro il Milan 2021-2022. Ma se i due sono in scadenza, a fine stagione ci saranno da discutere i prestiti con diritto di riscatto, dove compaiono i nomi di Sandro Tonali, Fikayo Tomori e Soulahio Meitè. Il nome che ha la precedenza è quello del difensore centrale arrivato dal Chelsea, che tanto bene sta facendo nella stagione rossonera tanto da mettere in discussione negli ultimi tempi il posto da titolare del capitano Alessio Romagnoli (altra gatta da pelare), il Chelsea, proprietario del cartellino, però è stato molto chiaro sulle richieste di 28 milioni di Euro, che il Milan ha tentato in gennaio di abbassare senza riuscire a convincere i londinesi fermi sul prezzo. La situazione sembra più complicata del solito, o il Milan mette sul tavolo i 28 milioni, oppure il Chelsea se lo riporta a casa. Gli altr due riscatti sembrano più facili da gestire, anche perchè sia Sandro Tonali, astro nascente nelle due scorse stagioni nel Brescia, non sembra avere la fiducia del tecnico, non confermando quel che di buono aveva fatto nella squadra biancoblù, con la possibilità che il suo riscatto da 32 milioni di Euro, decada con il ritorno al club lombardo. Meitè invece sembra sempre più certo di non essere confermato. Nella stagione corrente questi sono i pericoli piùgrandi, ma attenzione anche alle scadenze 2022, dove compaiono altri nomi eccellenti nella lista: Alessio Romagnoli, Simon Kjaer, Frank Kessie, Davide Calabria e Zlatan Ibraimovic. I casi importanti sono il centrale di difesa italiano e il centrocampista francese; il primo, è sotto la custodia di Mino Raiola, che, come al solito, chiede un adeguamento di contratto sopra i 4 milioni di Euro, mentre il Milan, che vorrebbe tenere il tetto salariale sotto quella cifra, vorrebbe confermare, con prolungamento di altri due anni, scadenza 2024, lo stesso ingaggio da 3,5. Raiola si sta guardando in giro, si, come fa sempre quando le società non corrispondono o provano ad andare incontro ai suoi assistiti. Stessa cosa per Frank Kessie, esploso in modo definitivo tra le fila della società rossonera, anche qui il nodo da sciogliere è l'aumento d'ingaggio fermo a 2,5 con la prima proposta rifiutata dall'ivoriano, che avrebbe rifiutato un ingaggio da 3,5 fino al 2026, con la richiesta di alzare l'ingaggio a 4,5 confermando i 5 anni di contratto. Per quel che riguarda Davide Calabria la situazione sembra più tranquilla, nato e cresciuto nel settore giovanile rossonero, nutre molta fiducia nella società pronta ad accontentare le sue richieste poco superiori ai 2 milioni attuali, con un contratto scadenza 2026. La situazione Ibrahimovic sembra la meno preoccupante, il giocatore a fine stagione attuale potrebbe decidere di tornare in Svezia e chiudere in maniera blanda nella sua società, Hammarby, quindi non ci dovrebbero essere preoccupazione, se resta andrà via a scadenza naturale del contratto nel 2022, all'età di 42 anni.

Difficile pensare che una società tornata ai vecchi fasti si ritrovi a dover fare i conti con parecchie situazioni spinose, certo il progetto prevede l'incremento iniziale per poi, in futuro, costruire pezzo dopo pezzo quel Milan che tanto ricorda quello di parecchi anni fa. Ci vuole tempo, ma anche molti sacrifici, almeno all'inizio, anche e soprattutto nel vedere andare via pezzi importanti.
Che il Milan riuscirà a trovare gli accordi e quindi zittire le voci di uno spopolamento in estate? Oppure questa situazione non verrà gestita nel migliore dei modi e tutto andrà a rotoli?