Ibrahimovic ha portato l'esperienza e la leadership che è mancata negli ultimi anni, una sicurezza in fase offensiva che ha riportato il Milan in cima alla classifica. Visti però i vari infortuni e il problema con l'emergenza Covid che ha colpito il reparto offensivo rossonero, la dirigenza è costretta a intervenire sul mercato cercando un'occasione.

Il nome forte delle ultime ore è quello di Mario Mandzukic ex attaccante della Juventus con la quale ha vinto 4 campionati di Serie A, ma ancora più importante è la sua esperienza in campo europeo, l'attaccante croato vanta 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea e 1 mondiale per club tutte col Bayern Monaco. Mario è un attaccante completo: fa del fisico prorompente e dei colpi di testa le sue armi migliori. Discretamente veloce, riesce a trovare la porta con grande continuità, sia di destro che di sinistro. Tra le sue qualità migliori soprattutto per la causa rossonera troviamo la generosità: sa sacrificarsi per la squadra, ripiegando quando occorre in copertura, e sa giocare di sponda.

Come alternativa al croato c'è una soluzione italiana, ovvero Leonardo Pavoletti, non un grande palmares in confronto a l'ex Juventino ma in Italia l'attaccante livornese è sempre riuscito a mettersi in mostra. Caratteristiche diverse rispetto al profilo visto in precedenza, l'attaccante attualmente al Cagliari è un centravanti alto e forte fisicamente, dotato di una buona elevazione, Pavoletti è un classico attaccante d'area di rigore, capace di giocare spalle alla porta. Buon finalizzatore e ottimo colpitore di testa, è abile soprattutto negli ultimi 11 metri, nelle sponde e nel gioco aereo.
In comune i due giocatori hanno il procuratore, che vista la visita nei giorni scorsi si può intuire facilmente che si sia parlato di entrambi.

Profilo più defilato e non propriamente una prima punta è quello del Papu Gomez. L'attaccante in rottura con l'Atalanta cerca un club con cui continuare a compete ad alti livelli, il problema principale è che il club bergamasco non rinuncia all'argentino se non per una cifra di circa 10-15 milioni, troppi per un giocatore di quasi 33 anni e in scadenza nel 2022. Il Milan resta comunque vigile e segue l'evolversi della situazione. Può giocare come ala, come seconda punta o trequartista. Dotato di grande velocità in progressione e di una notevole tecnica individuale, possiede inoltre buona abilità nei dribbling (grazie anche al suo baricentro basso), oltre che un buon tiro dalla distanza. È anche un eccezionale uomo-assist. Ma sarebbe anche ottimo da utilizzare come falso 9.

Nelle ultime ore si è proposto un ex attaccante del Milan, si tratta di Alexandre Pato. Rimasto un'eterna promessa rossonera capace di grande giocare ma un fisico troppo fagile che ne hanno rovinato la carriera. Intervistato proprio dalla Gazzetta dello Sport sul ruolo di vice-Ibra l'attaccante si è espresso così: "Se accetterei il ruolo? Direi di sì, che problema c’è? Ma semplicemente perché io non arriverei per fare il vice: giocherei, mi basterebbero un paio di partite per convincere il mister. No dai, diciamo che magari con Ibra potremmo giocare insieme... Saremmo una gran coppia. Mi ispiro a lui innanzitutto perché se Ibra può fare quel che fa a 39 anni, posso riuscirci anch’io a 31. Basta solo la volontà, che lui ha dentro e fuori dal campo. Per me è uno stimolo osservarlo. Più si invecchia e più si deve lavorare. Lui e il Milan si stanno dando tutto vicendevolmente e Ibra è fondamentale per la crescita del club. Può fare ancora un’altra stagione alla grande. E’ un bravo ragazzo, magari a volte un po’ strano ma molto buono. Impazzisco anche per Hernandez, una via di mezzo tra Cafu e Serginho".
Chi sarà il vice-Ibra? Uno dei nomi proposti in precedenza? O ci sarà qualche sorpresa?