Non sempre fare di necessità virtù può rivelarsi deleterio. A volte si può incappare in delle gradevoli scoperte e, per necessità, arrivare a lanciare elementi che poi si rivelano dei rinforzi che, magari, se non ci fosse stata questa necessità, non si sarebbero scoperti e lanciati. 

Premetto che chi scrive ha fiducia in Gattuso e gli attribuisce una qualità che si nota anche in Antonio Conte, ovvero che Gattuso è un miglioratore delle prestazioni dei suoi calciatori. I calciatori con lui, come con Conte rendono di più. Antonio Conte lo abbiamo visto come Ct della nazionale italiana, e con una squadra piuttosto modesta composta da elementi come Pellè e Zaza tra gli altri, raggiunse i quarti di finale nel 2014, venendo eliminata ai rigori dalla Germania. Un risultato incredibile considerata la squadra che aveva a disposizione.

In molti asseriscono che questo Milan sia incompleto. Ma non è così se si sfrutta la situazione. Il Milan negli ultimi anni ha avuto una certezza sul quale ha potuto sempre contare in caso di necessità, ovvero il vivaio, la sua squadra primavera.

Negli ultimi anni, più per necessità che per altro, il Milan ha lanciato molti elementi del suo vivaio, da Gianluigi Donnarumma a Davide Calabria passando per Manuel Locatelli, ceduto al Sassuolo, fino al predestinato Patrick Cutrone ed altri. E gli è andata piuttosto bene direi...

È vero, comunque, che apparentemente manca qualcosa a centrocampo e soprattutto manca qualcosa a livello numerico in attacco, oltre ad Higuain e Cutrone.

Partamo dal centrocampo. Presumibilmente si giocherà a 3 in questa zona nevralgica del campo. Abbiamo come titolari con molta probabilità Kessie sul centro destra, Biglia regista e Bakayoko mezz'ala sinistra. Le alternative a centrocampo sono, anche se alcuni con caratteristiche diverse, Bertolacci, che ha fatto bene con il Genoa nel ruolo di regista e che può giocare anche mezz'ala sinistra, José Mauri, che può giocare centrale di centrocampo e può essere adattato come mezz'ala destra, e Bonaventura che può giocare mezz'ala sinistra oppure esterno d'attacco sinistro. Più c'è Montolivo come centrale di centrocampo e Emanuele Torrasi che può giocare centrale di centrocampo o mediano. E infine c'è Calhanoglu che può giocare mezz'ala sia a destra che a sinistra oltre che attaccante esterno e trequartista così come Laxalt che può giocare mezz'ala sinistra oltre che terzino sinistro e attaccante esterno sinistro. Inoltre Bakayoko può giocare anche centrocampista centrale e mezz'ala destra. Quindi come avete intuito si può fare di necessità virtù, riuscire a non avere la coperta corta ed ovviare a tutte le necessità e ad avere le giuste alternative.
Come scrivevo in precedenza, Gattuso è un miglioratore delle prestazioni dei suoi calciatori. Non escludo, anzi è molto probabile che qualche calciatore di questi possa finalmente salire alla ribalta e rilanciarsi non limitandosi ad essere solo delle alternative ma ad offrire concretamente il loro supporto con delle felici prestazioni. Sono ottimista.

Per quanto riguarda l'attacco, sugli esterni il Milan ha Suso, Calhanoglu, Bonaventura, Alen Halilovic, che può giocare anche mezz'ala, Castillejo  e Borini che può giocare anche seconda punta, e Laxalt, che può giocare esterno sinistro d'attacco. Sugli esterni siamo coperti. Anche se si decidesse di giocare con il trequartista il Milan ha a disposizione diverse variabili come Calhanoglu e Halilovic che possono giocare dietro le punte così come può farlo anche Bonaventura.
Sicuramente il Milan ha una rosa di elementi molto duttili, e questo è senz'altro positivo.

In avanti bisogna ingegnarsi e rischiare di più. Come punte centrali ci sono Higuain e Cutrone. Si gioca con una punta e due esterni d'attacco, quindi Higuain titolare e Cutrone alternativa.
Considerato che abbiamo campionato, coppa Italia, Europa League e Supercoppa Italiana, solo loro due possono non bastare. C'è Borini che però è una seconda punta e non ha le caratteristiche per fare la prima punta unica centrale in un tridente d'attacco. Ci si può inventare un falso nueve come Calhanoglu e Suso, in caso di assoluta emergenza, oppure lanciare qualche elemento della primavera come Frank Tsadjout, classe 1999, che può giocare attaccante centrale e esterno d'attacco oppure il brasiliano Nathan Bernardes Soares, punta centrale della formazione primavera del Milan nato in Brasile il primo gennaio del 2000.

Ex attaccante del Cruzeiro, Nathan Bernardes Soares e' arrivato al Milan da svincolato nel marzo del 2018. Aggregato alla primavera, ha esordito per pochi minuti nel match primavera tra Milan primavera e Torino primavera e ha dato l'impressione di muoversi piuttosto bene.

Credo proprio che quest'anno verrà lanciato qualche elemento giovane in prima squadra, probabilmente nel settore attaccanti, quindi occhio a Frank Tsadjout e Nathan Bernardes Soares. Loro, insieme all'esterno d'attacco portoghese classe 1998 Tiago Dias, possono essere elementi in rampa di lancio per ovviare ad una necessità numerica di organico in attacco.
Chissà che l'arte di arrangiarsi non possa giovare al Milan facendoci scoprire delle gradite sorprese. C'è da essere ottimisti. L'arte di arrangiarsi ci premierà.