Era il 20 agosto 2017 e il Milan iniziava il campionato come una delle squadre favorite per la vittoria (erroneamente, troppi erano i nuovi giocatori per pensare di poter competere per lo scudetto), vincendo per 3-0 a Crotone, sotto il grande entusiasmo dei tifosi.

È passato un girone e gli obiettivi sono altri, il Milan ha perso tutti gli scontri diretti, a partire dalla Lazio (sonoro 4-1 all’Olimpico), per continuare con Sampdoria, Inter, Roma, Juventus, Napoli e Atalanta. Nel mezzo c’è anche l’esonero di Montella, colpevole, in sei mesi di lavoro, di non aver trovato una formazione titolare, un sistema di gioco efficiente e, soprattutto, una condizione fisica accettabile.

Montella viene sostituito da Gattuso, che parte con il pareggio sciagurato di Benevento e nelle prime partite il Milan non cresce, anzi, se è possibile, peggiora (con l’Atalanta si è toccato il fondo, spero di non rivedere mai una prestazione del genere).

Nelle ultime due prestazioni (Inter e Fiorentina) però abbiamo visto un Milan diverso. Squadra corta, con la giusta cattiveria e soprattutto con una propria identità, insomma una squadra.

Il mese di gennaio sarà fondamentale per il Milan che affronterà il Crotone a San Siro, e dopo la sosta il tour de force con la trasferta di Cagliari, e la Lazio (due volte, prima in campionato e poi in Coppa Italia). Sono quattro partite da non fallire. Se queste prove saranno superate, allora il Milan potrà davvero ambire a qualcosa di importante. Sempre forza Milan.