È un Milan che si fa male da solo. Dopo la brutta sconfitta contro la Juventus, proprio non ci voleva questo brutto pareggio contro la dea bergamasca. Contro l'Atalanta finisce 1 a 1, con il Milan che stava vincendo uno a zero, grazie al gol dell'ex, al 60esimo minuto, Kessiè, che per rispetto dei suoi ex tifosi non ha esultato, ma che poi si è visto raggiungere al 92esimo dal gol di Masiello. Da non credere. Ma c'è di più. Il gol di Masiello ha visto la complicità di Gigio Donnarumma, che si sta trasformando sempre più in Paperumma, e che sta avendo una crisi d'identità, poiché sta sbagliando una partita dietro l'altra.

Sono deluso e amareggiato, perché avevo pregustato la vittoria, e invece ora è tutto rimandato all'ultima giornata. Il Milan comunque è in Europa, perché è certa almeno del settimo posto che vale i preliminari di Europa League. Stessa posizione dell'anno scorso. Se dovesse perdere contro la Fiorentina, e l'Atalanta vincere contro il Cagliari, nell'ultima giornata di campionato, comunque il Milan sarebbe settimo. In questo momento è sesto, e ha un punto in più dell'Atalanta. È importante comunque contro la Fiorentina vincere, senza dover stare lì a gufare l'Atalanta.

L'anno scorso, di questi tempi, il Milan faceva settimo in campionato, ed esultava per questa posizione, perché c'era voglia d'Europa. Quest'anno non si festeggerà nulla, sia se si arriva sesti, e sia se si arriva settimi. Festeggiare dei piazzamenti per l'Europa minore è da provinciali, e il Milan non è tutto questo, e rischia di avere una crisi d'identità. Il Milan deve curarsi questa sindrome da provinciale, e non accontentarsi più degli obbiettivi minimi, ma soprattutto non si deve accontentare in generale. Deve essere affamata di vittorie. Deve ambire a vincere. Deve essere una tigre e non una pecora. Da tifoso non vorrei ritrovarmi a dover gufare l'Atalanta per un misero sesto posto, e magari arrivare pure ad esultare per questo sesto posto, perché in fin dei conti, per come è partita la stagione, ci è andata anche bene. Il sesto posto in classifica è il minimo che questa squadra deve raggiungere, almeno così potremmo vedere, se guardiamo a largo raggio, un piccolissimo passo in avanti rispetto alla stagione precedente, ovvero dal settimo posto al sesto. È un po' come guardare il bicchiere mezzo pieno.

Tralasciando che è stato speso tanto sul mercato, è comunque un dato di fatto che se il Milan fa sesto, migliora di una posizione il piazzamento della stagione precedente.

Tornando al match con l'Atalanta, i bergamaschi hanno avuto più occasioni da gol. Caldara e Cristante hanno fallito due occasioni clamorose, graziando di fatto il Milan e Gigio Donnarumma in preda alle loro crisi d'identità. La partita è stata molto maschia, e ha visto 4 ammoniti per l'Atalanta e 6 per il Milan e ben due espulsi, ovvero Toloi dell'Atalanta al 60esimo, e Montolivo al 75esimo per il Milan, che era entrato in sostituzione di Biglia, uscito per un colpo alla schiena a seguito di uno scontro di gioco con il Papu Gomez.

Gattuso ancora una volta, decide di sbaglare e mette in campo Abate e Kalinic. Per il primo voto 4, ha sofferto tremendamente la velocità dei calciatori bergamaschi e da tempi non sospetti che sostengo che non è un profilo da Milan. Uno come Abate non può stare nel Milan. Kalinic è il solito intruso. Prestazioni da 5, fa a sportellate ma non tira in porta. Lo definisco intruso perché dicono che sia un attaccante, ma si comporta da mediano, perché va bene il pressing, fare a sportellate con i difensori, ma non tira mai in porta. Va detto che non è colpa sua non lo servono, ma nelle altre gare abbiamo visto che anche quando l'hanno servito non ha combinato un granché. Forse è per questo che non gli arrivano palloni giocabili, tanto li sprecherebbe. Nemmeno lontanamente simile al calciatore che militava nella Fiorentina. A fine stagione lascerà il Milan senza rimpianti. Idem Abate.

Su Gigio Donnarumma si sono accesi dei campanelli d'allarme. La sua stagione è stata sicuramente peggiore quest'anno, rispetto a quella precedente dell'anno scorso. Non regge le pressioni che il suo entourage gli hanno costretto a subire per via delle situazioni che gli hanno creato attorno. È un talento vero, ma rischia di bruciarsi se non si allenta la pressione su di lui e se non viene gestito in maniera più consona. Per lui una prestazione da 5 e c'è del suo nel gol di Masiello, in combutta con Abate, che sbaglia la marcatura sul calciatore dell'Atalanta. Thank you Mino... A proposito di Raiola, quest'ultimo ha dichiarato che spera che l'anno prossimo giochi Reina titolare al Milan e non Gigio. Caro Mino, cominciamo a sperarlo anche noi, se Gigio ci delizia con queste prestazioni...

Mi è piaciuto molto Kessiè. Ormai sono 54 le gare che ha giocato in questa annata ed è un 'terminator', corre, pressa, quantità e qualità al servizio del Milan, gran bel giocatore. Prestazione da 7.

Tra le note liete c'è da segnalare la coppia Bonucci-Romagnoli, prestazione da 6,5 per entrambi, sempre più in palla e destinati a diventare, se dovessero dimostrare continuità di affiatamento e di rendimento, una delle coppie difensive migliori della Serie A. Male Suso e Calhanoglu, per loro voto 5. Per Rodriguez la consueta prestazione da 6. E che sia di buon auspicio. Speriamo che anche il Milan arrivi alla posizione numero 6 in campionato, un numero che significa sufficienza. Per il Milan sarebbe sufficiente fare sesti per salvare la stagione. Ma non ci sarebbe niente da esultare questa volta. È solo il minimo sindacale. Il Milan non deve comportarsi da provinciale e deve ambire a ben altro per il futuro.