Un'amichevole di inizio stagione, come tante, prima di cominciare quella che si appresta ad essere un'annata interminabile per i colori rossoneri che, dopo anni di purgatorio, si riaffacciano a quello che loro chiamano l'habitat naturale: la Champions League.
Una partita di precampionato quindi, senza pretese, giusto per cominciare a mettere un po' di benzina nelle gambe.
Milan-Pro Sesto è la gara ideale per fare un allenamento ad alta intensità e per provare anche qualche volto nuovo. Finisce 6-0 per i rossoneri, com'era facilmente prevedibile, ma sugli scudi ecco apparire un nome nuovo, inatteso, tale Milos Kerkez.
Milos chi? Direbbe qualcuno.
Ma sì, quello che ha fatto due gol negli ultimi due minuti, quello lì.
Il ragazzo nasce a Vrbas, in Serbia, da genitori ungheresi e di professione fa il terzino sinistro. Anzi, direi quasi più un'ala vecchio stampo più che un difensore, viste le sue grandi qualità offensive.
Classe 2003, viene prelevato dal Milan nel mercato di gennaio, proprio all'ultimo giorno, e viene subito messo a disposizione di Federico Giunti, tecnico della Primavera, con il compito di farlo crescere e migliorare, soprattutto in fase difensiva, che per un terzino non è proprio cosa da poco.
Kerkez ha stupito tutti nella sua prima uscita con “i grandi”, dimostrando di avere faccia tosta e una grande voglia di arrivare, cosa che manca a molti calciatori di Serie A: la fame. Il suo idolo, manco a dirlo, è il “compagno” Theo Hernandez, lui sì che asfalta la corsia sinistra ad ogni partita, e dice che un giorno vorrebbe diventare proprio come lui.

Ora, arriviamo al punto.
Io non so se, come cominciano a dire in tanti, Kerkez possa essere tenuto in rosa per fare il secondo al buon Theo (secondo me ci potrebbe tranquillamente stare, complice anche il fatto che non ci sono soldi), ma di sicuro una cosa la so: il campionato Primavera è letteralmente stracolmo di tanti piccoli Kerkez! Avete idea di quanti bravi giovani giocatori ci siano nel nostro calcio U19? Se solo vi soffermaste a guardare qualche partita in più del campionato Primavera vi accorgereste che ci sono anche giocatori pronti per poter affacciarsi al massimo campionato, magari anche facendo esperienza nello spogliatoio o cominciando ad assaggiare l'erba di uno stadio professionistico.
Chi si stupisce che il Milan abbia “scoperto” il nuovo Roberto Carlos forse non conosce la realtà dei campi dove i ragazzi ogni fine settimana si danno battaglia per mettersi in mostra agli occhi dei dirigenti che li osservano dalle tribune. Dirigenti che troppo spesso chiudono gli occhi, consapevoli di farlo. Ce ne sono di Kerkez, e ce ne sono tanti.
E invece no, si vanno a prendere i soloni, degli autentici pacchi, che arrivano da chissà dove, solo perchè hanno fatto 5 partite nel campionato brasiliano, belga, olandese, ecc... e si pagano fior di milioni.
Perché lo straniero è meglio, i giocatori che arrivano da fuori sono più bravi dei nostri. Ma ne siete davvero sicuri? Anche noi abbiamo i nostri campioncini, basterebbe farli giocare, invece di andarli a comprare a peso d'oro (sempre che poi non si rivelino dei bidoni colossali).
Coraggio, ci vuole coraggio e fiducia, perchè ad un 20enne brasiliano che arriva dal Santos, pagato l'ira di Dio si può perdonare tutto, ma un primavera che sbaglia mezzo passaggio finisce in tribuna per 6 mesi.

Ma che bravo questo Kerkez, dicono in tanti. Bravi, avete scoperto l'acqua calda.
Fatevi un giro nelle primavere e vedrete quanti ce ne sono, in tutte le società, e senza dover sganciare cifre esorbitanti.
Lunga vita ai Kerkez dei nostri settori giovanili.
Bravo Milos, fagli vedere chi sei!