Milan vs Juventus è una sfida che affascina i calciofili di tutto il mondo. I club nella loro storia sono stati protagonisti di sfide epiche, di grandi polemiche, come il gol annullato di Muntari al Milan, sono stati protagonisti di operazioni di calciomercato importanti, basti pensare al passaggio al Milan di Roberto Baggio, Filippo Inzaghi, Leonardo Bonucci, Gonzalo Higuain presi dalla Juventus, o il passaggio di Abbiati in prestito alla Juventus proveniente dal Milan dopo un infortunio di Buffon durante un'amichevole nel trofeo Berlusconi contro lo stesso Milan, che compensò prestando, con un gesto da galateo, il portiere ai bianconeri per ovviare all'infortunio del loro estremo difensore. O ancora Edgar Davids dal Milan alla Juventus, lo stesso ritorno di Bonucci alla Juventus dal Milan, e tante altre operazioni di mercato.  Ci sono anche degli sliding doors che hanno sfiorato le strade dei due club e che hanno cambiato le loro storie.

ZINEDINE ZIDANE? NO, PREFERISCO CRISTOPHE DUGARRY.

ESTATE 1996. SESSIONE ESTIVA DI CALCIOMERCATO. Il Milan ha appena vinto lo scudetto nella stagione appena conclusasi. Era  il quindicesimo scudetto del Milan. C'era Fabio Capello in panchina. Il tecnico passò ad allenare il Real Madrid e il Milan lo sostituì con Oscar Washington Tabarez, che allenava il Cagliari. Il Milan l'anno prima prese Roberto Baggio dalla Juventus, che arrivato al Milan vinse subito lo scudetto.

Ariedo Braida, direttore sportivo del Milan, era alla ricerca di rinforzi da consegnare a Tabarez. E così, nel Bordeaux, in Francia, nota questa seconda punta della squadra transalpina, con barba un po' incolta e andatura dinocciolata. Il calciatore ha anche una folta chioma, è dotato di una notevole stazza anche se non segna molto. Nel Bordeaux c'è anche Zinedine Zidane. Braida nota anche questo trequartista talentuoso ma al Milan ci sono già Roberto Baggio e Dejan Savicevic. Decide così di prendere dal Bordeaux solo questa giovane seconda punta e per 6 miliardi di lire conclude l'acquisto di Christophe Dugarry. Senza affondare il colpo su Zinedine Zidane.
Lo stesso anno la Juventus dal Bordeaux fa anch'essa un acquisto, prelevando proprio Zidane dal club transalpino per 7.5 miliardi di lire. Fu un errore di Braida perché quell'anno il Milan arrivò undicesimo e Tabarez verrà esonerato e sostituito da Arrigo Sacchi, che tornerà al Milan per la seconda volta, questa volta senza lasciare il segno. La Juventus con Zidane vincerà lo scudetto nella stagione 1996/97. Lo stesso presidente e patron dell' epoca del Milan, Silvio Berlusconi, tra il serio e il faceto, nel corso degli anni successivi, dichiarò che era solito rinfacciare a Braida quell'errore di non aver preso Zidane dal Bordeaux, ma di aver prelevato solo Dugarry.

A proposito di Dugarry, conosciamolo meglio: 

Cristophe Dugarry nasce in Francia a Lormont il 24 marzo del 1972. Cresce nelle giovanili del Bordeaux ed esordisce nei professionisti proprio con il club francese nel 1988 e resta nel club francese fino al 1996. Nel 1996/97 passa al Milan e vi resta una sola stagione e con il Milan in serie A in 21 presenze realizzerà 5 reti. L'anno dopo passerà al Barcellona, per poi nel dicembre dello stesso anno essere ceduto al Marsiglia. Nel gennaio del 2000 torna al Bordeaux. Nel gennaio del 2003 passa al Birmingham in Inghilterra. Nel marzo del 2004 resta svincolato. Nel luglio del 2004 va a giocare in Qatar, nell' Al Rayyan. Nel febbraio del 2005 si ritira dal calcio giocato. Nella sua carriera ha vinto una coppa di lega francese e una coppa intertoto con il Bordeaux. Con la nazionale francese è stato campione del mondo nel 1998 segnando solo un gol, ed è stato campione d'europa nel 2000, senza segnare mai.  Con la Francia ha vinto anche la confederations cup nel 2001.  Di certo, le storie sarebbero state diverse se al Milan fosse sbarcato anche Zidane dal Bordeaux. Tuttavia sono errori che fanno parte della storia del calcio che ha un destino segnato.

Luciano Moggi, in passato dirigente della Juventus, fece degli sfottò al Milan per l'acquisto di Kakà, per via del soprannome del fuoriclasse brasiliano dicendo che non avrebbe mai portato uno con quel nome alla Juve. Kakà con il Milan vinse un campionato italiano, una supercoppa italiana, 2 supercoppe europee, 1 Champions league e 1 coppa del mondo per club, oltre che un pallone d'oro. Sicuramente Moggi e la Juventus si saranno mangiati i gomiti per quella battuta su Kakà.

Anche il Milan ha avuto il rimpianto di Cristiano Ronaldo. Pupillo di Berlusconi, che durante la finale di Champions League a Roma tra Barcellona e Manchester United nel 2009, vinta dagli spagnoli per 2 a 0, durante la premiazione finale, sussurrò all'orecchio del campione portoghese, cha a quel tempo militava nel club inglese, che gli sarebbe piaciuto vederlo vestito di rossonero. Cr7 accennò un sorriso.  Il portoghese alla fine verrà a giocare in Italia, ma si vestirà di bianconero per militare nella Juventus.

TROFEO BERLUSCONI

Chi lo vince perde lo scudetto. Questo è l'incipit che ha accompagnato per tanti anni questo trofeo amichevole, denominato trofeo Luigi Berlusconi, in memoria del padre dell'ex patron del Milan Silvio Berlusconi. E' un trofeo nato nel 1991 e dal 1995 fino al 2012 ha avuto una cadenza annuale. Nel 2015 c'è stata l'ultima edizione. Il record di vittorie di questo trofeo è detenuto dal Milan, che lo ha vinto per ben 13 volte su 24 edizioni. Ben diciannove volte si sono affrontate Milan e Juventus in questo trofeo amichevole. A due edizioni ha preso parte l'inter (1992 e 2015) come avversaria del Milan, mentre in altri tre casi hanno partecipato squadre straniere. Nel 1993 il Milan affrontò il Real Madrid, nel 1994 il Bayern Monaco, e nel 2014 il club argentino del San Lorenzo, unico club non europeo a partecipare a questo trofeo. La Juventus lo ha vinto 11 volte. La cornice fissa di questo match era ovviamente lo stadio di San Siro. Nel 1995 lo vince la Juventus ai rigori. Quell'anno, 1995/96, il Milan vinse lo scudetto dopo aver perso il trofeo Berlusconi. Stessa cosa successe nel 1998. Nel 1998/99 il Milan è campione d'Italia.  Alla fine, per riepilogare e per non dilungarci troppo, solo tre volte chi ha vinto il Trofeo Berlusconi ha vinto pure lo scudetto, quindi l'incipit che ha accompagnato questo trofeo, ovvero chi lo perde vince lo scudetto, non è del tutto esatto. Il riferimento è per i match tra Milan e Juventus che hanno accompagnato questa diceria.

TUTTA COLPA DEL GOL DI MUNTARI

 E' stato un grande scandalo. Un immenso errore di arbitro e guardalinee e una brutta dichiarazione poco sportiva di Buffon che hanno caratterizzato questo evento. Sto parlando del gol annullato a Muntari in Milan vs Juventus, che probabilmente è costato uno scudetto al Milan e che ha cambiato la storia del club rossonero negli anni a venire. L'arbitro è Paolo Tagliavento, che anni dopo ha ammesso essere stato uno degli errori più grandi che ha fatto nella sua carriera, e che con il Var e la goal line technology non lo avrebbe commesso. Quel match era valido per  la 25esima giornata di Serie A dell'annata 2012/2013 e quell'anno la Juventus allenata da Antonio Conte vincerà lo scudetto con 84 punti.  Il Milan allenato da Max Allegri chiuderà al secondo posto con 80 punti, e con tanta rabbia dentro per il clamoroso e scandaloso errore che ha subito e che ha compromesso la stagione rossonera di quell'anno. Quel match si è giocato il 25 febbraio del 2012 a San Siro. Il Milan passò in vantaggio al 14esimo con Nocerino. La Juventus pareggiò all'83esimo con Matri. Il Milan con quel gol di Muntari si sarebbe portato sul due a zero e tutto l'impatto psicologico che avrebbe avuto sul match stesso e sul proseguo del campionato sarebbe stato positivo e stimolante per il Milan e negativo e destabilizzante per la Juventus. Il gol è stato annullato al minuto 24. Dieci minuti dopo il vantaggio del Milan, che tra l'altro era senza Ibrahimovic squalificato. La palla era entrata di 70 cm. Buffon l'aveva bloccata che era entrata di tanto. Quando il protagonista di un match è l'arbitro o il guardalinee significa che qualcosa è andato per il verso storto. Il portiere bianconero, a fine partita. in maniera non sportiva dichiarò di non essersi reso conto che era entrata la palla e che se si fosse reso conto, non avrebbe aiutato l'arbitro. Lo stesso guardalinee era in posizione favorevole. Assurdo che non abbia visto. Se ci fosse stata la Var, probabilmente staremmo parlano di un'altra storia, probabilmente favorevole e positiva per il Milan. E' acqua passata diranno in molti, ma l'acqua che passò era sporca e poco limpida, e non potabile.

Guardare avanti sempre, ma senza dimenticare il passato, per costruire un futuro cristallino e pulito come acqua limpida, potabile e fresca con cui sarà possibile dissetarsi.







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