Milan-Inter non è solo derby: è casciavit contro bauscia, Rivera e Mazzola, le due Milano così diverse, ma così metropoli italiana per eccellenza. Milan-Inter oggi è sopra ogni cosa la serie di vicissitudini che le ha portate a sprofondare dagli anni 2010-2012 nell’anonimato calcistico, è la storia di come, oggi, le due società non più italiane, stanno interpretando il loro progetto di rinascita.

Su entrambe le sponde del Naviglio si freme oltre il derby, la vera palpitazione è provocata dalla domanda: “quando torneremo nell’élite del calcio europeo? Quando il derby tornerà a valere lo scudetto e non il quarto posto?”
Eppure la resurrezione sembra così vicina, anzi no, ancora lontana.
Fino ad un anno fa sembrava netto il vantaggio nerazzurro: proprietà reale e ricchissima, Nainggolan, una squadra già solida arrivata quarta.
Dalla parte opposta di Milano si piangeva: Yonghong Li si stava appalesando come un parvenu squattrinato, abbandonato dalla cordata, giocatori modesti.

A pochi mesi di distanza la realtà è ben diversa. 
La proprieta’ interista Suning sembra aver relegato l’Inter in fondo agli asset strategici, Icardi che fino all’anno scorso era la certezza, oggi è un separato in casa, una voce accreditata ha confessato a Repubblica che lo spogliatoio Inter è una polveriera divisa in clan : tutto quello che serve per imporre una rivoluzione lunga e costosa.
Di contro i rossoneri viaggiano spediti col vento in poppa: Elliott, sembra, terra’ il Milan fino a quando lo avrà restituito agli antichi fasti, la campagna d’inverno ci ha consegnato Piatek che è già un eroe, Gattuso ha in mano uno spogliatoio che lo adora e lo segue.
Gia’, chi lo avrebbe detto pochi mesi fa? Il Milan è anni luce in vantaggio sui cugini: il rientro tra le big d’Europa è lì ad un passo! Qualificazione Champions, tre acquisti stile Pistolero in estate e il gioco è fatto!

Sfruttiamo il vento favorevole per crescere come squadra! Impariamo ad imporre il gioco senza paura! La gloria è a pochi passi, non perdiamo questa straordinaria opportunità!
L’opportunita’ per eccellenza è proprio stasera: affrontare dopo tanti anni il derby tenendo in mano le redini del gioco significherebbe aver fatto quel salto definitivo da grande squadra che oggi ancora manca... e questo derby, con un’Inter che si è auto sfasciata, è la migliore occasione.