Il Milan, nel momento in cui rientrerà in Champions League, che è il suo habitat naturale, dovrà giocoforza cambiare molto. Il rientro nell'olimpo del calcio significa per il Milan passare allo step successivo nel percorso di crescita che sta compiendo. Un Milan che è destinato a tornare ad alti livelli di competitività internazionale ma che sarà una competitività moderna, anche vincente, ma diversa da quella passata firmata Fininvest-Silvio Berlusconi , come è logico che sia.

La Champions league è di un livello più alto rispetto alla Serie A, specie se si va sempre più avanti nella manifestazione e si arrivano ad affrontare i maggiori top club europei. E il Milan dovrà cambiare anche il modo di giocare, il modo di impostare il calcio mercato, incrementare l'esperienza nella rosa della prima squadra con innesti di qualità e anche alzare un pò l'età media della squadra. In Champions ci vuole gente di esperienza, con 'lo zecchino d'oro', una squadra troppo giovane ed inesperta non si va lontano. E il Milan non può fare la comparsata in Champions, ma la deve onorare evitando di uscire al primo turno. E' difficile vincerla, specie se non la giochi da un pò di anni, ma non per questo non bisogna provarci. Bisogna riacquisre quel tipo di mentalità, ovvero giocare sempre per vincere. E questo tipo di mentalità te la possono dare solo i top player affermati e con esperienza, oltre che la stessa società se ha nel management gente di alto profilo. E il Milan rientra in questa categoria con gente come Paolo Maldini, Leonardo, Gazidis, il presidente Scaroni, Moncada e la proprietà, Elliott management corporation, che non hanno bisogno di presentazioni. Per quanto riguarda i calciatori, bisogna fare un salto di qualità sia in riferimento alla competitività tecnica che esperienzale.

Il Milan gioca con il 4/3/3. Il centrocampo ha il baricentro basso con Bakayoko centrale, che sta davanti alla difesa, e che ha maggiori attitudini difensive, e mezz'ale Kessié e Paquetà, quest' ultimo l'unico veramente offensivo dei tre. Il più offensivo sicuramente. In Champions giocando così il Milan rischia figuracce perché i top club europei ti aggrediscono e così si rischia di fare partite chiuse in difesa, di fare del catenaccio, come fanno spesso le piccole squadre quando incontrano i top club. Il Milan in Champions non deve fare la piccola. Deve comportarsi da grande. Probabilmente il Milan l'anno prossimo cambierà modulo di gioco.

In Champions è necessario giocare in un altro modo. Può essere una buona idea riproporre "l'albero di natale Ancelottiano", ovvero il 4/3/1/2. Rumors di mercato accostano al Milan Gareth Bale, ma non solo, perché molte fonti danno il club rossonero interessato ad Alexis Sanchez, Saint Maximin, Everton, Boubacar Kamara, il probabile ritorno per fine prestito di André Silva, che il Siviglia non é certo di riscattare poiché il portoghese ha sì dimostrato le sue qualità, ma anche discontinuità. Sono usciti anche dei rumors di mercato per quello che concerne le cessioni, alcune riguardanti anche Alessio Romagnoli e Patrick Cutrone. 

Il capitano del Milan, Alessio Romagnoli, nato ad Anzio il 12 gennaio del 1995, è INCEDIBILE! La società Milan lo ha ribadito più volte, ma anche lo stesso Romagnoli più di una volta ha detto che vuole restare per tanti anni al Milan. A volte ci sono queste boutade di mercato. C' è stato anche un tweet del Chelsea sul suo account ufficiale che accostava Romagnoli come obbiettivo di mercato dei blues subito subissato di messaggi dei supporter rossoneri che in maniera divertente hanno fatto capire che non c'è trippa per gatti, che il capitano non si tocca e non si muove dal Milan. E' cosa risaputa da tutti. Persino il mio gatto Bob sa che Romagnoli è incedibile. 

Non so perché un club arriva a pubblicare un tweet del genere, poi rimosso poco dopo, a seguito dei tanti commenti dei supporter rossoneri, rischiando di creare anche destabilizzazione. C'è stato sicuramente un fraintendimento. Probabilmente non era intenzione del Chelsea creare un caso. Tra l'atro, chi scrive, in Inghilterra simpatizza per il Chelsea. Si poteva tranquillamente fare un tweet dove si chiedeva ai propri tifosi chi avrebbero voluto l'anno prossimo nella loro squadra del cuore, senza indicare inesistenti e impossibili trattative di mercato. Io personalmente lo considero un piccolo errore di comunicazione e che criticherei anche se lo avesse fatto il Milan, poiché, specialmente con il mercato chiuso e nel cuore della stagione, bisogna avere rispetto per i tesserati altrui.

Su Cutrone c'è stato un "vediamo" detto in risposta al padre del calciatore a chi gli chiedeva del futuro del figlio che ha destato un pò di dubbi sulla permanenza al Milan del bomber rossonero. Si parla di un interessamento dell'Atletico Madrid per lui, club dove potrebbe trovare Alvaro Morata come compagno di squadra, che è il suo idolo.

Dubbi che possono anche starci ma che secondo me non hanno motivo di esistere. Cutrone se non gioca, come tutti i calciatori, non può essere contento. E comunque non ha mai esternato malessere o voglia di andare via, anzi proprio l'opposto. Tra l'altro, se per assurdo venisse ceduto, nemmeno all'Atletico Madrid potrebbero garantirgli la titolarità, come nessun top club al mondo potrebbe farlo. Si è anche parlato di un interessamento del Torino per Cutrone, ma, con tutto il rispetto per il Toro, sarebbe un passo indietro per la carriera di Cutrone, anche a livello economico, poiché al Milan può guadagnare molto di più. Inoltre é difficile che il Torino possa soddisfare le richieste del Milan se per assurdo si entrasse nell'ottica di cedere Cutrone. Il Milan potrebbe chiedere tranquillamente 60/70 milioni per Cutrone, con i prezzi di oggi è probabile che questo sia il minimo che il Milan possa chiedere. E' fantamercato. Semmai dovesse essere ceduto più probabile all'estero. Ma è altamente probabile che resti al Milan, se non addirittura certo. 

Tornando al nuovo modulo del Milan in Champions, il 4/3/1/2 ancelottiano potrebbe vedere Bakayoko alla Gattuso come mezz'ala destra, Milinkovic Savic, che è ancora un obbiettivo di mercato del Milan, alla Pirlo come playmaker, anche se non ha le stesse caratteristiche, Bale come Seedorf e Paquetà alla Kakà dietro le punte con Piatek e lo stesso Cutrone o qualcun altro in avanti, con Saint Maximin, che può essere impiegato anche trequartista come alternativa a Paquetà. Nulla di certo, sono solo ipotesi al momento di mercato e di moduli di gioco.

Nel Milan l'anno prossimo non ci saranno Montolivo e Bertolacci, ai quali scade il contratto e probabilmente non ci saranno nemmeno Abate, che può andare ai Los Angeles Galaxy, dove gioca Ibrahimovic, e forse due se non addirittura tutti e tre tra Kessié, Calhanoglu e Suso. Possono partire tutti e tre e portareuna grossa somma nelle casse del Milan. Partiranno sicuramente anche José Mauri, Strinic e Laxalt e uno tra Antonio Donnarumma e Plizzari, quest'ultimo in prestito. Se non addirittura tutti e due con la promozione di un canterano come terzo portiere dietro Reina e Gigio Donnarumma, o addirittura un nuovo acquisto.Come innesto in difesa, nel ruolo di terzino sinistro, è quasi impossibile, ma non mi dispiacerebbe Benjamin Mendy del Manchester City.

La domanda è che io mi faccio è se per esempio se un Suso mi possa fare la differenza in Champions come la fa in Serie A. Se andiamo in Champions bisogna entrare nell'ottica non di fare una rivoluzione nella rosa del Milan ma quantomeno acquisire elementi di portata internazionale come Bale o Alexis Sanchez, che ci starebbe benissimo nel Milan.

Al Milan viene accostato ancora Radamel Falcao. L'esperienza  c'è l'ha, ne ha da vendere, ma forse ha già dato tutto. Poteva andare bene per il Milan l'anno scorso, due anni fa magari, ma non credo che possa ancora dare molto. Piuttosto come quarta punta, se si gioca a due, personalmente punterei su Belotti. Con la Champions ci sarà spazio per tutti e bisogna avere anche una panchina importante. E bisogna anche prendere elementi di esperienza internazionale.

La Champions porterà il Milan a dover cambiare molto. Senza rivoluzionare, ma qualche cosa di davvero importante andrà fatto in sede di mercato.