Amici rossoneri è incredibile quello che ci stanno facendo, quello che sta avvenendo intorno alla nostra squadra del cuore.

Fatti, misfatti, pareri, pronostici addirittura sentenze già scritte in un miscuglio di meschinità, nessuna pro, ma tutte contro il Milan; bocciato dall'UEFA, criticato dai Media, ignorato dalla federazione, attaccato da tutti, in qualche caso anche da chi si dichara suo tifoso......

Ogni santo giorno, da quello in cui ha subito dalla UEFA,  non una sanzione ma un sopruso, nessuno ha risparmiato alla Società rossonera attacchi a tutto spiano, in tutte le sedi possibili e immaginabili.

Lo scenario dipinto è stato a dir poco catastrofico: nel caso migliore la proprietà sarebbe passata di mano a Elliot, che l'avrebbe immediatamente rivenduta a potentissimi imprenditori russi, americani, o sceicchi arabi; già era sicuro che l'attuale proprietario e Presidente del Milan non sarebbe stato in grado di trovare i 10 milioni di euro, necessari per ottemperare al primo versamento concernente un nuovo aumento di capitale.

I bene informati hanno parlato di una lettera di spiegazioni che Li avrebbe inviato ai Piccoli azionisti della Società, che a loro volta - forse condizionati da quanto succede in questo periodo attorno al Milan - lo hanno messo con le spalle al muro, sventolando la scadenza del termine per l'adempimento, come un ultimatum che solamente si concede tra parti in guerra e non tra comproprietari di una azienda che sta a cuore e si dovrebbe amare.

Ebbene, questo signore -  di cui poco si conosce e già solo per questo è già stato classificato come inadeguato persino in sede UEFA, che non cerca pubblicità, che non rilascia dichiarazioni, che non invia lettere di chiarimento, che non appare in tv, radio e neppure Social, che non critica nessun collaboratore e che sembra non muovere ciglio di fronte ai ripetuti attacchi personali che gli piovono addoso da ogni parte, coinvolgendo anche la sua famiglia - questo Signore parla solo con i fatti.

Yonghong Li ha fatto nuovamente fronte agli impegni ed ha versato anche i 10 milioni per aumento capitale, che come una cartina al tornasole, rappresentavano il limite tra  solvibilità e fallimento; ancora una volta Elliot deve starsene buona spettatrice privilegiata ad attendere nuovi eventi, ma non potendo interferire sulla proprietà del Milan.

Per la prima volta abbiamo finalmente letto su un quotidiano sportivivo storicamente avverso al Milan, un articolo a firma Xavier Jacobelli con parole certamente di difesa,  che altro non sono che il rispetto dei fatti avvenuti.

Yonghong Li ha sempre rispettato gli impegni, ha investito complessivamente 1 miliardo di euro nella operazione Milan e se il debito verso Elliot comprensivo di interessi assomma a ca. 370 milioni, significa che 630 milioni, ripetiamo 630 milioni il signor LI li ha cacciati di tasca propria!

Inoltre ha messo a disposizione della Società oltre 200 milioni per la effettuazione della campagna acquisti 2017; in più ha puntualmente coperto la gestione dei costi di una società come il Milan, pari a ca. 100 milioni l'anno. 

Le campagne denigratorie e le investigazioni che lo hanno collegato a società cinesi in decozione si sono arenate, perchè quelle procedure che dovevanno affossarlo, si sono arenate e chiuse senza nocumento alcuno. Invece i bisogni e gli obblighi col Milan sono sempre stati assolti con puntualità.

Questi sono i fatti.

Cosa pretenda la UEFA da lui e dal Milan non è comprensibile; il rifinanziamento del debito in bilancio? c'è un termine del 15 ottobre che scade fra 135 giorni: possibile che la UEFA non possa attendere l'esito prima di assumere provvedimenti.... La continuità aziendale? E' stata mai chiesta prima a qualcuno.....? quali sono le regole che ne determinano la valutazione? quali sono le norme non rispettate dal Milan? Si parla di incertezza, ma scusate l'incertezza cos'è? uno stato d'animo!

E vorreste condannare il Milan per uno stato d'animo? per una sensazione?

Ma infine ed è paradossale: tutti, ma proprio tutti siamo d' accordo nel dire che, nel caso che Yonghong Li risultasse insolvente il Milan passerebbe nelle mani di Elliot, sulla cui potenza economica nessuno nutre dubbi. E allora qual'è il problema?

Giovedì è il giorno del giudizio: per chi è alla sbarra certo, ma per una volta lo sarà anche per chi giudica!