Milan e Donnarumma, tornano in qualche modo a parlarsi. Mercato rallentato. Tifosi imbufaliti o disorientati. La telenovela continua e a reti unificate.
Non c'è social o media di qualsiasi genere che non tratti il caso. Miliardi di parole gettate nel mare magnum di Internet rappresentano un caso sociologico e sportivo di proporzioni inusitate e uniche. 

I segnali di questi giorni vanno verso un riavvicinamento tra le parti, attraverso il silenzio ufficiale del Milan e le uscite "fuori porta" del talento del Milan si percepiscono spifferi di riappacificazione. E' lecito chiedersi se proseguire con Donnarumma sia indolore, utile o necessario. E' possibile resettare e ripartire, certo. Ma non possiamo aspettarci che il rapporto a tre, Milan, Donnarumma e tifosi, possa essere proficuo come un tempo, quando era quasi romantico e fiabesco. Anzi.

Donnarumma non è più recuperabile, perché da quest'anno lo conosciamo in maniera diversa: la sua freschezza si è trasformata in una rigida armatura da ragazzone del folle calcio dei giorni nostri.
E' apparso il cinismo, l'arrivismo e si è cancellata, già agli albori, una storia bellissima.
Sottolineiamo "apparso" perchè l'uomo, il ragazzo, il portiere, non parla. Il non vedo, non sento, e infine non parlo, è deleterio perché irrispettoso verso tifosi e società; è un altro masso che divide e allontana.
Possibile che fosse la divisione auspicata da Mino Raiola. Il suo eccellente procuratore dalle mille storielle e una clava, a cui Donnarumma giura amore eterno ("Ieri, Oggi e Domani"), è la spada e la mente dei suoi problemi con il Milan. In una Nazionale in cui è consentito l'uso dei social anche per farsi del male, Gigio è uscito proprio ieri dal seminato del suo procuratore, aprendo e chiudendo solchi alla velocità di pochi byte, palesando così la sua giovane età sulla tastiera.
Essere giovani non è un male, ma esserlo contro gli interessi del Milan lo è. 

Il Donnarebus deve concludersi con una presa alta e sicura, esemplare e concreta.
Lo si ceda alle migliori condizioni possibili. Per i rimpianti ci sarà tempo, ma per l'immediato ne è rimasto pochissimo.

Danilo Stefani