Nulla gli sfugge. La sua organizzazione ha occhi dappertutto. Fiuto per i talenti, lungimiranza, occhio di lince, ovvero riuscire a scrutare oltre i muri, guardare quello che la maggior parte non vede e non intuisce. Avere intuizione, bravura nello scovare futuri campioni prima che altri se ne accorgano. Geoffrey Moncada è il protagonista ed è uno dei registi principali del calciomercato del Milan. Lui alla regia e i suoi 13 talent scout a recitare sotto la sua direzione. Moncada può essere definito come un detective che ha dei collaboratori che gli suggeriscono delle piste da seguire. Queste strade da seguire portano a qualche talento promettente da prendere.

Lo scouting è importante, in qualsiasi club, anche in quelli che vanno per la maggiore e che hanno grossi budget a disposizione. Diviene ancora più importante ovviamente se non si hanno budget corposi da investire sul calciomercato. In Italia c'è l'Udinese che è stata una dei precursori assoluti di questo modo di lavorare dando sempre molta importanza agli scout e al lavoro dello scouting. L'Udinese ha da sempre una rete di osservatori molto competenti, una sala video all'interno dello stadio friuli dove vengono visionati filmati di vari talenti proveniente da vari parti del globo terracqueo, e vengono visionate partite di campionati stranieri e minori sempre alla ricerca di qualche elemento valido. La stessa Udinese mette a disposizione un insegnante ai nuovi acquisti stranieri affinchè imparino la lingua e siano facilitati nell'integrazione. E inoltre ha delle scuole calcio dove costruire i talenti da sé in diversi posti, tra cui anche in Colombia.  

Geoffrey Moncada, classe 1987, francese, è il responsabile del settore scouting del Milan. Ha lavorato per 6 anni al Monaco ed è specializzato anche nell'analisi dei video. Lavora molto con le piattaforme come Wyscout e ha un database sconfinato nel quale ai raggi X raccoglie numerosi dati e performance dei talenti e profili più interessanti. Moncada coordina un lavoro di 13 persone suoi sottoposti. C'è sia l'analisi dei video ma anche le osservazioni sul posto. Di questi 13 scout, 10 lavorano per la prima squadra mentre 3 di loro sono addetti a cercare talenti per l' Under 16, l' Under 17 e l'Under 18. 9 di loro sono osservatori in movimento all'estero e in Italia, 3 sono fissi tra Nord e est Europa, e 1 resta fisso in Sudamerica. Preparano relazioni molto dettagliate sui talenti notati e vengono riportati a Moncada con una regolare cadenza. A sua volta Moncada discute con gli altri dirigenti sul da farsi, presenta loro le relazioni e discutono su chi ingaggiare. Il tutto avviene dopo una scrupolosa scrematura e vengono selezionati i profili migliori da sottoporre all'attenzione della società per decidere se procedere o meno con l'ingaggio del calciatore segnalato. Spesso sono gli stessi osservatori che partecipano a questo dibattito per riferire personalmente il loro punto di vista sui calciatori visionati, spesso con delle visite in sede o tramite video conferenze. Moncada in passato, per il Monaco, ha scoperto diversi talenti insieme al suo staff come il francese Soualiho Meité, il belga Youri Tielemans, l'italiano Antonio Barreca e il fiore all'occhiello Kylian Mbappé, stella francese, scoperto quando aveva 12 anni. Mbappé è stata una grande intuizione e il merito Moncada lo deve condividere con l'allora collega Marc Westerloppe.

App e programmi di data-analisi di ultima generazione, e osservatori molto capaci e attenti con occhi di lince. E così che il detective Moncada scopre e acciuffa i migliori talenti da portare al Milan.
Questo è il magico mondo di Moncada. Nulla viene lasciato al caso. E' un lavoro molto meticoloso quello che fanno Moncada e il suo staff, un lavoro di semina certosino che con un po' di pazienza darà i suoi frutti. Il mercato del Milan passerà da Moncada e dal suo staff che avranno un ruolo importante nella campagna acquisti del diavolo rossonero.