Ma quanto caos gravita intorno al Milan ultimamente? 
La società passa da uno scenario ad un altro nel giro di poche ore, una montagna russa di sensazioni incredibili. 
C'è da aspettare la sentenza Uefa, programmare la stagione in base a questa decisione e già questo non è problema di poco conto e in società cambia tutto in un attimo. Si aspettavano i soldi di Li che non sono arrivati, il Milan quindi passerà al fondo Elliot e da lì poi bisogna vedere chi vorrà entrare e in che modo, socio di minoranza o addirittura di maggioranza. 

Spuntano nomi come funghi, funghi quasi tutti americani, prima il ricco proprietario del Delfin's, ora un'altro potente proprietario di una squadra di baseball il signor Rickett, già il nome sarebbe una garanzia migliore di Li, sesta famiglia più ricca degli Stati Uniti che sembra interessata ad acquisire parte del Milan dal fondo Elliot. C'è un po' l'idea che tutti lo vogliono, questo Milan, ma che poi alla fine non se ne faccia mai nulla.

Alla fine qualcuno lo prenderà e molti milanisti esulteranno sognando un'altra estate da protagonisti come quella dello scorso anno che li aveva visti protagonisti sul mercato con oltre 200 milioni spesi, salvo poi ritrovarsi alle condizioni attuali, ma fate attenzione, gli americani non sono né sceicchi, arabi né tanto meno petrolieri russi, hanno un modo di fare affari totalmente diverso e un approccio molto americano, vedi Pallotta e la Roma, che sicuramente sta facendo bene sotto il profilo della solidità finanziaria, ma lontano anni luce dai proclami di mercati folli. 

Vedremo, qui le cose cambiano da un momento all'altro, aspettiamo l'ultima voce.
Attenti però poi che solitamente il cane con troppi padroni è quello che muore di fame.