CAGLIARI VS MILAN 0 A 2 (46' LEAO, 64' IBRAHIMOVIC )

FORMAZIONE MILAN: 4/4/2: G.DONNARUMMA, CALABRIA, MUSACCHIO, ROMAGNOLI, T.HERNANDEZ, CASTILLEJO, KESSIE, BENNACER, CALHANOGLU, IBRAHIMOVIC, LEAO. Coach: Pioli. Nel secondo tempo sono entrati Bonaventura per Calhanoglu, Conti per Calabria e nel finale Rebic per Leao.

Nel segno di Ibra e Leao. Il Milan espugna Cagliari e porta a casa i tre punti. Ibrahimovic sta portando la giusta scossa e soprattutto sta portando a crescere e a maturare un gruppo molto giovane. E' papà Ibra, è come un padre o un fratello maggiore per i suoi compagni. Ibra è tutto. E' calciatore, allenatore, mental coach, punto riferimento, guida, leader. Viene percepito come qualcuno da seguire dai compagni, come l'uomo di punta della squadra. Ibra lo si è visto mentre dava indicazioni in campo, richiamava i compagni, li teneva sull'attenti. E' un leone, un guerriero, un grande professionista. Non molla mai e dà il massimo in ogni match. Questa è tutta esperienza, è un insegnamento che lascerà ai compagni che ne dovranno fare tesoro. Ibra, il salvatore. Moltiplica gol e assist. Ma non è l'unico miracolo fatto. C'è stato un evento storico che ha fatto da cornice alla vittoria del Milan, la panchina di Jesus Suso, che dal nome sembrerebbe uno che doveva moltiplicare pani e pesci, e invece moltiplicherà le sue panchine se non andrà altrove. Il suo procuratore, Mino Raiola, é chiamato a fare un miracolo e a trovargli una nuova sistemazione. Il Milan ha cambiato modulo. Questa squadra deve giocare con le due punte. Lo si diceva da tempo nonostante la testardaggine dei coach che si sono susseguiti, da Giampaolo a Pioli. Fosse stato fatto prima, dall'inizio dell'annata, chissà, magari la stagione prendeva un andazzo completamente diverso e migliore, con Piatek e Leao schierati insieme titolari. Ma forse, adesso, non ci sarebbe Ibrahimovic. E' difficile a dirsi. Il destino prevedeva che la situazione andasse in questo modo, e che tornasse Ibra per far sì che si passasse a giocare con le due punte. Ibrahimovic e Leao sono una coppia ben assortita. La valorizzazione del portoghese ex Lille passa proprio dai piedi e dalla testa di Zlatan Ibrahimovic. Con lo svedese al suo fianco, Leao potrà emergere e mettere in mostra tutto il suo grande talento se seguirà i dettami e gli insegnamenti che Zlatan gli darà. Il portoghese ha numeri notevoli, ma come tutti i portoghesi, definiti da molti i brasiliani d'europa, tende ad essere un pò lezioso nelle giocate. Deve essere più concreto ed efficace. Meglio un gol di un tunnel. Le leziosità vanno fatte solo se portano risultati concreti o eventualmente a risultato largamente acquisito per deliziare i tifosi.

Il Milan ha segnato due gol in un solo match. Il diavolo rossonero ha segnato solo 18 gol fino ad oggi. Farne due in trasferta al Cagliari, coincise con il cambio di modulo, é segno che qualcosa sta cambiando su questo fronte. 13 tiri totali e 4 tiri nello specchio della porta cagliaritana da parte dei rossoneri. E' stato scelto il 4/4/2. La prima cosa da fare era cambiare modulo, abbandonare il 4/3/3, e schierare le due punte rinunciando al tridente. E' stato fatto. Personalmente chi scrive avrebbe optato per il 4/3/1/2, perchè non abbiamo esterni puri di centrocampo. Castillejo e Calhanoglu sono stati schierati in queste posizioni e hanno fatto bene. In rosa c'è Jack Bonaventura, che ha sostituito Calhanoglu e che già in passato ha ricoperto questo ruolo, anche se contro il Cagliari é apparso un pò sottotono. Calhanoglu ha offerto una prova di sostanza e sufficiente. Prova più che sufficiente per Castillejo nel suo nuovo ruolo. Grande corsa e anche un assist per il gol di Leao.  Il discorso é che se si passa a giocare con il centrocampo a quattro, c'è bisogno di esterni di centrocampo. E se proseguirà l'esperimento felice di Castillejo e se Calhanoglu crescerà in questo suo nuovo ruolo, c'è solo Jack Bonaventura come alternativa di ruolo. Si può spostare in tal caso Andrea Conti come esterno destro di centrocampo, ma poi si toglie un elemento nel parco dei terzini destri, dove resterebbe solo Calabria. Gli uomini sono contati e la società deve prendere elementi duttili a centrocampo nel ruolo di esterni oppure sperare di non avere infortuni perché la coperta sembra essere un pò corta.

Kessié e Bennacer hanno ricoperto la zona centrale della metà campo. Grande prova del francese naturalizzato algerino. Bennacer è stato un box to box. Bravo sia in fase di interdizione che in quella offensiva. Ed è stato uno dei migliori del Milan. Kessié é tornato nel ruolo che ricopriva nell'Atalanta e ha fatto meglio rispetto alle sue ultime uscite dove veniva schierato mezz'ala destra. Stesso discorso di sopra. Bisogna avere anche le giuste alternative, almeno numeriche. Krunic e Biglia possono giocare centrocampisti centrali in una metà campo scherata a 4, ma Biglia non dà le dovute garanzie fisiche. La società, a prescindere dalle uscite, dovrebbe fare un intervento, magari riuscire a fare uscire un esterno d'attacco che non serve più, visto il cambio di modulo, come Suso, e reinvestire in un centrocampista centrale. In avanti la coppia Ibra-Leao sembra fatta per giocare insieme. E' necessario avere un parco attaccanti composto da 4/5 elementi, con una alternativa a Ibra e una alternativa di Leao almeno. 

Leao ha segnato con un tiro di destro su assist di Castillejo, tiro deviato da un difensore del Cagliari, Pisacane, ma gol comunque di Leao. Grande talento, potenziale crack, quando strappa fa paura. Deve essere più freddo e cinico sotto porta. Più concreto e meno lezioso.

Ibrahimovic contro il Cagliari ha trascinato la squadra. 97 minuti in campo a 38 anni con sole due settimane di allenamenti. E prima della frazione di gioco fatta contro la Sampdoria nel match precedente, non giocava da due mesi. Ha segnato un gol, quello del due a zero, grazie ad un assist al bacio di Theo Hernandez (autore di una prova più che sufficiente come tutto il reparto arretrato), un tiro di sinistro di prima rasoterra angolato e imparabile, gliene hanno annullato un altro, ha guidato i compagni che con lui in campo giocano più sicuri e tranquilli. Zlatan Ibrahimovic è stato il migliore in assoluto del match.

Il Milan deve avere come obbiettivo numero uno la Coppa Italia. E deve migliorare partita dopo partita in campionato. Con Ibrahimovic  tutto é possibile. La società non deve svenarsi sul mercato, ma fare qualcosa di utile che possa migliorare questa squadra. La coppa italia, che in molti snobbano, può essere la competizione che salverà la stagione al Milan. Nulla va lasciato al caso. Ibra può trascinare al risveglio il diavolo rossonero.
L'importante è non fermarsi, ma dare continuità a questi risultati positivi.