Stiamo assistendo all'ennesima stagione anonima, da 7 anni a questa parte, per non dire fallimentare.
Giudizi affrettati? Forse. Ma stiamo ai fatti.
Il Milan quest'anno, anche dalle dichiarazione di dirigenti e società, ha intrapreso un'operazione più economica che tecnica per mettere in ordine i conti.
Da luglio il mister Giampaolo ha avuto a disposizione una rosa. Ha iniziato la tournè americana con un principio di idea e di schemi per come far giocare la squadra.
Bene, ci troviamo quasi a ottobre, con quattro partite alle spalle, con una sensazione di vuoto e di nulla. Il Milan, non ha un gioco, non ha schemi, non da l'idea di essere una squadra. Ancora si è aggrappati all'equivoco Suso, giocatore normalissimo che riesce a giocare solo in una parte del campo, molto discontinuo. Con giocatori come Paquetà e Calhanoglou schierati in ruoli non loro, che non hanno mai ricoperto. Con un attaccante, Piatek, che non è un fenomeno, non è Ibrahimovic, va servito e rifornito di palloni giocabili.

Il Milan ha il record neativo di tiri in porta. Inoltre, ci sono giocatori come Caldara (sparito), Conti (utilizzato dopo mesi, nel derby e quindi bruciato) Leao (a detta di molti un possibile campione, ma utilizzato pochissimo) Rebic (forse l'unico col cambio passo) infine Duarte (che non si sa quando potrà esordire) utilizzati poco e male.
Le altre squadre sono molto più attrezzate e molto più avanti del Milan. Prevedo un'altra, ennesima, annata triste.