Ieri, oggi, domani è il titolo di un film capolavoro italiano interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni con la regia di Vittorio De Sica, padre di Christian De Sica, e vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1965. Film diventato cult per lo spogliarello di Sophia Loren, poi riproposto e diventato ancora più virale con la citazione del medesimo spogliarello nel film 9 settimane e 1/2 con Kim Basinger, con sottofondo musicale il pezzo di Randy Newman You can leave  your hat on, reso famoso e reinterpretato da Joe Cocker, che consacrò questo brano a icona dello striptease. Ebbene questo titolo, Ieri, oggi, domani, può essere usato per descrivere la situazione del Milan, attuale, ma che è simile ad un passato recente. Situazioni che si ripropongono costantemente, come un qualcosa che si è già vissuto, come una turbolenza che si ripropone e che non è stata superata del tutto. Un nuovo closing, così Ieri, e così Oggi. Ieri c'erano le fake news sul Milan. Oggi ci sono le fake news sul Milan. Come un film già visto. Ieri "i cinesi non esistono", oggi "gli americani non esistono". Stessa trama.

Cominciamo con il dire che i cinesi esistono così come gli americani esistono. Elliott, che è americano, non presta i soldi a chi non esiste, e Yonghong Li esiste ed è cinese, ed è un collettore di capitali.  E forse non è uno sprovveduto, magari ha un asso nella manica e stupirà tutti. Entro fine mese entrerà in società questo nuovo socio. Yonghong Li dovrà versare i 32 milioni di aumento di capitale sociale entro il 28 giugno. Se non lo farà, lo farà Elliott, che prenderà subito il controllo del club, e Lì avrà 7 giorni di tempo per restituire questa somma con i relativi interessi. Se non lo farà, allora ci sarà la prassi che vedrà Elliott subentrare definitivamente al posto di Yonghong Li. Questo sempre nell'ipotetica ipotesi che Yonghong Li non adempia ai suoi obblighi finanziari. A meno che Yonghong Li non sia certo di riuscire con certezza assoluta a rifinanziare il debito di ottobre con il fondo Elliott, accetterà una delle proposte arrivate per affiancarlo con una quota societaria, oppure temporeggerà sperando di ricevere proposte migliori se queste ricevute non lo aggradano. Ricordiamo sempre che Yonghong Lì deve versare 32 milioni entro il 28 giugno, e questo non è niente, perché ad ottobre deve restituire, al netto degli interessi, circa 380 milioni al Fondo Elliott, che esiste. Ragion per cui è lecito e plausibile pensare che Li Yonghong sappia quello che fa, perché se lascia il Milan al fondo Elliott perde quasi tutto quello che ha investito; se vende una quota di maggioranza e si tiene una quota di minoranza, ha più possibilità di salvaguardare gran parte del suo investimento e nel corso degli anni rientrare ulteriormente se mantiene parte degli introiti commerciali del Milan in Cina. Le ipotesi più calde per quello che concerne il socio, sono quelle che hanno il volto e il portafoglio soprattutto di Stephen Ross e John Fisher, entrambi americani, ed esistono. Ma occhio alle sorprese. 

Per quanto riguarda la Uefa, il Milan può contare, qualora lo ritenga opportuno, sul sostegno del fondo Elliott, disponibile a supportare e a sostenere il Milan a Nyon, davanti alla Camera giudicante della Uefa. C'è moderato ottimismo, più che altro, specialmente per l'eventuale ricorso al Tas, qualora la Uefa dovesse davvero decidere di proseguire con la sua ingiustizia ed escludere il Milan dalle coppe. Decisione che non ha niente a che fare con il FFP, ma è una decisione politica volta a colpire Li Yonghong e la mancanza di trasparenza sulla sua figura imprenditoriale. Questo voler fare le pulci alla proprietà del Milan può anche essere positivo per il club, a patto che faccia danno solo a Li e non al Milan. E l'esclusione dalle coppe non è un bene per il Milan, anche se poi l'eventuale ricorso al Tas sarebbe favorevole a ribaltare la situazione in favore del club rossonero.

Tuttavia, in attesa di novità, che arriveranno a fine mese per quanto riguarda la proprietà e l'ingresso di un nuovo socio, strano a dirsi, ma c'è anche il calciomercato tra gli argomenti di attualità rossonera. Kalinic, secondo quanto riportato da Premium Sport, è vicino al Siviglia che lo preleverà in prestito con obbligo di riscatto per 20 milioni. Bacca piace in Spagna. Non tornerà al Milan. Vuole restare al Villarreal. Può rientrare in una operazione che prevede il passaggio al Milan del talento spagnolo classe 1995 Samu Castillejo. Per lui il Villarreal chiede 39 milioni, il Milan valuta Bacca 15.5 milioni. Si tratta. Griezmann resterà all'Atletico Madrid e questo allontana Suso dagli spagnoli. Nonostante la clausola potrebbe restare al Milan. Bertolacci può restare al Genoa per 5 milioni. Gomez ha diverse richieste dal Sudamerica e dall'Europa. Porterà nelle casse del Milan 6/8 milioni. Gattuso ha detto che arriveranno tre nuovi elementi, ma potrebbero essere anche quattro, tra cui un grande centrocampista. Gli indizi portano a Ceballos del Real Madrid. Può essere preso in prestito biennale. Arriverà un vice Kessiè, oltre ad una punta in avanti. André Silva resterà con molta probabilità, così come Ricardo Rodriguez. Se Suso resterà, allora non arriveranno Depay o Callejon. Per il centrocampo c'è ancora in auge l'ipotesi di prendere a parametro zero Milan Baldelj, oppure in prestito dal Bayern Monaco Renato Sanches, reduce dalla negativa esperienza allo Swansea e assistito da Jorge Mendes.

Non è escluso che, qualora André Silva dovesse fare un grande mondiale, il Milan non opti di puntare su di lui titolare l'anno prossimo, investendo il grosso della somma sul grande centrocampista. Il portoghese, nel match d'esordio del suo Portogallo contro la Spagna finito 3-3, è partito dalla panchina a discapito di Guedes, che ha deluso molto ed è entrato solo nel secondo tempo. Non è escluso che possa venire provato titolare nei prossimi match. Cristiano Ronaldo stravede per lui. Con il suo potenziale tecnico potrebbe essere davvero, se dovesse essere schierato titolare, la rivelazione di Russia 2018. Tornando al Milan, per concludere, Ieri e oggi sono molto simili, ma il domani sarà migliore. Magari con una proprietà americana, Ceballos e l'esplosione di André Silva a Russia 2018. Stay tuned!