Da sempre quando una società crea una squadra, ma i giocatori non si dimostrano all'altezza delle aspettative, a pagare è sempre, o quasi, l'allenatore. È una certezza, l'esonero di un allenatore sembra sempre essere la panacea di tutti i mali. 

Il Milan, dopo questo inizio di stagione non proprio brillante, dopo tutti gli entusiasmi e proclami estivi e dopo il ritorno a casa di gloriosi ex giocatori come Leonardo e Maldini è stato, in maniera troppo gentile e senza molti motivi portato da stampa, tv web e tifosi, a credersi una grande squadra, che se non proprio per il primo posto, ma avrebbe sicuramente lottato al vertice con Napoli Inter ecc...
Addirittura c'è chi sosteneva che Leonardo è Maldini avessero impartito lezioni di mercato a mezza Italia e soprattutto alla Juventus nell'affare Bonucci e Caldara, ma la realtà è diversa ed è abbastanza chiara. 

Higuain a parte, il mercato del Milan è stato abbastanza deludente con tutti i nuovi acquisti che difficilmente fanno i titolari, compreso il decantato Caldara che continua a fare la riserva a Musacchio, e ho detto tutto. 
Gattuso, che io già questa estate avevo detto che probabilmente non aveva l'esperienza giusta per gestire questo momento storico rossonero, e che forse un allenatore più scafato avrebbe fatto più comodo, onestamente non potrebbe fare di più con questa squadra. 

L'esonero dovrebbe arrivare quando si ha la certezza che tra allenatore e squadra ci sia qualcosa di rotto, che i giocatori non seguano più l'allenatore che non ci sia gruppo unito. Ma tutto questo non si può certo dire di Gattuso. Gli stessi giocatori, anche quelli più importanti, non mancano occasioni di dimostrare affetto, rispetto e stima per Ringhio, a dimostrazione che in squadra c'è più contatto con il  reale potenziale di questa rosa, e che gli stessi giocatori sanno che non è colpa dell'allenatore.

Leonardo dovrebbe prendersi le responsabilità della squadra che ha creato e non spostare le responsabilità su chi ne ha meno di tutti. Esonerare Gattuso vorrebbe dire, non vedere che i problemi sono altrove, e che sarebbe una presa in giro dei propri tifosi perché gli si illuderebbero ancora una volta che la squadra è stata creata forte dalla società ma che è l'allenatore a sbagliare. 

La strada è lunga ma se ci si appresta a farla così sarà lunghissima.