Non si fa in tempo a festeggiare la vittoria del campionato che i dirigenti del Milan sono già al lavoro per migliorare la squadra campione d’Italia. Secondo gli esperti di calciomercato, infatti, sarebbe fatta per l’arrivo dell’attaccante belga Divock Origi a parametro zero dalla finalista di Champions League, il Liverpool.
Un’operazione molto simile a quella che ha portato Olivier Giroud a vestire la maglia rossonera, rientrando perfettamente nei parametri economici di Elliott e nella filosofia della sostenibilità che ha portato il Diavolo a trionfare nuovamente in Italia.
Il contratto, che verrà firmato ufficialmente solo dopo la finale di Champions, sarà un triennale con opzione per il quarto anno a circa 3,5 milioni a stagione, diventando così il primo rinforzo per il Milan 2022/2023.

Per chi non lo conoscesse, il giocatore nazionale belga è un classe 1995 (27 anni quindi ancora nel pieno della maturità calcistica) la cui posizione ideale è quella di punta centrale, ma all’occorrenza può fare l’esterno a destra e a sinistra.
Pur non essendo un goleador, la dirigenza lo considera un giocatore funzionale al gioco di mister Pioli e lo ritiene il profilo ideale per rinforzare l’attacco rossonero in quanto dotato di una buona qualità ed una grande esperienza a livello internazionale.
In questa stagione ha giocato poco, collezionando solo 18 presenze fra campionato e coppe mettendo a segno 6 gol e 4 assist; ricordiamo il gol in Champions League contro il Milan.
Nonostante questi numeri non esaltanti, Origi si è spesso ritagliato dei momenti di gloria personale in una delle squadre più forti al mondo, dove la concorrenza nel ruolo è agguerrita; la sua migliore stagione è sicuramente la 18/19, risultando decisivo nel passaggio del turno del Liverpool contro il Barcellona in semifinale di Champions, ribaltando il risultato dell’andata di 3-0, con una doppietta e gol decisivo che manda i Reds in finale e segnando anche il gol vittoria che consegna alla sua squadra  la sesta vittoria del titolo più ambito e importante al mondo.

Insomma, un giocatore capace di incidere anche non giocando sempre da titolare e che ha la stima di uno degli allenatori più forti e vincenti del panorama europeo, Jurgen Klopp, che lo ha definito “una leggenda del Liverpool”.