Negato il voluntary e il patteggiamento (settlement), in attesa di capire il giudizio definitivo della corte Uefa previsto a metà giugno, quando si farà chiarezza soprattutto sul reale patrimonio del proprietario Li Yonghong e le conseguenti possibili sanzioni inflitte (esclusione dalle coppe, no blocco mercato), AC Milan ha una unica soluzione (impensabile un cambio ai vertici in così breve tempo), parlando di tempistica adeguata alla pianificazione del calciomercato, per non rovinare le proprie ambizioni sul campo nella prossima stagione: Vendere al più presto le proprie risorse!

Sia le azioni del Milan sia le quote della Rossoneri lussemburghese sono in pegno a Elliott. Se i debiti, più circa 70 milioni di interessi, non venissero rimborsati entro il 15 ottobre, il Milan - spiega una fonte autorevole - verrebbe messo all'asta. Elliott come creditore pignoratizio potrebbe prendersi il Milan, a meno che qualcuno non si presenti a saldare il debito. L'unica soluzione per ripianare il bilancio e restituire in così breve tempo, i circa 300 milioni di euro al fondo Elliot, è una solo, vendere i propri giocatori. Ciò non significherebbe rivoluzionare del tutto la formazione titolare, ma sicuramente cedere quei profili che più di tutti pesano per ingaggio.

Ecco che parecchi giocatori del Milan potrebbero partire, specie quelli le cui prestazioni in campo quest'anno, non sono nemmeno state all'altezza, con il Diavolo che molto di diverso dal recente passato non ha poi ottenuto a livello di piazzamenti e risultati.

Ipotizzando le seguenti cessioni e rispettivi ricavi:

Donnarumma G.: 60 Storari: 0 Gabriel: 3 Ddonnarumma A.: 2 Abate: 0 Bonucci: 36 Rodriguez: 18 Gomez: 7 Montolivo: 0 Biglia: 15 Mauri: 4 Bonaventura: 30 Suso: 38 Kalinic: 18 Silva: 36 _____________________

Totale:    268

Con questi 268 milioni, si andrebbero a rimborsare i 123 ad Elliott dovuti direttamente da a.c. Milan, quindi uno dei due bond emessi a Vienna lo scorso anno. I 145 restanti verrebbero mantenuti per ripianare i prossimi 180 da addebitare alla Rossoneri Sport Investment Lu. Ovviamente non sarebbe così facile, perché abbiamo escluso gli interessi in bilancio pro forma di 12 mesi, al 30 giugno 2017, dove il Milan avrebbe una perdita di 73,3 milioni, la più alta della serie A (l'Inter ha dichiarato una perdita consolidata di 24,6 milioni, l'As Roma di 42 milioni).

Ok chi rimarrebbe però in rosa?

Rimarrebbe comunque un undici di tutto rispetto, comprendendo gli ormai nuovi acquisti a parametro zero, Pepe Reina e Ivan Strinic, a cui si aggiungerebbero quei giovani più pronti attualmente aggregati alla primavera:

Reina Conti Calabria Musacchio Zapata Strinic Kessie Calhanoglu Locatelli Cutrone Plizzari Bellanova Thiago Dias Tsadjout

Pochini certo, ma se una eventuale esclusione dalla Uefa potrebbe essere un grosso danno d'immagine, oltre che un mancato guadagno economico di circa 20 milioni di euro, sotto certi aspetti avrebbe anche dei pro, ovvero la possibilità di partecipare e concentrarsi solo su due competizioni, per magari poter centrare la tanto mancante qualificazione alla Champions League. Il mercato verrebbe fatto su profili lowcost e/o parametri zero, finanziato da quei giocatori attualmente in attesa di riscatto dall'obbligo, come Bacca, Niang e Bertolacci, più eventuali altri, le cui cessioni a titolo definitivo porterebbe nelle casse rossonere una cifra vicina ai 40 milioni (+ o -).

Si punterebbe quindi dritto su giocatori che si svincolerebbero a breve nell'imminente Giungo, che fortunatamente, attualmente, non mancano in circolazione: Milan Badelj, Maximilian Meyer, Hatem Ben Arfa, uno tra Yaya Toure e Marouane Fellaini.

Ai quali, grazie al budget ricavato appunto dal cartellino di quei giocatori attualmente in prestito con obbligo o diritto di riscatto (40 mln), si andrebbero ad aggiungere dei profili mirati, come magari un grande ritorno di Thiago Silva (13 mln) in difesa; una punta italiana, che magari non sarà il sogno Belotti, ma un buon ripiego come Kevin Lasagna (13). Non si andrebbero di certo a cercare giocatori onerosi come Memphis Depay, magari si punterebbe sul suo erede in Olanda a prezzi più abbordabili, vedi Steven Bergwijn del PSV (12 mln); Come secondo portiere si andrebbe a prendere quel Denis Shcherbitski (4 mln), che quest'anno nel Bate Borisov ha fatto un'ottima stagione specie in Europa League.

Ovviamente bisognerebbe esser abili nel convincerli, vista la situazione societaria poco credibile, sicuramente non del tutto convincente, dopo il danno d'immagine in corso, ma questa volta il pensiero di puntare su giocatori a parametro zero o su scommesse, a differenza del passato, potrebbe essere la scelta giusta e saggia.

Riassumendo: Escludendo quindi i 268 milioni (ricavo cessioni giocatori quest'anno in rosa), che verrebbero utilizzati appunto per ripianare l'80% dei prestiti; 40 milioni (derivanti dai giocatori di proprietà ma quest'anno in prestito) - 40 milioni (spesa cartellini nuovi giocatori) = 0 (zero).

Per una ipotetica rosa e formazione Milan 2018-19 così composta:

Reina (Shcherbitski), Conti (Calabria), T.Silva (Musacchio), Romagnoli (Zapata), Strinic (Antonelli), Kessie (Badelj), Taore o Fellaini (Locatelli), Bergwijn (Ben Arfa), Meyer, Calhanoglu (Ben Arfa), Cutrone (Lasagna).

Plizzari, Bellanova, Thiago Dias, Tsadjout.

Beh, mica un 23 mica male dai!